E’ con molto piacere che torniamo a parlare di Diletta Nicastro, il cui romanzo che vi abbiamo proposto qualche settimana fa non è altro che una novella natalizia che accoglie e riscalda.
Una strenna che vola come una danza tra Roma, Irlanda, Inghilterra, Grecia ed Estonia.
Un regalo ideale da leggere e rileggere, tra le note di un valzer di Strauss, il sapore del kringle al cioccolato e un abbraccio inatteso. Ma adesso facciamo due chiacchiere con la diretta interessata 😉
Buongiorno Diletta, bentornata tra le pagine di Destinazione Libri
Buongiorno a voi! E grazie per avermi invitato tra le vostre pagine.
Rompiamo il ghiaccio, cosa fai nella vita di tutti i giorni?
Sono giornalista e scrittrice.
Ho scritto molto di pallavolo (il mio sport preferito) e di spettacoli ed ora ho una mia rubrica nel blog ‘Decumano Sud’, in cui recensisco i libri che leggo.
Mi occupo molto anche della promozione dei miei libri tramite i canali social e del contatto con i lettori, rispondendo alle lettere e creando continui feedback.
Hai voglia di raccontarci qualche cosa di te?
Amo il mio lavoro e amo la mia famiglia.
E nei miei libri cerco di mettere tutte le emozioni che attraversano il mio cuore.
Mi piace viaggiare e cucinare e, la sera, mettermi sotto una coperta calda e guardare un bel film con la mia famiglia. Mi diletto nel fare foto e nel cercare location sempre nuove ed originali per i miei romanzi.
Quanti libri hai pubblicato?
Sono l’autrice della saga mystery romance ‘Il mondo di Mauro & Lisi’, incentrata sul Patrimonio Unesco, al momento composta da 8 romanzi, 3 raccolte di racconti e 1 novella natalizia. Nel 2017 uscirà l’atteso ‘Il libro segreto di Valdur’ che concluderà la trilogia ‘Le nebbie di Meteora’. E’ in programma anche lo spin-off ‘Un principe per Agla’.
Sono inoltre l’autrice di ‘Storie e leggende di Scozia – Isle of Skye’, che raccoglie più di 100 storie di una delle isole più belle del mondo, nonché luogo dove mi sono sposata nel 2007.
Di cosa parla la tua saga?
Il protagonista de ‘Il mondo di Mauro & Lisi’ è Mauro Cavalieri, un Ispettore Unesco che parte in missione ogni volta che un sito inserito nel Patrimonio dell’Umanità è in pericolo. Si tratti di furto, di attentato terroristico o di sequestro di persona, le storie sono sempre adrenaliniche (non a caso sono custode nazionale del lemma #mozzafiato presso la Società Dante Alighieri di Firenze) e dal ritmo irrefrenabile, anche se non manca mai una storia d’amore.
Accanto a Mauro, partecipano alle indagini la sorella minore Elisabetta, detta Lisi, e il misterioso irlandese Kieran Moynihan, che nel corso della saga diventerà il fidanzato di Lisi.
A partire da ‘I segreti di Tallinn – Il quinto incarico’ entra in scena Maarja Tender, donna enigmatica e dura come il diamante, che nasconde un passato inconfessabile e di cui si innamorerà Mauro.
Qual è stata la parte che più ti ha emozionato?
Dico sempre che bisogna innamorarsi di ogni scena per poter scrivere un libro che rimane dentro al cuore. E così faccio.
Anche se non posso negare che la storia d’amore tra Lisi e Kieran è quella che mi trascina di più.
La scelta dei personaggi come è nata?
La scelta dei protagonisti è stata naturale. Mauro e Lisi rispecchiano mio fratello e me, e le nostre avventure fantastiche quando eravamo piccoli.
Kieran Moynihan riflette mio marito e le sue passioni, dalla politica al Celtic FC.
Una menzione particolare deve essere fatta per l’agente dell’MI6 Jonathan ‘Fitz’ Darcy, nato da una sorta di scommessa con alcune ragazze del Club Sofa and Carpet di Jane Austen, che mi avevano invitato ad unire le mie storie gialle e avventurose con la comune passione per Jane Austen. E’ nato così Fitz, che in parte riflette il Mr Darcy di Orgoglio e Pregiudizio e che incrocerà la sua strada con una ribelle irlandese.
Complessivamente i personaggi nascono dalla vita reale: siano essi amici o meno. In effetti c’è un sottile compiacimento nell’inserire persone che per un qualche motivo mi hanno fatto del male e che io trasformo nei cattivi della storia…
Ti trovi alla fine del tuo libro, metti il tuo ultimo punto: che sensazione provi?
Soddisfazione. Immensa.
Mi sento come una madre che dice al figlio, ora va’ con le tue gambe e conquista il mondo.
Il rapporto con i lettori per un autore è importante, com’è il tuo?
