DONATELLO IACULLO

donatelloOggi vi parleremo di Donatello Iacullo.

Sarà presente con noi presso il Teatro Testori all’interno del palazzo della Regione di Milano per la manifestazione BIMBOFESTIVALsabato 7 giugno alle 16.30

Donatello salirà sul palco per leggere una fiaba scritta da Erika Corvo.

Ci siamo conosciuti durante la finale di Sanremo Writers, non abbiamo avuto modo di parlare in quella chermesse,  lui presentava il salotto dedicato agli scrittori, noi come ben sapete eravamo li per uno dei finalisti..

Cosa mi è piaciuto di lui? Il modo in cui apriva i libri e si rivolgeva agli Scrittori quando le telecamere erano spente. Un vero interesse per quello che leggeva, un vero interesse e stima per quelle persone che hanno scritto qualche cosa.

L’ho ricontattato qualche tempo dopo, forse con quella sfacciataggine che mi serviva per osare, e ci ha risposto. Ci siamo incontrati, una piacevole serata parlando di  progetti, di scrittura, di ideali… di Poesia…   Mi guarda e mi dice:  – Alessandra ogni forma d’arte va amata e rispettata…

Da questa frase capite bene che Artista lui stesso è. Non ha giri di parole, è schietto con il suo sguardo, sono schiette le sue parole, è schietto il suo pensiero.

Qui la sua INTERVISTA…  e di seguito la sua biografia….   perchè ho fatto questa scelta? Perchè Donatello si racconta..

Donatello Iacullo chi è?  Wow, è già finita l’intervista? Ok, facciamo così, la definizione che spesso utilizzo è  “un aspirante ambizioso venditore di caramelle” ma dalle prossime risposte provo
a condurvi alla risposta esatta

Che cos’è per te la poesia? Il maestro Giuseppe Ungaretti alla domanda “che cos’è la poesia” risponderebbe  con un semplice “mah..”. Sarebbe come spiegare che cosa c’è dopo la morte.
La poesia è un elemento fondamentale nella mia vita: ad oggi, da quando l’ho  riconosciuta, ha sempre avuto il suo momento, e quel momento accade senza  costruirlo o giustificarlo, accade e basta. La incontro ovunque: in un caffè nell’ora  di punta a Milano o in un bar vuoto di un paesino nel pieno meridione, su un tram e  a piedi, a casa ascoltando la radio o leggendo un libro o semplicemente ascoltando  il mondo fuori dalla mia finestra; nel suono di un aereo che vola sulla mia testa  mentre sorseggio un calice di vino bianco fruttato all’ombra di un albero fiorito, in uno sguardo di una sconosciuta che ti sorride o nel ricordo di un amore lontano,
nell’abbraccio tra due fratelli o nelle comuni felicitazioni tra amici.  La incontro nella semplice contemplazione del mondo e quando accade, accresce la  realtà.

Spettacolo Teatrale “Il sole tramonta dopo le 22” tratto dal romanzo “ Le notti  bianche “ di F. Dostoevskij… ti va di parlarcene? Partiamo dal principio: io vengo dal teatro, faccio anche l’attore però non mi  definisco un attore. Un paradosso? nient’affatto. Il sole tramonta dopo le 22 non è  solo teatro, i dogmi del teatro sono presenti: dalla drammaturgia alla messinscena  ma l’originalità risiede nella spettacolarizzazione della pieces teatrale. L’ho fatto a modo mio. Avevo notato che la maggior parte delle messeinscena di questo  romanzo hanno una latenza negativa, pessimista sull’amore. Certo il romanzo non ha un finale poi così felice ma io ho guardato il lato positivo della storia, ho lasciato affiorare l’amore nella sua breve bellezza. Ah, nella mia ricetta c’è un ingrediente segreto: Avete mai visto Dostoevskij che balla tip tap? Ecco tralasciando la prima
immagine che si forma nella vostra mente di un signore russo con la barba lunga che balla a Broadway, ho affiancato alla recitazione teatrale degli attori una performance interpretata da un corpo di ballo tip tap, il tutto inscenato con l’ausilio di una squadra di tecnici, coreografi e costumisti che hanno collaborato con il mix giusto di entusiasmo e professionalità. Il mio “fare” teatro non significa accontentarsi delle tre unità aristoteliche ma mescolarle alla mia vera forma di espressione: l’arte dello spettacolo

Sul tavolo hai tre libri… un romanzo, un noir ed una antologia di Poesie.. quale prendi per primo? Prendo il noir e lo metto sotto un braccio, il romanzo lo metto nello zaino e il libro di poesie in mano.

E’ più facile avvicinare il pubblico alla Poesia o alla lettura in genere? Penso sia la poesia ad avvicinarsi all’uomo; molte volte bisogna essere predisposti a riceverla. Se non lo sei, basta cominciare a vedere il mondo in modo diverso.

Parlando con te mi hai detto: Io scrivo poesie ma non sono un Poeta… allora ti chiedo… chi è Poeta? Ci provo: Poeta è colui che trova le parole giuste e le sappia mettere in un modo
unico e quando lo fa ha completato il suo compito di vita.

Tra 5 anni… ci sono le Locandine per un tuo Spettacolo… il tutto esaurito lo si nomina da parecchio tempo… quel è il titolo di questo Spettacolo e in quale Teatro sei? Siete generosi voi di Destinazione Libri ma… solo fra 5 anni? Cavolo, devo sbrigarmi!

Donatello, un ragazzo giovane, un curriculum di tutto vanto.. e Destinazione  Libri… cosa li accomuna? Gli elementi sulla strada per un’unica destinazione: verità, poesia, speranza.
Nessun incontro è un caso.

I tuoi prossimi impegni? Trovare il nome al mio spettacolo!

La domanda che non ti abbiamo fatto ma che vorresti? In me troverete sempre spazio per una nuova domanda, meno l’esigenza dell’ attenzione.  Mi chiedo spesso, trovo la risposta, mi riconosco.
Donatello

 

 LA SUA BIOGRAFIA

Nasce nel 1986 in provincia di Salerno dove trascorre la sua gioventù tra studi, lavoro e organizzazioni artistiche sino all’età di 19 anni; si trasferisce a Ferrara per studi laureandosi in “Comunicazioni Audiovisive e Multimediali”, ramo universitario di Lettere e Filosofia.

