Pochi giorni fa abbiamo pubblicato la sua chiacchierata con noi, Roberto Serafini. Oggi vi presentiamo il suo libro: Enza Venturrelli vi racconto il mio Cosimo Cristina.
LA SINOSSI
“In una bella giornata di fine agosto, nella magica Caltanissetta, Cosimo e Enza s’incontrano per la prima volta, dando inizio alla loro amicizia. Attraverso una fitta corrispondenza epistolare Cosimo le rivela i suoi sentimenti e gli sfoghi su come abbia trovato, nell’impegno sociale, le difficoltà e le delusioni. Cosimo, infatti, non si dedica solo a scrivere articoli per altri giornali, ma fonda una sua testata, “Prospettive Siciliane”, dove senza mezzi termini denuncia i reati, i mandanti e gli esecutori dei crimini efferati avvenuti nella sua terra. È nella ricostruzione dei fatti che possiamo immedesimarci nel periodo in cui si svolse la loro storia d’amore. Periodo dove un bacio era una conquista, ma dove anche la libertà di espressione era un azzardo. Enza e Cosimo sognavano una vita assieme, giovani sposi pronti al futuro, ma gli eventi, in modo precipitoso e quasi inspiegabile, si accaniscono sul giornalista, che viene ritrovato morto all’interno di una galleria ferroviaria. A Enza rimane così il compito di conservare memorie, di essere una teca protettrice delle emozioni passate, di tramandare a un narratore il ritratto di un giovane temerario, sensibile e giusto che ha preferito rimanere sulla breccia, piuttosto che sparire vigliaccamente dal palcoscenico.”
LA NOSTRA RECENSIONE
“Era il cinque maggio del 1960. Quello fu il giorno in cui smisi di credere ai sogni, di credere che per me potessero esistere un futuro e una vita migliore, nella quale l’amore più puro e vero potesse crescere e germogliare, giorno dopo giorno.
Quell’amore che tutte le ragazzine desiderano e sperano di vivere; quello che si legge nei romanzi sentimentali o nelle favole a lieto fine, quelle favole in cui c’è il bel principe azzurro che ti prende sul suo cavallo bianco e ti porta via. Io quel principe azzurro l’avevo trovato, o meglio, lui aveva trovato me.“
Queste sono le prime righe che scrive Roberto Serefini, un libro che racconta la storia d’amore tra Cosimo Cristina e Enza Venturelli. L’autore però mescola alla storia dei due giovani, eventi di cronaca all’unisono.
Nelle pagine, amore, passione e ricordi di altre generazioni sono ben impressi. L’autore riesce ad avere quella sensibilità che serve per raccontare Enza e Cosimo. Le sue capacità di scrittura gli permettono di rendere questo libro diverso dagli altri, non ci sono mai eccessi di “saper fare” o di forzare situazioni e sentimenti, eppure il libro prende un ritmo che entra nel lettore.
Chi legge questo libro lo trova subito piacevole, lo trova interessante, perché è un tuffo in un passato prossimo che tutti conosciamo, ma che a volte ci dimentichiamo.
Un libro schietto, l’autore non ha paura di far leggere tra le righe il suo pensiero, anche se questo non è mai esplicito. Un libro che è anche fonte di reperti giornalistici, con alcune foto di giornali del tempo.
Ci sono le lettere che Cosimo ha scritto ad Enza, riportate parola per parola. Lettere che non lasciano dubbi sul loro amore e sulle difficoltà che la coppia ha dovuto affrontare.Un amore lontano anni luce da cellulari, internet e mezzi elettronici, dove tutto correva con un foglio di carta, una penna e gli uffici postali. Una storia legata ad una vicenda vera, vissuta nella gioia e nella tragedia, un amore che sa di un tempo passato, ma che fa battere il cuore anche oggi.
Mi è piaciuto, sia nel contenuto, sia nella forma.
Lo consiglio.
Buona lettura
Alessandra