LA SINOSSI
Questa è una storia che va raccontata a bassa voce, sull’epidermide del mondo. Una strana, sanguinosa famiglia. Venezia di echi dissonanti, poi la Russia di forti abbracci. Un alchemico mistero, della vodka che da incolore e innocua diventa rosso-sangue, un maniero che ha occhi per vedere, danze di balalaike, fischi cosacchi. Qualcosa di macabro, gotico, grottesco, tenero e perverso che sappia di morte, di dolore e orrore, ma anche di dolce, amaro amore. E infine una sola, piccola, insignificante domanda: può un vivo innamorarsi di un morto?
LA NOSTRA RECENSIONE
Amore e Morte da sempre coesistono in un rapporto misterioso di fratellanza e unione.
Un’unione divisa solo da due lettere: l’origine e la fine della vita, che camminano accanto, tenendosi per mano: questo concetto è il cuore di La Morte Fidanzata, romanzo gothic horror che segna il primo capitolo di quella che preannuncia già essere una lunga saga: Vodka&Inferno, di Penelope Delle Colonne edito da Milena Edizioni.
Penelope, dalla personalità molto interessante nel panorama letterario attuale, esordisce con quest’opera, ma la giovane autrice non ha proprio nulla dell’esordiente: la sua scrittura infatti, è raffinata ed estremamente ricercata, un libro ricco, da ogni punto di vista, sia per la trama sia per lo stile.
Una storia apparentemente impossibile o, quantomeno, facilmente contrastata e contrastabile, per una serie di ragioni:
– perchè Frattaglia e Viktor sono due persone dello stesso sesso,
– perchè appartengono a due classi sociali tra loro lontanissime (Frattaglia è “sporca” plebe, un rifiuto della società, mentre Viktor è un nobile, ma pur sempre un nobile, anche se decaduto),
– perchè Frattaglia è vivo e Viktor è un uomo morto, che tornerà in vita come per incanto, nelle fattezze di vampiro.
Da questo momento sarà tutto un turbinare di eventi e di peripezie, che si estrinsecheranno in una coinvolgente lettura.
530 pagine dalle quali non è facile staccarsi, fin dall’inizio si viene catturati e risucchiati in una dimensione onirica che somiglia tanto alla nostra vita reale, con i suoi dubbi e le sue contraddizioni.
Sullo sfondo di questa storia ci sono una Venezia tetra e surreale ed una Russia inquieta, nella rappresentazione della città di Soroka, in un romanticismo noir di altri tempi e senza tempo.
Insomma, un libro che ha tutti gli ingredienti per affermarsi.
Buona lettura
Destinazione Libri
Bellissimo libro e bellissima recensione!
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Bellissima recensione, penso tu abbia colto perfettamente l’animo di Penelope e dei suoi figli di carta, ho adorato questo libro e non vedo l’ora di leggere il prossimo. Hai ragione a dire che ti tiene incollato **
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