Comincia a sperimentarsi con la musica, la scrittura e finalmente con il palco e la radio. Nel 2009 scrive e realizza il suo primo progetto “Ti presento il Rock” inscenando in un anfiteatro per la prima volta la sua visione di fare spettacolo: musica, arte, cultura e show in un’unica formula, la sua.

Frequentando il Centro Teatro Universitario riconosce il suo prossimo percorso dapprima introspettivo poi rivolto verso la sua passione, il teatro. Prepara le valigie e definisce la rotta; saranno Il sogno, l’audacia e la vocazione verso il mondo dello spettacolo a farlo salpare per Milano e frequentare per 2 anni la scuola di teatro “Centro Teatro Attivo” diplomandosi come attore.

Studia drammaturgia, recitazione e movimento scenico, dizione, voce e canto, conduzione televisiva, scrittura creativa e tip tap.

Nel 2014 scrive e inscena lo spettacolo teatrale “Il sole tramonta dopo le 22” tratto dal romanzo “Le notti bianche” di F. Dostoevskij; nel 2011 conduce il suo progetto radiofonico “Essenza” una fusione tra musica, poesia, teatro, danza e tante altre espressioni dell’anima che nel 2013 diventa live.
Nel corso del tempo colleziona quotate esperienze: conduce il salotto “Writers” di Casasanremo (2014), è attore protagonista del “Don Giovanni” di A. Puškin (2013), presenta il “Valsele film festival” (2012-2013), co-idea il progetto “Ferrarabynight” nel quale diventa vicedirettore dal 2009 al 2011.

Ad oggi Sta scrivendo “Jhon Vissuto“, incontri notturni (in file audio) tra musica, noir e poesia.

Grazie Donatello,  ci vediamo sabato 7 giugno… il primo di tanti appuntamenti…

 

Ale

 

Destinazione ESTROVERSI

L’ultima puntata condotta da Stella e Luen andrà in onda martedì 20..

ascoltatela numerosi,

faranno un’intervista ad una poetessa davvero brava e lo faranno con il loro unico Format. 

Da parte nostra vanno i migliori auguri e ringraziamenti a Stella e Luen per l’ottimo lavoro svolto.

La rubrica di Destinazione Estroversi continuerà nelle

puntate di Destinazione Libri con  Alessandra e Veronica e

tante altre novità!

 

Buon viaggio Stella e Luen

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Eccoci qui nel consueto salotto di Destinazione EstroVersi… ma… le Nostre Beniamine dove sono? Stella!? Luen!? Che cosa sono queste valige? Ma stanno partendo? Mi inizio a preoccupare! Mi hanno lasciato qui sul fuoco, se non mi spengono combinerò un macello sulla piastra della macchina a gas. Ehi qualcuna mi spenga!!!!!

STELLA: Socia ma la macchinetta del caffè la stai controllando?
LUEN: Ma come faccio che sto inscatolando i tuoi ultimi scritti? Vuoi che ne dimentichi qualcuno?
STELLA: No Luen è che sento che sta per uscire il caffè! Vabbè vado io!
LUEN: Cioè tu all’ultima puntata della NOSTRA conduzione del Blog di Destinazione EstroVersi vai in cucina? Oh Signur ora sicuro piove!
STELLA: Visto faccio i miei colpi di scena no?? Ahahahaha
LUEN: Sei proprio la mia Stella tu!
STELLA: E tu una romanticona di una Luna. Lo sai che facciamo in quest’ultima puntata? Intervistiamo una Poetessa eccezionale…
LUEN: Chi?
STELLA: Te!
LUEN: Ti lovvo!
STELLA: Ah ma i colpi di scena allora li fai anche tu eh? Son riuscita a Romanizzarti! Ahahahaha! Comunque bando alle ciance! La vuoi fare quest’intervista no?
LUEN: Stella…ma in fondo io sono timida..lo sai..
STELLA: E dai! Coraggio…tu ami scrivere…
LUEN: Sì…l’ho sempre fatto…da bambina. Le pagine e la penna sono stati sempre il mio rifugio e le mie ali…E per te cosa significa scrivere?
STELLA: Per me scrivere significa estraniarmi dalla fatica, dalle cose che non vanno, dall’illusione di un amore. Scrivendo metto valichi e mi dedico a me stessa, mi concedo un respiro tutto per me che riflette il dialogo con me stessa. Parlo di ogni cosa. Sono, come mi definisco, una narratrice di rime che cesello e trovo come se rispondessi ad un rebus. Scrivere poesia è un mio atto egoistico…ci butto me stessa e lo faccio per me sola. Non so se piaccia o non piaccia quello che compongo…ma come dice Rhett Butler…”Francamente me ne infischio!”.
LUEN : Condivido…Senti Stella…sai che penso?
STELLA: Dimmi…
LUEN Penso che il modo migliore per esprimere noi stessi sia attraverso quello che scriviamo
STELLA Giusto…E questa sei tu…

Ritorno a Casa
Come un antico sapore,
a lungo gustato e poi svanito
che ritorna sulle labbra;
come un’emozione
di cui si è persa la memoria,
che riaffiora nella mente e nell’Anima;
come un’immagine,
da sempre intravista nel buio,
che d’improvviso ti appare innanzi…
limpida;
così quel Tuo Bacio
che sussurrava il mio nome,
mi ha riportato a Casa!
(di Luen)

STELLA: Perché questa poesia è così importante per te?
LUEN: Beh…no né facile spiegare…Desidero…più di ogni altra cosa…quando scrivo…cantare l’Amore…quello Vero, che fa di due anime una luce sola…e trasmettere, a chi legge, tutta la forza e l’energia che solo l’Amore Vero può dare. Ho cominciato a cantarlo dopo averlo conosciuto…ed ora intendo continuare a farlo..a parlare dell’Amore Vero in tutte le sue forme..tutte quelle che rendono il rapporto tra due persone, unico e speciale…infinito. Tra un uomo e una donna…tra amici…tra un genitore e un figlio…tra una persona ed un animale..tra un uomo o donna e la propria passione più intima…tra l’umanità e il Piano Creatore. Da questa mia poesia…nasce una storia..ma mi fermo qui…
STELLA: Non sveli mai niente eh? Sempre la solita..
LUEN:Già …E adesso però mi permetti di leggere un’altra Poesia?
STELLA: In genere non lo facciamo ma va bene!
LUEN: ok grazie Socia! Pensa che io l’ho trovata scritta su un foglio stropicciato, deve essere un inedita…
STELLA: Dai sentiamola!

