LA SINOSSI
Ho sempre associato in vita mia la fame e l’appetito con i sentimenti, perché ho vissuto sempre i sentimenti con positività, pertanto non è mai successo che quando io mi ritrovassi innamorata, non avessi fame.
Del resto, l’accostamento fame e amore è, a rigor di logica, se di logica si può parlare in riferimento ai sentimenti, anche abbastanza verosimile per il semplice fatto che entrambi sono finalizzati, in qualche modo, alla nostra sopravvivenza, in primo luogo, e alla perpetuazione stessa della specie.
Il buon cibo è accostabile, per questo, ai buoni sentimenti, perché entrambi nutrono ed entrambi ci fortificano, nel corpo parimenti a come avviene poi per l’anima.
«Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che viene dalla bocca di Dio», è ciò che troviamo scritto proprio nella Bibbia, e dalla bocca di Dio proviene solo amore, per cui si evince che amore e cibo sono un connubio indispensabile a preservarci nell’anima e nel corpo.
LA NOSTRA RECENSIONE:
Gli autori di questo libro sono due: Ilaria, medico di professione con la vocazione della scrittura, dei libri; Sebastiano chef, amante della scrittura.
Si incontrano questi due personaggi così diversi, e come un pentolino a bagnomaria che fa fondere il più intenso cioccolato, loro rendono fluide le loro idee, le mescolano, le assaporano, le correggono forse, e quando tutto è in equilibrio, prende forma il loro libro: Il viaggio d’amore del tonno.
Un libro diverso, questo lo si percepisce subito, dalla copertina, dal titolo. Se ne ha la percezione anche quando lo si inizia a leggere. Una storia che si radica in una parte del nostro territorio, la Sicilia. Territorio ricco di tradizioni, di cultura. L’arte culinaria prende piede in questo libro nella stessa misura in cui la prende la storia, quella di Agata e Michele. Tutto ha inizio con loro, tutto inizia con una Carbonara di Tonno.Gli eventi si svolgono accompagnati di un piatto, le loro caratteristiche si completano e si richiamano.
La storia è una di quelle storie che si legge con uno sguardo a ieri e uno sguardo ad oggi, ci si interroga sui valori, ci si interroga su quanto oggi si corre veloci alla ricerca, alle prese con un qualche cose che crediamo ci renda felici, ma che invece quel qualcosa lo abbiamo sotto le nostre mani. E’ un romanzo curato sotto ogni punto di vista. Non ci sono parti lente, il libro ha un suo tempo. E’ interessante la struttura, un linguaggio perfetto, che richiama la grande passione dell’autrice alla scrittura.
La penna diventa un mezzo per tirare fuori sogni e ricordi trasferendoli in un questo romanzo che ha i sapori genuini, sa parlare di sentimenti.
Una copertina interessante, un progetto grafico che cattura sicuramente l’attenzione e merita di saperne di più.
Un libro di 123 pagine, che possiamo scegliere se tenere in cucina, nell’angolo ricettari, o se vogliamo tenere nella libreria con i libri più interessanti. La scelta è solo quella.Da leggere, da provare. Le ricette sono facili, golose e spiegate molto molto bene.
Da leggere. Io lo consiglio.
Buona lettura
Alessandra