Un’idea che abbiamo riposto in uno dei nostri cassettini al termine del nostro caffè in attesa di andarcela a riprendere al momento giusto.
Passa qualche tempo mi scrive Lorenzo Bosisio, autore fantasy.Mi dice che stava ospitando sul suo sito la chiacchierata avuta con questi due autori che conosce personalmente e ci chiedeva se avevamo voglia di ospitarli nelle nostre pagine.
Ecco, era arrivato il momento di prnedere quell’idea messa nel nostro cassettino e trasformarla in qualche cosa di nuovo e reale.
Eccoci oggi. con questi due editori.
Dal sito: http://www.bosisio.org
Cosa vi ha spinto a diventare editori?
Michele: Incoscienza. Non sapevamo a quale mole di impegni andavamo incontro. Ma ignoravamo anche a quali soddisfazioni (non economiche) avremmo ottenuto.
Michelangelo: Non ci siamo nemmeno resi conto di essere diventati editori! Tutto partì una sera a cena quando ci ponemmo una domanda: “se ci fosse qualcuno che ogni mese pubblicasse racconti di qualità a tema fantasy e fantascienza, a noi interesserebbe? Ci abboneremmo?” Rispondendo entrambi si ad entrambe le domande nacque l’idea di W&B.
Siete soddisfatti della vostra scelta?
Michele: Tutto sommato si. Soprattutto per le persone che ho conosciuto, gli autori in particolare.
Michelangelo: Si, personalmente è stato anche un percorso di crescita (a livello tecnico intendo).
Voi siete una piccola realtà editoriale in un mondo sempre più competitivo e in evoluzione. Quali sono le maggiori difficoltà che incontrate nel vostro lavoro?
Michele: È il contrario, è il lavoro che è il più grande ostacolo per fare l’editore. Fare l’editore per il momento è solo un hobby. Se Michelangelo ed io avessimo un po’ di tempo in più vi stupiremmo!
Michelangelo: Anche per me la difficoltà maggiore è il fattore tempo. Sia io che Michele abbiamo altri lavori a tempo pieno e sia io che Michele siamo neopapà (ormai nemmeno più tanto neo!). Dovremmo trovare un modo per dilatare il tempo a nostro favore. . .un buco nero od uno stregone che ci lanci l’incantesimo giusto farebbero al caso nostro!
Quali sono invece gli aspetti che più vi piacciono?
Michele: Scrivere insieme ad altri autori.
Michelangelo: Il fatto che non siamo solo una casa editrice. Si è creata una sorta di comunità tra noi e gli autori; cioè dico, quale casa editrice ha un gruppo wats’app dove in tempo reale vengono notificate a tutti le vendite?
Il mercato editoriale sta subendo un cambiamento radicale da quando il self publishing è diventato una realtà importante. Come vi siete adattati a questi cambiamenti e come vedete la realtà editoriale italiana fra 5 anni?
Michele: Noi siamo nati dal selfpublishing. Noi siamo l’anello di congiunzione tra l’autopubblicazione e una casa editrice più strutturata.
Michelangelo: Il punto di forza del selfpublishing è che chiunque può liberamente pubblicarsi la sua opera. Il problema del selfpublishing invece è che chiunque può liberamente pubblicarsi la sua opera. Non so se sono stato chiaro! 🙂
Parliamo della vostra linea editoriale. Perché pubblicare solo letteratura fantasy o fantascientifica?
Michele: Già vado fuori di testa con fantascienza e fantasy. Se dovessi pubblicare anche gialli, rosa, noir sarei coerente con il mio cognome (Pinto) ma dopo poco mi ricoverebbero per esaurimento nervoso.
Michelangelo: Fondamentalmente perché ci piace leggere fantasy e fantascienza. Dato che si tratta di un lavoro secondario lo svolgiamo meglio se è anche piacevole!
Come mai avete scelto di pubblicare titoli a cadenza mensile? È un modello che funziona ancora?
Michele: La nostra è una serie che si ispira soprattutto alle serie di fumetti. Vorremmo instaurare un rapporto di fiducia tra il lettore e noi. Il lettore deve sapere che se spende 0,99€ per un nostro ebook trova un bel racconto.
Il modello funziona? Dovrei risponderti di no, non funziona perché i dati di vendita non sono incoraggianti. Ma io sono ancora convinto che possa funzionare e che il problema sia altrove, soprattutto nell’assenza di cultura digitale. Ad esempio se regaliamo un ebook il formato più scaricato è il pdf. E chi legge libri digitali sa quanto il pdf sia scomodo…
Insomma riusciamo a coinvolgere tante persone, perché abbiamo idee innovative e originali, ma queste persone spesso, purtroppo, non sono nostri potenziali lettori.