La Poesia di una Stella
Giunta ai saluti con questa Rubrica.
ma pronta ad iniziare un’altra sfida,
quella di continuare a parlare di Poesia,
ma in altri modi, luoghi e con altra fantasia.
Personalmente mi voglio congedare con chi ci ha seguito
in questo salotto virtuale in cui io e Luen vi abbiam invitato
ascoltato, intervistato oppure intrattenuto
ma soprattutto ci siam divertite a parlare
di quello che siam solerte per diletto fare
scrivere Poesie con generi diversi di contenuto.
Stili diversi, rime, argomenti e temi differenti,
ma nel modo che chi sol la vive può trattare con reverenza
un’Arte, che reca espressioni diverse e si lega ad altre Arti.
Destinazione Estroversi non è stato dato da me per coincidenza,
perché la Poesia ha mète da raggiungere, un cuore, uno stile da adottare,
una rima, una metafora, un anafora o una similitudine da coniare,
e tutto questo si può fare se si è EstroVersi,
capaci di estender l’arte al di fuori di noi stessi,
comunicare parole non messe a caso ma che hanno significato,
Sia se uno Schema Rimico venga o non venga adottato.
Un Poeta è un uomo che distilla significati ed essenze,
come un vendemmiatore impegnato in vigne immense.
Ma la Poesia ci siamo mai chiesti cosa sia?
Prima di ogni cosa è Musica, Ritmo e Fantasia.
Che piomba da altezze sconosciute,
penetra dappertutto e tu resti in attesa
dei suoi spruzzi seduta oppure distesa
sprigionati da essa che ti accoglie
come l’acqua un tuffatore involve.
(di M.L. alias Stella Splendente – The Witch)

STELLA: Ma è la mia! Furfante!
LUEN: Non potevi mica congedarti dai nostri amici non facendo ascoltare questa Poesia sai?
STELLA: Grazie Socia è stato un piacere collaborare con te. Ma è giunta l’ora di trasferirici!
LUEN: Ma parleremo ancora di Poesia?
STELLA: Certo, accadrà prima o poi! Per ora Stella & Luen vi salutano per l’ultima volta dal salotto di Destinazione EstroVersi. La rubrica continua comunque nelle mani delle ragazze di Destinazione Libri. Un abbraccio a tutti voi!
LUEN: E so che faranno un ottimo lavoro..E…non per l’ultima volta…”Un bacio!”

 

Destinazione EstroVersi presenta Francesco Burtone

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La mia anima si scioglie quando sono tra le loro dita….

si sdraia sulla carta bianca

e da vita

a tutta la poesia che c’è dentro di loro.

Sono la penna di Stella e Luen

e resto in attesa…

STELLA: Luen…hai visto la mia penna?

LUEN: La – tua – penna? Veramente sarebbe la mia…il fatto che me la rubi sempre non la fa tua…ah ah ah…scherzo..Dovrebbe essere  sul mio comodino..perché?

STELLA: Ispirazione…

LUEN: Non se ne parla! Sta arrivando Francesco…La torta non è ancora pronta e le tazze da the sono ancora nella credenza…

STELLA: E va bene! La solita perfezionista !!!

LUEN: Mi piace che gli ospiti trovino un ambiente accogliente…e poi Francesco Burtone…non è un poeta qualunque..

STELLA: In che senso, scusa?

LUEN: Lo scoprirai presto…

Suonano alla porta e ovviamente Stella non perde tempo..perché la curiosità la sta divorando.

Luen sorride compiaciuta…il piano è riuscito alla perfezione!

FRANCESCO: Buon pomeriggio fanciulle!

LUEN: Ciao Francesco…vieni…accomodati! Stellaaaaa!

STELLA: Cosa c’è?

LUEN: Mah…niente…a parte il tuo sguardo incantato!!

STELLA: Uffa!!

Ci si accomoda e si gusta la torta che nel frattempo è sorta dal forno come per magia.

Si chiacchiera del più e del meno e intanto arrivano gli altri ospiti

che si sistemano intorno all’ospite d’onore…

LUEN: Francesco..ti va di raccontarci un po’ di te?

FRANCESCO:  Ci vorrebbe molta carta, molto inchiostro e tantissimo tempo per raccontarvi la mia storia. Sono un uomo a cui e’ sempre piaciuta la bellezza e le emozioni che solo l’arte puo’ darti ed in particolar modo, per me, la musica e la letteratura. Non sono un poeta, scrivo testi letterari per musiche da me composte che diventano canzoni. Ho iniziato a scrivere a 19 anni. Ho vissuto un’adolescenza difficile che mi ha lasciato ferite nel cuore e nell’anima. Come d’incanto ho iniziato a scrivere per lenire il dolore che avevo dentro. Le parole scorrevano e la mia mente che le generava faceva muovere la mano. Nascevano le prime frasi che col tempo assumevano forme più definite e intense. A volte frasi indecifrabili e contorte ed altre volte frasi più comprensibili e lineari. Ad ogni modo…mi chiamo Francesco Burtone, sono nato a Lecco, abito a Roma e ho 57 anni. Lavoro in qualita’ di “figurazione speciale con ruoli” nel settore cinematografico e televisivo. Desidero che emerga la figura di un uomo leale e di speciali doti morali ed un grande amore per l’arte ed in particolare per la musica e la letteratura.

STELLA: Cosa ti ha portato a scrivere poesie? Cioè…cosa ti spinge a mettere mano alla penna?

