La festa del lavoro, o dei lavoratori nasce a Parigi nel 1889, il 20 luglio, dopo la Seconda Internazionale i lavoratori chiedevano una riduzione delle ore di lavoro ad 8 ore e organizzarono una grandissima manifestazione.
Si scelse il 1° maggio perché a Chigago ci fu una manifestazione e finì con la morte di molti operai. A metà del 1800, infatti, i lavoratori non avevano diritti: lavoravano anche 16 ore al giorno, in pessime condizioni, e spesso morivano sul luogo di lavoro.
Il 1° maggio 1886 fu indetto uno sciopero generale in tutti gli Stati Uniti per ridurre la giornata lavorativa a 8 ore. La protesta durò 3 giorni e culminò, il 4 maggio, col massacro di Haymarket cui morirono 11 persone.
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Eppure noi siamo un Popolo ( e lo scrivo con la lettera maiuscola) che i principi e le giuste idee le abbiamo, la nostra costituzione nei primi articoli ci dice che il lavoro è un dovere!
Amo il mio Paese e non andrei mai via da qui, sono orgogliosa di essere italiana, e che noi siamo un po’ il popolo dei frignoni, dove non ci accontentiamo mai, e non guardiamo mai quello che abbiamo e le risorse che potremmo utilizzare è vero.
Oggi però sarebbe stato bello che la Nostra Italia festeggiasse con tanto lavoro, nessuno a casa. Oggi questa sarebbe stata una giornata indimenticabile.
Articolo 1 della Costituzione
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Articolo 4 della costituzione
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Buon 1 maggio
Alessandra