Atene, IV secolo avanti Cristo. Propilei, Acropoli, Partenone. È grande il potere di Phobos, il dio della paura. Si insinua negli animi, trasforma la virtù in viltà e gli uomini in bambini, anche i più coraggiosi. Si racconta che nella zona del vecchio porto del Falero, un licantropo esca nelle notti di luna piena a cibarsi di carne viva e che le lame non lo feriscano. Un urlo simile ad un ululato. Anche le sentinelle del Tempio di Atena stringono i denti, stringendo ognuno una lancia. Ma non è solo un cuore animale quello che rischia di cessare di battere.
Alla fine delle grandi feste in onore di Zeus Salvatore, il sacerdote anziano ha trovato vuota la stanza del Tesoro. Nessun segno di scasso, le porte sono intatte. Hanno sottratto la riserva d’oro della Città-Stato, hanno colpito al cuore la democrazia ateniese.
Buona lettura
Alessandra