FRANCESCO: La strada e’ stata e sempre sarà mia maestra di vita. Ne ho percorsa tanta. Ho conosciuto i lati positivi e quelli negativi delle persone. Ho vissuto momenti felici ed altri meno. Ma, soprattutto ho imparato a vivere guardando l’umanita’ dapprima nell’insieme e dopo scendendo piano piano nel particolare: nel bene e nel male. Riportavo sulla carta tutte le emozioni e i brividi che entravano dentro me e divenivano” poesia”. Quindi sono un poeta metropolitano, un poeta contemporaneo, che trae le sue ispirazioni da tutto ciò che avviene nella sua vita. Le mie poesie parlano di vita vissuta, di dolore e di felicità. A volte contorte e indecifrabili ed altre molto lineari e fluide.

LUEN: Francesco..cos’è che ti piacerebbe trasmettere ai tuoi lettori?

FRANCESCO : Desidererei che chi legge i miei scritti abbia, soprattutto, emozioni positive. Con le mie poesie comunico i disagi, i momenti si e quelli no delle persone in particolare e dell’umanità in generale. La mia mente, la mia anima ed il mio cuore fanno da filtro emozionale e riportano in poesia tutte le sensazioni che percepisce il mio essere.

STELLA: Sai…mi piacerebbe sapere qual’è il momento o il luogo che ti ispira maggiormente…

FRANCESCO:Quando sento l’ispirazione nascere e crescere dentro la mia mente con l’ausilio del cuore ogni posto e’ quello giusto per poter dare sfogo alla scrittura. In mezzo al traffico caotico e rumoroso della città, seduto dentro un autobus di linea. Oppure nella pace e nella serenità di una spiaggia disteso verso il mare, in contemplazione. Dentro la mia vettura in un giorno di pioggia, fermo in un parcheggio. E perchè no, dentro casa seduto in poltrona con le cuffie in testa che mandano musica classica, preferibilmente dolce e molto romantica.

LUEN: Francesco…tu sai che i social network per noi hanno molta importanza…tu che rapporto hai con loro?

FRANCESCO:  Il rapporto che intercorre tra le mie poesie e i network è zero. Non so usare internet, non ho acquisito le tecniche per comunicare con questo importantissimo mezzo di comunicazione. Peccato. Riesco a fare pochissimo, quasi niente. Questo e’ molto lesivo per il mio lavoro artistico, specialmente per entrare nel sistema virtuale e per farti conoscere da molte persone.

STELLA: C’è qualcosa che ti piacerebbe scrivere…che non hai ancora fatto ?

FRANCESCO: Sì..in effetti mi piacerebbe scrivere la mia autobiografia. La storia della mia vita, è interessante soprattutto per i giovani che si affacciano con sempre più difficoltà nel mondo dello spettacolo e dell’arte, della poesia in particolare. E’ importante che loro abbiano la possibilità di mostrare al mondo intero le loro capacità, il loro pensiero. Saranno gli uomini del domani ed abbiamo il dovere di indirizzarli, di istruirli, di fargli capire, non solo con le parole e gli studi nozionistici, in pratica come sia giusto muoversi per fare una vita semplice che possa dargli serenità per andare avanti, sempre avanti. Aiutarli a non arrendersi mai anche nei momenti difficili. Aiutarli a riflettere e ad intraprendere la via giusta che porta, inevitabilmente all’amore. La poesia e’ amore ed e’ vita.

LUEN: E la musica? So che è una parte importante della tua vita…

FRANCESCO:Ho avuto sempre una grande passione per la musica. Ho conseguito il quinto anno di chitarra classica, armonia complementare, teoria solfeggio e dettato musicale. Ho studiato chitarra jazz e armonia jazz. Ho composto in passato due musicassette che, soltanto adesso, ho tirato fuori. Con l’ausilio di apparecchiature modernissime le ho pulite ed ho ottenuto fuori un suono perfetto. Amo anche il teatro ma, sfortunatamente, non ho potuto studiare recitazione. Ho avuto l’occasione di lavorare per il cinema e per la televisione in qualità’ di “Figurazione speciale con ruoli”. Puoi andare su you tube e visionare un breve video e fa parte de’ “Il peccato e la vergogna” fiction di canale 5 con Gabriel Garco. Ho un piccolo dialogo con il protagonista. Puoi anche ascoltare 3 brani dei quali sono autore, compositore, interprete e esecutore alle chitarre.

STELLA:  Progetti futuri?

FRANCESCO:Non ho e non faccio progetti. Vivo la vita con intensita’ e con decisione ma non mi aspetto nulla da essa. Quando accade qualcosa, pero’, sono sempre pronto ad andare avanti. Però desidererei avere l’occasione di poter presentare tutto cio’ che
ho scritto, chiaramente facendo una selezione accurata, per fare venire fuori
la mia personalità’ artistico-poetica. Chiaramente con l’ausilio importante di persone competenti e attenti, di vasta esperienza, che giudichino il mio lavoro e, se e’ il caso, mi diano la possibilità ed il privilegio di pubblicare e di dare spazio alla mia Poesia

LUEN: Dove possiamo leggere Francesco Burtone?

FRANCESCO: Ho una video-poesia pubblicata su web e cartaceo da http://www.poetipoesia.com
Potete andare su youtube cliccare Francesco Burtone e vedere la video-poesia.

STELLA: Due parole su destinazione Estroversi?

FRANCESCO:Non conosco a fondo Destinazione Estroversi e non posso giudicare il vostro operato. Sicuramente e’ importante perché da voce e spazio a tutte le persone che amano la poesia e possono trovare un punto di riferimento importante al quale affida darsi per avere informazioni aggiornate su tutto cio’ che riguarda le informazioni e le novità sempre aggiornate su tutto ciò che avviene nell’ambiente della scrittura e nel caso specifico della Poesia.

LUEN: Francesco…grazie per la tua sincerità. Intervistarti è stato un vero piacere

STELLA: Anche per me..e speriamo che verrai presto a trovarci..

LUEN:(sottovoce) E te pareva…E smettila di tirarmi calci sotto il tavolo…Francesco…ti salutiamo e ti ringraziamo di essere stato qui con noi!!

