Colorante Rosso di Alberto Lettieri

colorante rossoAlberto Lettieri lo conosciamo, un giovane autore che con determinazione e umiltà si sta facendo strada nel complicato mondo dell’editoria.

Lui si diverte, è questa l’arma del suo scalare. Uno stile frizzante, fresco dal tono anche romantico.

LA SINOSSI

Shakespeare sosteneva che “siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i sogni” ma ci siamo mai domandati cosa accadrebbe se in un futuro qualcuno fosse in grado di manipolarli e manipolarci, imponendoci cosa sognare e cosa non? È questa la domanda che si insinua tra le pagine di “Colorante Rosso Sangue”, romanzo distopico che narra come, in un futuro prossimo un’importante azienda nel campo della ricerca neuro-psichica, con a capo il ricercatore d’élite, Gustav Dupont, elabora un modo per rendere artificiali i sogni: sogni ad induzione, impacchettati con fiocchi e letterine, a seconda delle esigenze del cliente. Ma cosa accadrebbe se rimanesse un solo uomo sul pianeta in grado di sognare? E se quest’ultimo si alleasse al figlio del “creatore di sogni”, Dominic Dupont, in grado di fabbricare incubi di qualsiasi genere sotto forma di polaroid?

 

LA NOSTRA RECENSIONE

Adrièn, il protagonista, ci catapulta in un racconto futurista, dove i sogni ormai vengono creati perché svaniti nel nulla; Tutto ciò è interpretato dai protagonisti che animano il romanzo, in modo positivo descrivendo in maniera fortemente dettagliata i sogni artificiali, utilizzando anche diverse sfumature di colori vivi come il rosso sangue. E’ un’era dove sono svanite le emozioni, le lacrime facendo spazio al puro materialismo. Sono state ideate delle tecniche con specifici macchinari o medicinali per risvegliare tali sensazioni; si fotografa un sorriso per ricordare e vi è un’estenuante ricerca verso chi ancora ha la capacità di sognare. Adrièn sarà indotto a subire un esperimento con la macchina speciale di Dominic, ottenendo così risultati molto soddisfacenti.

Viene narrata anche una storia d’amore ed è questo che rende ancor più originale e affascinante il racconto.

Romanzo enigmatico che intriga dalla prima pagina all’ultima; a tratti molto forte nelle descrizioni dei sogni artificiali. Lo consiglio perché fuori dal comune e ti lascia fantasticare su come veramente sarebbe la vita nel 2022… se davvero i sogni tenderebbero a sparire, o magari ciò che capiterà sarà altro..

Tra le frasi che più mi hanno colpita, vi è la seguente  “Noi eravamo un’idea in fiamme che trovava spazio nel gelo del tempo”. Tale frase compare nel periodo in cui Adrièn riceve le lettere dalla sua amata.

Io lo regalerei. Sono sicura che chi leggerà rimarrà soddisfatto.

Buona lettura

 

Per Destinazione Libri

Annalaura

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