Con piacere torniamo a parlare di Mario De Santis, nato a Sulmona e insegnante di Educazione Fisica in pensione. Allenatore di Pallavolo femminile per 40 anni. Scrittore già protagonista delle nostre pagine per “L’ange
lo dai riccioli d’oro” (tratto da una storia vera). Ottobre 2011. Anche in formato E-Book. Libro acquisito dalla Biblioteca One University Plaza Ioungstown Ohio “The angel with the golden curls”. (versione in lingua inglese). Ottobre 2015. Finalista alla V^ edizione “Casa Sanremo Writers” 2013. I° posto al Concorso Internazionale “Vinceremo le malattie gravi”. Sesto San Giovanni 2013. 3° classificato al Concorso Nazionale di Castel Volturno. Dicembre 2013.
LA SINOSSI
Se qualcuno dovesse domandarmi: “Nella tua vita hai mai incontrato un Angelo?” Senza alcuna esitazione risponderei sì: aveva capelli biondi, occhi azzurri e poteva avere all’incirca quattro o cinque anni. E’ difficile per me, per tanti motivi, parlare di questa toccante storia; comunque lo faccio con molta umiltà e rispetto, augurandomi che molti, nel leggerla, possano rimanere colpiti. Come farebbe un semplice cronista, io la racconto così come è andata: una dura verità nascosta per oltre 50 anni e confidata, in passato, solo a pochi intimi. Un ricordo bellissimo, ma al tempo stesso un fatto inquietante, che ha segnato la mia infanzia, quando avevo solo sei anni. Forse è stato proprio lui, il mio amico Claudio, che ha voluto liberarmi da questo peso in modo che io lo ricordassi in questo breve racconto, come del resto breve fu la sua vita. A volte la fantasia e la realtà si incrociano in un gioco che può sembrare assurdo ed incredibile, ma non per me che l’ho vissuto in prima persona e che sono stato, mio malgrado, un testimone oculare dell’accaduto.
LA NOSTRA RECENSIONE
Tutto accadde in una notte di sonno tormentato. Mario non riusciva a distogliere l’attenzione dal suo passato, dal suo amico Claudio. Decise, così, di scrivere su carta tutto quello che aveva dentro, sbalordendo gli stessi familiari di Claudio che avevano conosciuto poco e niente il proprio fratellino.
Mi piace lo stile della sua scrittura perché è semplice seppur professionale e ben curato. Ma ciò che mi ha colpita maggiormente sono i racconti dell’infanzia, in quanto unici, rappresentando quei momenti di vita che il presente sembra essersi portato via, ma che in realtà sono solo stati accantonati e custoditi in un angolo della nostra memoria, incline a mostrarci quando noi siamo pronti a voler ricordare e raccontare.
Unici perché alcuni luoghi e alcune scene non torneranno mai più come il gelataio dell’epoca oppure un parco dove oggi magari vi hanno costruito qualcosa etc.
Claudio, il suo migliore amico, con occhi azzurri e riccioli biondi, era molto sensibile, solare senza mai un lamento. Pieno di vita, coinvolgeva Mario sempre in tutti i giochi, anche quando la voglia di quest’ultimo non era molta. Giocavano e correvano sempre insieme, a volte sembravano gemelli perché le mamme li vestivano identici.
Si intervallano ricordi dolorosi come la morte del nonno di Mario e i pianti indimenticabili della mamma. Ad un certo punto Mario cita una frase che disse Claudio a proposito degli angeli, una frase ad oggi scioccante.
E’ bello il distacco netto epocale dove emergono altre abitudini, altri tipi di macchine, una diversa quotidianità. Sono magici questi ricordi nitidi di Mario, un tesoro che niente e nessuno gli potrà rubare.
Claudio correggeva spesso il linguaggio dialettale di Mario e per l’amico non era un rimprovero fastidioso, bensì un ulteriore motivo per sorridere e scherzare insieme. Ad un certo punto il racconto giunge al suo momento più terribile.. la morte improvvisa e inaspettata di Claudio.
Un romanzo commovente, una sorta di lettera scritta da un amico per il suo amico del cuore, che sicuramente avrà letto ed ascoltato insieme ai suoi angeli con i quali non ha mai smesso di giocare.
Il sito ufficiale di Mario De Santis è http://www.mariodesantis.altervista.org e potete visionare il booktrailer cliccando qui!
Buona lettura.
Annalaura