FRANCESCO: Grazie a voi…vi abbraccio affettuosamente!

STELLA: Anche noi!

LUEN: Ecca là!!

STELLA: Luen…ti ho romanizzato?

LUEN: Stando con lo zoppo…

Sento da lontano i passi di Stella..sta arrivando..

L’ispirazione non l’ha abbandonata…anzi…

dopo un ospite del genere…

Stella e Luen vi danno appuntamento a Mercoledì prossimo e vi ricordano l’indirizzo mail dove spedire voi stessi…attraverso la vostra poesia. destinazionelibri@virgilio.it e ricordatevi di scrivere “estroversi” all’interno dell’oggetto. Un bacio!

Destinazione Estroversi presenta Davide Uria

Nel salotto di Stella e Luen si respira aria di poesia.

Le parole sono impresse nell’aria e riempiono i polmoni di musica.

Queste due poetesse, insieme, creano una canzone…

e chi la canta…

non può fare a meno di

cantarla a squarciagola!!

STELLA: ” Buongiorno Luen!”

LUEN: ” Ma che ore sono? Non posso dormire ancora un po’ ?”

STELLA: ” Luen…oggi ospitiamo Davide Uria…”

LUEN: ” Sì…Davide…allora mi alzo volentieri…”

In poco tempo si prepara la giusta accoglienza

per un poeta dalle note alte

LUEN: ” Stella…cos’è quella?”

STELLA: “Una teiera…hai presente? Ci si mette l’acqua e…”

LUEN: “Ehy…non fare troppo la spirtosa…Dov’è la teiera della nonna?”

STELLA: “Ehm…l’ho riposta…pensavo che non ti piacesse…che ne volessi usare una nuova…”

LUEN: ” Sei pazza? Lo sai che sono una tradizionalista. Senza la teiera della nonna non è la stessa cosa!”

STELLA: “E va bene…tanto non ti si può dire di no…neanche volendo…!”

LUEN: “Brava la mia Stellina! E a proposito di Davide…lo sai che è un istrionico come noi?”

STELLA: “Certo cara che lo so! Molto bello l’evento artistico  – Minuscole – del 2012..”

LUEN: ” Sì…vero…e lui ha curato l’allestimento e la grafica..”

STELLA: ” Pronte? Perché Davide arriva a minuti!”

LUEN: ” Eccomi…tolgo i biscotti dal forno e arrivo…”

Dopo abbracci affettuosi, si accomodano tutti nell’amato salotto.

Il thè  fuma nelle tazze

e la fragranza dei biscotti fa eco tra le labbra…

LUEN: ” Davide…so che ti hanno intervistato in tanti…ma ci piacerebbe che tra noi si instaurasse un rapporto artistico speciale…Fingiamo per qualche ora di conoscerci già da lungo tempo? Non sarà difficle…ci stai?

DAVIDE: “Certo!”

STELLA: ” Quì con noi oggi c’è un bel gruppetto di persone che aspetta di sentire le tue poetiche parole. Ti va di leggerci qualcosa?

DAVIDE: “Certo..”

Livido pensiero

Se nella velata notte
dovessi udire
una disperata voce
colma di disillusione.
Verresti a salvarmi
con le tue ali dorate?

Un volo repentino
traccia nell’ immensità
della volta celeste
impercettibili traiettorie.
Percorro il tragitto, i miei sogni,
conduco la mia presenza terrena
verso la limpidezza.

Gocce di pianto
che splendono nella notte,
altro non sono che lento defluire
verso l’ epilogo.

E intanto mi chiedo
se mai i tuoi globi oculari
riusciranno a saturare questo vuoto,
a dare sostanza al silenzio.

LUEN: “Davide…bellissima…Dicci…cosa vorresti trasmettere a chi ascolta la tua poesia?”

DAVIDE: “Nell’opera d’arte non è solo l’artista che si esprime, che comunica se stesso e il suo modo peculiare di vedere le cose. C’è qualcosa che si comunica attraverso l’arte, che l’artista stesso riconosce come in qualche modo “necessitante”, e che fa dell’arte una finestra verso qualcosa di “altro” e non semplicemente un “prodotto”.

STELLA: ” Davide…io e Luen, prima, chiacchieravamo sulla tua passione per l’arte grafica…per l’immagine che un po’ ci accomuna. Parliamone anche con i nostri ospiti…ti va?”

DAVIDE: “Mi piace disegnare illustrazioni ma principalmente porto avanti questa passione come autodidatta. Non mi occupo professionalmente di illustrazione, per il momento solo in un numero ristretto di progetti “

LUEN: ” Ci racconti l’evento – Minuscole – ? So che è trascorso molto tempo…ma a me è piaciuto molto…Di cosa si è trattato? “

DAVIDE: “Sono molto legato al progetto “Minuscule” per il quale ho curato l’allestimento e la grafica. E’ un progetto espositivo nato con l’intento di creare uno spazio non solo ideale ma anche fisico di quelle che sono le nostre emozioni più recondite attraverso scatti fotografici, installazioni e video, uno spazio che servisse ai più da contenitore e luogo di incontro, dove le arti trovano un punto di contatto tra loro, comunicano, diventano protagoniste o fanno da scenario agli eventi extra che hanno reso peculiare la scansione dell’ andamento dell’ intera “manifestazione”. Aspetto non ordinario, della dimensione artistica che diventa sfaccettato e multiforme. Lo spazio si è quindi schiuso a esperienze di carattere artistico differente, a integrazioni, scambi.”

STELLA: ” Davide…cosa provi quando scrivi? So che non è facile rispondere…ma ti va di provarci?”

DAVIDE: “La poesia non ha senso pratico. Ti immergi in essa e ti estranei dal mondo. Sei fuori dal contesto logico e dal mondo…

-LUEN: “Grazie Davide…per la tua disponibilità. Ma prima di salutarci…ci puoi ricordare i prossimi tuoi appuntamenti? E progetti nel cassetto?”

DAVIDE: “Dopo l’ultimo progettino UNTITLED, ho ricominciato a scrivere e sinceramente al momento sono in fase di meditazione, quindi non ho nulla di nuovo di cui parlare.”

