ALESSANDRO DOLCE

Quando ho chiesto ad Alessandro di fare una intervista per noi,  Lui mi risponde subito con tono simpatico, sembra di scrivere ad una persona che si conosce. Al telefono sembra di parlare con un amico, ma poi traspare  una grande umiltà,  e quando gli chiedo: ale mi racconti il libro? Lui risponde.. Ale leggilo.. quando accenna al suo romanzo la voce cambia, diventa più chiara, diventa più grintosa..come  lui si sta facendo conoscere da noi e per come penso sia davvero….  ora conosciamolo….

1) raccontaci qualche cosa di te… Mi chiamo Alessandro Dolce, ho 32 anni (portati benissimo…) e lavoro come libero professionista, sono un ingegnere meccanico. Un ingegnere atipico però vista la passione spropositata per i libri, potrei leggere ovunque, su carta, su pc, su e-book, anche sui muri o sull’asfalto se ci scrivessero su. Da buon ingegnere però amo anche tutto ciò che è scientifico, in particolare la fisica (la scienza della realtà) e la matematica (la scienza perfetta). A completare il quadro delle mie passioni aggiungo anche la musica, non tanto quella da ascoltare, più quella da fare, da suonare…strimpello la chitarra e compongo pezzi di stampo cantautoriale che riflettono quella che forse è la mia più grande passione, o forse anche di più, il mio vero motivo di vita.

2) di cosa parlano i tuoi libri?  Ne ho scritto soltanto uno per il momento, un romanzo, per la precisione un thriller scientifico. Da un lato essendo un thriller ha tutte le componenti di tensione, incertezza, suspence e mistero tipiche di questo genere, ma dall’altro essendo “scientifico” non mancano i momenti di riflessione su alcune domande che l’uomo si pone da sempre (da dove veniamo, siamo stati creati o ci siamo evoluti, il Big Bang è un mito o è scienza…), e che vengono affrontate con serietà e metodo facendo da intervallo ai ritmi concitati del thriller. In tutto ciò però non manca la classica (che poi classica non lo è…) storia d’amore che fa da sottofondo e accompagna il lettore lungo lo sviluppo della trama. Se vuoi poi ti fornisco la sinossi del romanzo.

3) da dove nasce l’idea di scrivere un libro? L’idea nasce innanzitutto dalla passione per la lettura e, anche se lo dicono tutti, non si può scrivere se non si ama leggere. E quando si legge tanto si inizia a vivere di più, perché oltre alla tua vivi un po’ anche le vite dei personaggi dei libri, e quando si vive tanto si deve in qualche modo liberare tutta questa vita e il modo più naturale per farlo è scrivere, è quasi inevitabile. Naturalmente ci sono poi eventi e situazioni che innescano la scintilla, ma la scintilla è sempre già presente e non attende altro che qualcuno che ci soffi sopra.

4) qual è la fase più difficile nella stesura del libro? Parlo naturalmente in base all’unica mia esperienza però credo che la fase più difficile sia la gestione dei cosiddetti “blocchi”, quando cioè non si riesce più a scrivere e ci si blocca. Quello è il momento più difficile, quando non si hanno più parole ma soprattutto idee, e penso che il modo in cui si affrontano e gestiscono quei “blocchi” definisca i tempi e la capacità di giungere alla fine.

5) il tuo editor chi è? Adesso nessuno, ho ricevuto 4 proposte di pubblicazione da 4 diversi editori ma per il momento le ho rifiutate. E qui vorrei, se posso, dare un consiglio a chi scrive: fate molta attenzione alle proposte di pubblicazione, anche a quelle che dicono che il vostro libro è eccezionale, valutate sempre molto bene le proposte e ogni prospettiva, e alla fine abbiate anche il coraggio di autopubblicarvi, se necessario.

6) i tuoi libri dove possiamo trovarli? Naturalmente nelle librerie della mia città oppure su Amazon, o compilando il form nella sezione contatti del mio blog http://www.newtoncontrodio.tk

il libro è comunque ordinabile anche compilando il form nella sezione contatti del blog.

newton contro Dio

7)settimana prossima ti aspetta una grossa sfida… l’appuntamento sanremese, come ti ci sei trovato fin qui..? Abbastanza bene, sto vivendo il tutto da buon “ingegnere”, cioè in maniera piuttosto razionale, non sono un tipo emotivo, non mi deprimo e non mi esalto facilmente. Naturalmente fa un certo effetto poter partecipare a Casa Sanremo Writers, ma è un effetto vissuto tutto all’interno, fuori sono sempre lo stesso, non si nota quasi nulla. Per quanto riguarda la “grossa sfida” sono perfettamente d’accordo e in effetti dover parlare in pubblico è sempre difficile ma sono convinto che un libro parli sempre meglio del suo autore perciò sono tranquillo.

8)che genere leggi invece tu? Ho una lettura piuttosto variegata ed eclettica…questo è un modo elegante per dire che praticamente leggo di tutto, saggi, romanzi di tutti i generi e trattati. Forse l’unica cosa che non leggo sono le poesie…però non chiedermi perché, non lo so. Naturalmente anche se leggo di tutto ho anch’io i miei generi preferiti che sono i romanzi, in particolare i thriller di tutti i tipi, i gialli e, perché no, anche delle belle storie d’amore.

9) libro scritto, parti riviste… poi la penna mette l’ultimo punto… cosa si prova? Stranamente, per quanto mi riguarda, non ho provato un senso di soddisfazione e di appagamento; al contrario mi sono sentito istantaneamente un po’ vuoto, come se non avessi più nulla da fare, ed era vero, ma proprio questo mi ha fatto sentire svuotato, e non era una bella sensazione…poi però naturalmente parte la fase dell’impaginazione, e poi la copertina, e poi la stampa e poi la promozione e le presentazioni e ci si riempie di nuovo e quella brutta sensazione scompare.

10) i tuoi prossimi impegni? Questa è difficile…non lo so, in realtà non vedo più in là di un passo per volta, perciò conosco solo il prossimo impegno, non i prossimi; e il prossimo è la presentazione a Casa Sanremo Writers, poi non lo so, vivo quest’esperienza senza troppe aspettative e programmi, lascio che vada come deve andare perché so che andrà nel modo giusto.

11) quale domanda ti aspettavi ed invece non ti abbiamo fatto? Forse a chi dedico questo libro, perché si dedica sempre a qualcuno…Non me ne vogliano la mia famiglia e la mia ragazza e neanche i miei potenziali lettori, ma dedico questo libro a colui che ne è  il grande motivatore e ispiratore, colui per il quale non sono necessarie presentazioni, colui senza il quale semplicemente non potrei vivere…il mio Dio.

Il libro è piuttosto lungo, sono 496 pagine…ma è riuscito a leggerlo anche mia nonna di 80 anni perciò dovrebbe essere abbastanza scorrevole, anche se lei è spudoratamente di parte…

Alessandro, Grazie per averci dedicato un po’ di tempo,  come ti dicevo, da lettrice ti chiederò ancora un paio di cose…. rimani la persona che sei..a noi piaci così!

Alessandra

3 pensieri riguardo “ALESSANDRO DOLCE

  1. Grazie mille ragazzi di destinazione libri per la vostra disponibilità e impegno, si percepisce in voi tanta passione e non posso fare altro che esserne felice perchè è la passione che può davvero, senza timore di spararla grossa, cambiare il mondo…

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