Mi piace molto rispondere alle lettere dei lettori e mi è capitato di incontrarne vari ad eventi o presentazioni. O anche attraverso i concorsi che ho avviato nel corso di questi quasi dieci anni (il primo libro è uscito nell’aprile del 2007).
Alcuni di loro sono diventati amici molto stretti, con cui è immancabile uscire per mangiare insieme una pizza o fare un viaggio verso le prossime mete di M&L.
Che rapporto hai con i social?
Molto stretto.
Sono su FaceBook, Twitter, Instagram, Linkedin e pubblico quasi quotidianamente. Non parlo solo dei miei libri ma di tutto un po’: cinema, musica, cucina. Le mie passioni.
Ultimamente, per esempio, non ho potuto evitare di mettere il mio omaggio a Carrie Fisher, la principessa Leila della mia infanzia che se ne è andata troppo presto…
Diletta tu leggi esordienti?
Io leggo continuamente. Non posso vivere senza almeno un libro sul comodino ed è la prima cosa che metto in valigia quando parto. Non ho alcuna preclusione nello scegliere un autore. Deve piacermi la trama (vi deve essere un po’ d’amore e un po’ d’avventura, se possibile) e farmi innamorare…
Scriveresti un genere completamente opposto da quello che hai scritto?
Sì!
Già ora con i racconti mi diletto ad usare generi diversi: romanzo epistolare, gotico, romance ottocentesco, etc.
Mi diverte tantissimo!
Un libro che non leggeresti mai… cosa deve avere o cosa manca?
Un libro horror (mi mette paura).
Blog letterari, ce ne sono tanti, sono seguiti secondo te? Cosa pensi di questi?
Penso di sì. Mi sembrano un canale per veicolare la cultura in un modo libero e indipendente e per allargare l’orizzonte dei lettori.
L’importanza è che siano sinceri.
Quanto è difficile far conoscere i propri libri?
Tantissimo.
Per farsi conoscere non è sufficiente una recensione del MiBACT, la traduzione in braille o la presenza in mille eventi. Serve la stampa, serve il tam tam.
Nel nostro mondo il canale più importante è quello dei lettori, che con il passaparola allargano il bacino d’utenza.
La domanda che non ti abbiamo fatto e che ti aspettavi? falla e rispondi pure
Quali sono le soddisfazioni più grandi che hai avuto in questi dieci anni di attività?
Moltissime. Grazie a M&L ho potuto girare l’Italia e conoscere tante persone, e già questo di per sé è stato fantastico.
Se dovessi scegliere degli eventi speciali direi: la traduzione in braille di tre romanzi; i due premi letterari vinti (uno per ‘I segreti di Tallinn’ e l’altro per ‘Dio salvi il Gigante’); il riconoscimento dell’Unesco che ha firmato la prefazione al primo romanzo (Il mistero di Lussemburgo), ha patrocinato più di un evento organizzato da M&L e mi ha invitato come panelist al World Tourism Expo Unesco cities and sites – Salone Mondiale del Turismo Città e Siti Unesco ad Assisi alla sessione ‘Comunicare il Patrimonio Unesco’ per veicolare il modo innovativo e coinvolgente con cui M&L spinge i lettori a conoscere ed amare il Patrimonio dell’Umanità; la collaborazione con realtà istituzionali importanti come Roma Capitale, l’Ufficio Unesco di Mantova e Sabbioneta, le amministrazioni comunali della Val di Fassa e LegAmbiente di Piazza Armerina; essere stati scelti come referente italiano da GoUnesco per l’evento mondiale #makeheritagefun.
Ma non è solo questo. La scelta de ‘Il mistero di Lussemburgo’ come libro di testo di una classe di italiano in una scuola di Dallas, negli Stati Uniti; la partnership stretta con lo spettacolo teatrale ‘Mi è caduto uno scozzese nel piatto’ per legare teatro e letteratura; il legame con la squadra di PES FC Lübeck di cui sono Premium Sponsor, nonché Main Sponsor della M&L Cup, che si svolgerà a gennaio…
Ma la cosa più bella rimane incontrare i lettori. Scattare foto insieme. Ascoltare le loro emozioni.
Il viaggio di M&L continua, in attesa del 2017, in cui festeggeremo i nostri primi 10 anni. #staytuned
Cosa ti piacerebbe rimanesse al lettore dopo aver letto un tuo libro?
La voglia di viaggiare e conoscere. E di proseguire con le avventure di M&L.
Diletta, scriverai ancora?
Io scriverò sempre. Non so vivere senza scrivere.
Quanto è importante la copertina per un libro?
La copertina è sempre fondamentale per un libro. E’ il primo contatto con il lettore. E’ quella che lo fa prendere in mano e spinge a far leggere la trama.
Ti ringraziamo Diletta, per essere stata con noi, per averci dato la possibilità di parlare ancora di te!
Grazie a voi! E’ stato un piacere.
ANNALAURA