STELLA: “Ok..Ci ricordi dove possiamo trovare te e i tuoi lavori?

DAVIDE: ” Certo. http://www.davideuria.it”

LUEN : “Grazie Davide!”

DAVIDE: ” Grazie a voi!”

Stella e Luen sparecchiano e ripongono le tazze pulite nella credenza. Gli ospiti se ne sono andati da un po’ e in sottofondo ascoltano la loro amata Radio DeejayFox. Poi  i loro sguardi si incontrano e sorridono della solita sintonia…della bellissima complicità…Lasciano stare le stoviglie e ognuna  “corre” nella sua stanza…Dopo qualche secondo tornano al tavolo della cucina…e hanno tra le mani carta e penna… per creare…perché la poesia lasciata nell’aria si trasformi in parole che suscitino una grande emozione!!

 

Destinazione EstroVersi presenta: Plagio, netiquette e diritti dei Social Network, come difendersi?

 

Giovedì mattina in Casa Destinazione EstroVersi … certo che lasciato qui, con le tazze della colazione davanti! Ma che trattamento che mi riservano… ma si fa così? Si tratta così un gioiellino di cultura come me? E no è? Cosi proprio non si fa! Che poi, vorrei proprio sapere di cosa discutono cosi animosamente quelle due. Sembra un argomento spinoso… fammi ascoltare va!

  Stella: Guarda solo a parlarne mi saltano i nervi! Luen: Non dirlo a me ma ti pare possibile? Tu scrivi una Poesia…ci metti l’anima…desideri condividerla con il mondo intero…e poi arriva qualcuno…se ne appropria…e la divulga come fosse sua… Stella: Il problema è che spesso quando lo fai non pensi che esista il rischio di plagio! Luen: Già il plagio! Ne sono vittime molti Poeti da social network. Ma dico io… ok apprezzi quello che scrivo e mi fa piacere. Lo vuoi condividere? Mi può fare piacere anche questo, ma se lo spacci per tuo no! Stella: Ma nooo! Come sei perfida socia è stata “dimenticanza” No? Luen: Ma dico io e i codici etici? Stella: Beh guarda di codici etici ce ne sono a bizzeffe e parlo del netiquette, del blogtiquette e di quello che potremmo definire “Groupquette”! Luen: Ehi mi stai facendo venire un mal di testa! Scusa ma il netiquette forse non mi sembra appropriato in questo caso, neanche il Blogtiquette e poi sto “Groupquette” non esiste!! Stiamo Quiet! Stella: Ahahahahaha! Ma no, in realtà entrano tutti e tre, anche se l’ultimo termine l’ho inventato ora! Tu sai benissimo che il Net ( da network ossia rete, termine anglosassone) ed Etiquette (buona educazione, termine francese) è un insieme di regole che disciplinano il comportamento di un utente di Internet nel rapportarsi agli altri utenti attraverso risorse quali newsgroupmailing listforumblogreti sociali o email in genere. Anche se non devi dimenticare che il rispetto del netiquette non è imposto da alcuna legge. A volte intervengono gli “abuse desk” in caso di “mailbombing” ma son casi isolati. Il Blogtiquette disciplina invece il comportamento e le dinamiche di relazione tra coloro che curano un blog (i  bloggers). Il “Grouptiquette” invece l’ho inventato per rivolgermi allo scenario dei gruppi dei social network. Tutti e tre vanno bene, cambiano dizione a seconda del contesto ma nel plagio della Poesia rientrano tutti e tre. Se qualcuno ti apprezza a tal punto di decidere di copiare i tuoi versi ed utilizzarli senza citare il vero autore o la fonte (come prevede la normativa sul diritto d’autore) … vedrai apparire il tuo componimento su siti blog, su gruppi, o peggio anche in libri o e-book a firma del plagiatore. Luen: Ma come difendersi dal plagio allora? Se ci sono regole non sanzionate allora come si fa? Stella: Nel caso più semplice, se hai fortuna di accorgerti del plagio potresti inviare una e-mail di avvertimento con richiesta di cancellazione. Luen: Si alle calende greche! Stella: Se il plagiatore non è intenzionale potresti risolvere. Il fatto è che spesso chi plagia lo fa intenzionalmente e a volte vi sono interessi lucrosi sotto. Fa gola a molti un bel racconto online, un romanzo a puntate, una serie di poesie, un articolo scientifico o altro… non solo per “Ri-pubblicarlo” on line ma magari per confezionare un vero prodotto cartaceo o e-book destinato alle vendite! Luen: E in questi casi cosa si deve fare? Stella: Sicuramente in questi casi un e-mail non basta e occorre una vera e propria citazione in tribunale qui però entra il problema di dimostrare la paternità o maternità dell’opera. Luen: Perché scusa non basta dimostrare che hai scritto la Poesia in quella data? Stella: Se il plagiatore è più bravo di te a procurarsi altre prove no! Luen: Mi stai terrorizzando! Però scusa io ho il mio blog di Poesie no? “Luce da Est” e li ci sono le prove che le ho composte io e poi le condivido su Facebook, Linkedin e Twitter e c’è la precisa cronologia di quando le ho pubblicate. Non basta? Stella: Esistono alcuni metodi alcuni più rudimentali come auto-spedirti il testo in busta chiusa (complicato se hai tante pagine) oppure più evoluti come usare un Servizio di “Opera Protetta” che permette agli utenti di registrati e avere la prova certa che un testo è stato pubblicato in una specifica data, assumendo valore legale. Luen: Come il mio!! Completamente gratuito. Stella: Alcuni non lo sono… richiedono una modica spesa e permettono il servizio come il tuo, ma anche un ulteriore servizio come quello del “Testo depositato” in cui l’opera può essere visualizzata solo dall’autore che l’ha depositata, ma ha comunque una data certa e legale di pubblicazione. Utile per chi desidera proteggere un testo senza però pubblicarlo visibile a tutti, come ad esempio un manoscritto da inviare agli editori per valutazione oppure a un concorso letterario. Luen: Interessante! Invece per quanto riguarda i diritti d’autore su Facebook? Cosa ne sai? Stella: Qualcosina … ma ti vedo la luce negli occhi socia! Erudiscimi va! Luen: Bene risolviamo il dubbio amletico citando le condizioni generali di adesione, pubblicate sulla piattaforma di Zuckerberg! Per i contenuti coperti da diritti di proprietà intellettuale l’utente concede a Facebook una licenza non esclusiva, trasferibile, libera da royalty e valida in tutto il mondo, che consente l’utilizzo di qualsiasi Contenuto IP pubblicato su Facebook o in connessione con Facebook. Stella: Hmmmm …  Royalty parli della Regina di Inghilterra? Luen: Lo sai benissimo di che parlo! Royalty è il diritto del titolare di una proprietà intellettuale, ad ottenere il versamento di una somma di danaro da parte di chiunque la utilizzi. Vuol dire che Facebook può utilizzare senza dovere somme all’autore. Stella: Giusto e bisogna aggiungere che se si posta con l’opzione “Pubblica” l’utente facebokkiano concede a tutti, anche alle persone che non sono iscritte a Facebook, di accedere e usare tali informazioni e di associarle al suo profilo (ovvero al suo nome e alla sua immagine). Quindi occhio alla privacy dei post! Luen: In sintesi Facebook non si riserva la proprietà sui nostri contenuti, ma ne può disporre liberamente come “licenza di sfruttamento“ ma non come proprietà (o paternità delle opere). La proprietà è dell’utente, ma Il portale blu permette di “trasferire“ con la funzione “condividi sul tuo profilo“. Se Facebook non si riservasse la possibilità di concedere a terzi la licenza, l’utente condiviso potrebbe azionare una tutela giudiziaria nei confronti del condivisore e ciò limiterebbe una delle funzioni più utilizzate del sito blu. La licenza, inoltre, è valida in tutto il mondo (multiterritorialità di internet) anche non è esclusiva. Ciò comporta che l’utente/proprietario potrà continuare a disporre liberamente dei propri contenuti, a pubblicarli su altri siti e a dichiararsi legittimamente, davanti ai terzi, autore e proprietario. La licenza, infine, è perpetua, ma dura finché le immagini non vengono cancellate. Stella: Si ma attenzione, se si cancella la propria utenza dal social network non è garantita l’eliminazione dei contenuti già caricati sia perché Facebook si riserva il diritto di tenere copie di backup (anche per finalità di controllo e sicurezza) e soprattutto perché il contenuto potrebbe essere stato già condiviso da altri utenti ancora iscritti al network. Luen: Si però d’altra parte chi carica i propri contenuti su internet non è obbligato a farlo e, se sceglie una tale strada, sa benissimo di mettersi in vetrina. Pertanto bisogna stare attenti a quello che facciamo. Giusto Socia? Stella: Giustissimo chissà se qualcuno dei nostri lettori avrà qualche domanda in merito? Io credo sia un tema che avevamo troppo a lungo rimandato ed era stato sollevato da più di uno dei nostri amici Poeti vero Luen? Luen: Esatto. Stella ma dove è finito il mio libro di Poesie? Io lo avevo lasciato sul divano! Stella: Ma possibile che ti perdi sempre tutto? Forza rovistiamo per casa su sbadatona!!

