E’ tantissimo tempo che non scrivo sul nostro blog, è tanto che non mi concedo del tempo per tornare da dove tutto è nato. Mi manca scrivere e recensire, mi manca leggere e parlare con voi di quello che leggo.
Non ho mai smesso di leggere, si intenda! Ma come faccio a parlarvi di manoscritti che devono essere ancora pubblicati! Per ora ho cominciato Anna Karenina, di Lev Tolstoj, sono tornata alla mia letteratura russa. Con le sue 1107 pagine. Sono a pagina 56, nulla praticamente, ci sono dei momenti dove non vorrei fare altro che mettermi sulla poltrona e divorarlo, come ho fatto con Il cavaliere d’inverno, ma quella è un’altra storia.
Anche l’edizione universale economica della Feltrinelli non è male, hanno curato abbastanza bene l’impaginazione e la carta non è malaccio, sempre meglio di tante altre!
Ho visto una serie di libri che vorrei prendere, ma ieri ho ordinato Origin di Dan Brown. Non potevo non averlo, e nonostante la parte scontata della trama e tante cose che sappiamo, ammetto che non vedo l’ora di averlo. Che metta da parte Anna per Origin? Si accettano scommesse. Ma qualcuno di voi lo ha letto? O li ha letti? Che ne pensate? Settimana prossima sarò in fiera a Chiari, e mi sbizzarrirò un po’, anche se ho visto in libreria dei titoli che prenderò presto, vorrei aspettare Natale, magari qualcuno mi regala un libro… l’anno scorso nemmeno uno. Che tristezza. tutti con la scusa: – ma tu ci lavori con i libri, non ti stufi? – Ci si può mai annoiare di libri???? Assurdità mi permetto di dire, quindi me li regalo da sola.
L’altro giorno ero in studio, (si abbiamo un piccolo studio in condivisione con altri professionisti, magari un giorno vi parlo di chi lavora con me) comunque… stavo facendo editing ed un signore in sala d’attesa mi chiede se facessi l’editor, inutile dirvi quanto ero contenta, qualcuno che sapesse che cosa sia, ma ci siamo messi a parlare per un sacco di tempo di un libro di un saggio di Andrea Camilleri: la bolla di componenda. Me ne ha parlato con tanto trasporto che lo voglio leggere. E’ stata una bella chiacchierata, lui è un amante della storia di Venezia, essendo un veneziano e mentre parlava me lo immaginavo a girare per i canali in gondola. Un uomo con i pochi capelli rimasti color della neve, un sorriso sulle labbra e una grinta che solo un uomo di ottanta anni riesce ad avere. Bè, io mercoledì voglio portargli un libro, di storia, ne ho in mente uno, ma sono indecisa. Vi aggiornerò.
Per ora è tutto, che bello scrivere…
Buona lettura
Alessandra
Bell articolo, complimenti!
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Grazieee!
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Ciao, piacere, “sono tornata alla
Mia letteratura russa” cosa vuol dire? Una seconda lettura o una prima? Perché questo potrebbe essere tema attuale uscito qualche settimana fa sulla stampa. Dove scrittori contemporanei italiani (ahimè leggendo praticamente solo cose “vecchie” non ne ricordo uno) affermavano che si può scrivere senza aver letto niente. Qua mi trovo in disaccordo, e poi soprattutto con questi grandi titoli come Anna Karenina. Io credo, che chi della scrittura/lettura ne faccia un suo mestiere debba leggere quelli che rimangono i grandi classici. Anche solo per confronto, per cultura se proprio (ma qui sono in dubbio) non ci si vuole prendere ispirazione dal modo di scrivere o anche dai contenuti. Quindi, la letteratura russa può essere anche molto pesante, ma alla fine credo si provi soddisfazione, tolto in primis che rimangono libri stupendi, di altra cultura e altri tempi.
In fine, il mio suggerimento è… se è una prima lettura tieni duro! Anna Karenina è uno di quei libri che rappresenta la letteratura russa! Poi credo tu sia appassionata di Dan Brown mi pare di capire, e capisco che una lettura del genere può essere molto più leggera e curiosa, ma credo che bisognerebbe alternare le cose, per avere un piccolo quadro di tutta la letteratura anche se dopo 100 anni la lettura ci risulta più pesante!
Questo è un parere assolutamente non professionale, quindi mi piacerebbe sapere cosa ne pensi tu al riguardo facendo il lavoro che fai. Ciao!
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Ciao, io amo la letteratura russa, ho letto tanto e continuo a farlo, ma sono anche quella che spazia, leggo cose più leggere come Dan Brown, ma anche ancora più leggere e più frivole. Mi piace spaziare su ogni genere, da sempre. Non credo assolutamente alla cosa che si può scrivere senza leggere, credo che la cultura letteraria sia alla base, quanto meno per vedere i diversi stili e crearne uno tuo. Anna Karina è la prima volta che lo leggo, ma come scrivevo nel pezzo, un ritorno alle origini bisogna farlo, per ricalibrarsi. Leggo tanto, ho manoscritti in mano tutto il giorno, e credimi, l’esigenza di tornare ai capisaldi della scrittura diventa forte.
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E allora tifo per te, spero che tu riesca a finirlo. Io ho davanti Il Nome della Rosa, Gente di Dublino di Joyce, e Fiesta, l’ultimo che mi è rimasto di Hemingway. Ma alla fine magari mi butterò su tutt’altro, ho anche Svevo, Camilleri, Guareschi… insomma, ogni volta che devo iniziare un libro è una dura scelta. E poi quando avrò letto abbastanza… quando mi verrà una qualche ispirazione allora proverò a scrivere sul serio, e sono sicuro che queste letture mi aiuteranno. Buona giornata!
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Anche tu non scherzi a mattoni! fammi sapere chi leggerai. Per scrivere… non bisogna prendersi sul serio, già il fatto che ti lo faccia è una cosa serissima. divertiti (con carta o penna o pc che sia) ed emizionati. buona lettura Alessandra
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Eh no ma credo siano le basi moderne. Tra l’altro Anna Karenina è primo di una classifica molto interessante che ho trovato l’altro giorno, da cui prenderò spunto per il prossimo post che scriverò.. stanotte o domani al massimo. Esprime un po’ tutti i concetti che ci siamo scritti sotto questo post. Quindi passa a trovarmi! E le mie ambizioni come scrittore sono parecchio alte, anche se ancora non le rispecchio per niente… a presto allora! Sean
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