Michelangelo: L’idea è quella di offrire qualcosa di periodico. Lavorare su periodi più brevi risulterebbe impossibile per problemi di tempo di cui parlavo sopra. Lavorare su tempi più lunghi porterebbe ad uscite troppo sporadiche. D’altronde anche la Luna ha scelto di mostrarsi piena una volta al mese circa, sembra un buon numero di giorni di attesa per qualcosa di bello.
Perché solo racconti?
Michele: L’investimento di tempo per leggere un racconto è accettabile. Quello per leggere un romanzo no. Inoltre noi cerchiamo di offrire ai lettori prodotti omogenei. Un nostro libro deve essere possibile leggerlo in un ora, un ora e mezza.
Michelangelo: Ne facciamo un punto di forza della nostra linea editoriale. Già la gente in Italia legge poco; chi compra un romanzo da leggere lo fa perché ha deciso a priori che leggerà quel determinato romanzo famoso di quel determinato autore famoso. I nostri autori non hanno invece la fama degli autori di best seller. Noi cerchiamo di lanciare il messaggio “Hey siamo qui, pubblichiamo cose belle, provateci, dedicateci un’ora del vostro tempo”.
Ci sono molti autori che scrivono per voi. Quali sono le qualità che preferite in un autore nel processo di selezione?
Michele: Quando ho iniziato avrei risposto senza esitazione “La Fantasia”. Oggi però ho cambiato idea. Fermo restando l’importanza della fantasia credo che in un racconto sia importante (e purtroppo rara) la coerenza interna.
Michelangelo: Sottoscrivo coerenza interna ed anche stile.
Cosa invece non sopportate?
Michele: Vado in bestia, e mi vien voglia di interrompere la lettura ogni volta che un autore racconta una scena anziché farla vivere al lettore, magari utilizzando un dialogo.
Michelangelo: Io sono più di bocca buona rispetto a Michele; certamente ci sono racconti che non piacciono neanche a me ma è più un giudizio globale che su qualche particolare.
Come definireste la Wizards & Blackholes? Usate tre aggettivi.
Michele: Fantastica. Originale. Coraggiosa.
Michelangelo: Particolare. Ottimista. Open.
Avete dei progetti per il futuro per la vostra casa editrice?
Michele: Per ora vorremmo consolidare il rapporto con i migliori autori che abbiamo avuto la fortuna di incontrare fino ad oggi e sviluppare l’universo di 3000 ab Urbe condita. Un mondo che presenta in contemporanea sia caratteristiche fantasy che fantascientifiche che nasce da un lavoro di gruppo tra autori e che ci ha davvero entusiasmato.
Michelangelo: Una app per leggere gratis i text trailer e dove poter acquistare i nostri ebook, ma come progetto lo vedo a lungo termine. . . (a meno che tra i lettori non ci sia qualcuno che alzi la mano e ci contatti in merito).
Cosa vi piacerebbe trovare di nuovo nel panorama letterario nazionale?
Michele: Qualche lettore in più.
Michelangelo: Molti lettori in più.
Voi che lettori siete?
Michele: Lettore digitale. Mi piacciono romanzi di fantascienza, fantasy, ucronia, thriller, storici… adoro Tolstoy, Ken Follet, Weiss & Hickman. Divoro saggi di politica e storia.. ho appena finito i 22 volumi della Storia d’Italia di Montanelli. Ma l’importante è che sia tutto in formato epub senza drm. Non prendo in mano un libro cartaceo per leggerlo da anni ormai.
Michelangelo: Anch’io lettore digitale. Adoro la fantascienza gold edition (anni 50-60), leggo volentieri fantasy (anche se ultimamente è un po’ che non ne leggo). Mi piace ogni tanto qualcosa di divulgazione scientifica (quella fatta bene).
I romanzi che più ho amato ho il brutto vizio di comprarli cartacei per tenerli sulla libreria. Riguardo il cartaceo diciamo così: di carta compro solo libri che ho già letto in digitale e che ho apprezzato molto. E’ più forte di me, li voglio sulla mia libreria reale.
ecco il sito dove potete trovarli: http://www.wizardsandblackholes.it
Lunedi prossimo, nuovo appuntamento con due altri editori.
Buona lettura
Alessandra
Sono una realtà piccola, ma di grande qualità. Sono molto contento di averli incontrati e aver avuto l’opportunità di collaborare con loro.
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Grazie dell’ospitalità!
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