Ecco finisce sempre così … ora prima che Stella & Luen mi trovino si farà l’ora di pranzo. Ahahahaha non sarà la fame di lettura a condurle da me ma la vera e propria fame! Me tapino! Amici vi saluto io che sono impegnate nella mia ricerca… ben gli sta mi cercassero pure ehehehehe. Vi saluto io e vi do appuntamento al prossima Rubrica di Destinazione EstroVersi.

Ricordiamo che per chi volesse essere intervistato come Poeta o Poetessa, invii un’email a destinazionelibri@virgilio.it con oggetto “Destinazione EstroVersi Stella&Luen”.

Destinazione EstroVersi presenta: m.O.m. (Marco Ogre Malacari) il Trouvères moderno

marco

Mercoledi mattina in Casa Destinazione EstroVersi. La guardo da fuori e mi sembra sempre la stessa… qui in Via Destinazione Libri nel quartiere di Casa Fox. A parte… La sentite anche voi? Musica Havy Metal? Ma cosa stanno combinando Stella e Luen? No questa cosa non convince meglio entrare, mi sincero della situazione e mi faccio dare qualche croccantino da Luen. Ah io sono Hugo il cane meticcio di Luen

Luen: Ehi cucciolotto hai fame? Vieni qui dai, ho dei croccantini!! Stella ma la vuoi finire con questa musica? Mi spaventi il cane!!

Stella: Cosa hai detto?

Luen: Se abbassi il volume forse mi senti? Oh acciderbolina, questa donna mi farà impazzire! Argh!!

Stella: Non ti sento! Sto ascoltando DeejayFox Radio Station!

(Luen si avvicina silenziosa a Stella, si approssima all’orecchio della socia e…)

Luen: HO DETTO SE ABBASSI IL VOLUME!

Stella: Arghhh! Ma sei matta socia? Mi vuoi far diventare sorda?

Luen: Io è? La radio web a tutto volume no, vero?

Stella: Ma è una musica eccezionale! Senti che ritmo, che suono crudo, duro!

Luen: Ahhhh! Ci rinuncio!

Sono due pazze! Ma divertenti! Però il volume Stella lo ha abbassato… cane & gatto ma si vogliono bene! La mia padroncina sta preparando il tè… chi ci verrà a trovare oggi? Ecco suonano lo scoprirò presto… Un uomo, sarà sicuramente un Poeta… io mi accomodo qui sul tappeto, così son sicuro che qualche biscottino lo ricevo anche io…

 Stella: Ciao finalmente! Luen questo è m.O.m.

Luen: MOM? Mamma? Che piacere la mamma di Stella! Signora me l’aspettavo un pò diversa eh?

Stella: Ma Luen! No MOM! Ma m.O.m. ossia Marco Ogre Malacari! Scusala Marco ha sempre voglia di scherzare la socia!

Marco: Ahahahaha! Ma no dai è simpatica!

Luen:   Marco scherzavo eh?

Marco: Nessun problema Luen!

Stella:  Dai prendiamo il tè preparato dalla buontempona, e raccontaci un pò di te.

Marco: Volentieri! Mi chiamo Malacari Marco in arte “Ogre”. Sono nato a Cassano allo Jonio il 28 luglio 1982. Nella vita professionale sono un autista di mezzi pesanti e viaggio molto per lavoro. Teoricamente sono un conducente, ma preferisco definirmi un viaggiatore e molti sono i luoghi visti e vissuti. Molte le esperienze e le vicende che potrei raccontare, anche se, parlare di me mi viene difficile e, anzi, credo sia uno dei motivi per il quale mi sono messo a scrivere. Vado matto per la musica e per un pò ho anche suonato, mi piace leggere, mi piace viaggiare, mi piace contemplare il mondo e le sue bellezze.

Stella: Luen tutto bene?

Luen:  Si si, solo che sentir parlare Marco affascina! Un giorno ci parlerai delle tue esperienze vero?

Marco: Spero di riuscirci mia cara.

Stella: Marco io ti ho contattato personalmente tramite il social network, quando ho avuto modo di immergermi nella lettura di alcune tue Poesie. Ma voglio che sia tu a svelare ai nostri lettori dove si possono leggere.

Marco: Grazie Stella! Si le hai potute leggere sull’Antologia “Impronte” una collana di Poesia contemporanea edita da “Pagine” in cui ci sono sette della mie Poesie… cosa tra l’altro inusuale per me, in realtà è la mia prima pubblicazione professionale.

Stella: Quindi non hai sostenuto concorsi di Poesia?

Marco: L’unico concorso sostenuto è quello di “Poeti & Poesia” con “Memento Putrefactio Dolorii” e sono stato poi contattato per partecipare alla collana “Impronte”.

Luen: Ma allora Marco se partecipi in modo restio ai concorsi, e non tenti la pubblicazione, tu per chi scrivi e quanto scrivi?

Marco: Benché scriva fin dall’adolescenza e, ad oggi, conto tra i miei scritti più di cinquecento Poesie inedite, ho sempre scritto solo per me stesso e pochi altri. Ho avuto il piacere di collaborare in un circuito di “artisti underground” dove ogni opera scambiata tra noi, veniva interamente ricopiata a mano. Ho ricevuto in verità alcune offerte in questo periodo, per altre pubblicazioni, ma qualcosa mi ha spinto a rifiutarle, l’istinto di autopreservazione… voler tenere i miei scritti per me e pochi intimi.

Luen: Sei uno dei pochi Poeti che dichiara di scrivere per se stesso! E allora Marco Ogre di cosa parlano le tue Poesie?

Marco: Questa è una domanda che mi piace molto Luen e ti ringrazio per avermela posta. All’inizio erano più centrate su utopie politiche e rivoluzionarie, sui primi amori, poi via via ho iniziato a trattare l’incomunicabilità, i rapporti con la società visti con gli occhi di un sedicenne. Iniziai ad interessarmi all’occulto, alle religioni e ai Poeti d’epoca medievale tra cui Dante, e da qui ho iniziato a parlare di Anima, di dolore, di estraneità, ma a volte anche di violenza, crudeltà e follia. Adesso è una mistura di tutti questi temi uniti alle personali esperienze che tratto nei miei testi, Nell’estetica e nello stile, mi avvicino all’ottocento/novecento ma, a volte, non disdegno anche stili più retrò o internazionali.

Stella: Sei quindi un Trouvères moderno!

Luen: Ma Stella cosa stai dicendo? Che vuol dire?

Stella: I Troubadours e Trouvères hanno avuto origine in terra francese ed utilizzavano la lingua d’oc mentre i Trovatori e Trovieri sono nomi che indicano poeti e musicisti medievali che operarono in contesti sociali e culturali distinti tra loro per epoca, lingua e collocazione geografica e che diedero origine, con i loro componimenti, al francese moderno. L’unione delle due categorie di poeti fu l’abbandono dell’uso della lingua latina in favore dei rispettivi linguaggi del nascente volgare. Ciò giustifica anche l’identico significato da attribuire ai loro nomi. Infatti, è ormai comune convincimento che l’origine del verbo trobar (e in senso traslato dell’omologo trouver), vada individuato nel tardo latino tropare o tropum invenire, con il significato di “cercare, trovare versetti, prose ritmiche e sequenze” da interporre nei testi liturgici. Pertanto il trobar, che diede origine ai nomi di questi Poeti, consisteva nel “trovare” rime su una melodia preesistente, ovvero nell’affidare ad un testo poetico una nuova intonazione melodica. Lo stile di Marco si lega molto allo stile Trobar dell’800 ed utilizza Rimica alternata.

Luen: Insomma un cercatore! Scherzo socia! Quando e dove le scrivi Marco?

Marco: Anche questa è una cosa che è cambiata con il passare degli anni. Preferisco senza dubbio farlo quando sono in viaggio, poiché il mutare continuo dei paesaggi, dei dialetti, dei profumi, è un continuo stimolo alla mia mente, alla mia Anima e alla mia ispirazione. Quando non posso godere di questa condizione ideale, preferisco farlo nel buio della mia stanza rossa. Dallo stile prettamente amanuense, son passato al pc, ma la carta e la stilo li trovo insostituibili. Non c’è un momento preciso nella giornata, lo faccio appena posso, appena ne sento la necessità.

Stella: Cosa pensi di riuscire a comunicare con le tue Poesie?

Marco: Questo non so dirlo davvero. In realtà non cerco di lanciare nessun messaggio e nessuna morale, racconto solo ciò che vedo con gli occhi e che vivo con la testa e il cuore. Mi piace confrontarmi con chi le legge e devo dire di aver ottenuto sempre responsi diversi, perché sono pareri soggettivi.

Luen: Qual è il tuo rapporto con le Poesie e i Social Network?

Marco: Direi buono, anche se non sono molto bravo con la tecnologia, di fatto utilizzo solamente Facebook. Ho aperto un gruppo che ho chiamato “Gli Amanti Della Dea Luna” https://www.facebook.com/groups/243397395695988/ e qui pubblico le mie Poesie, i miei testi e molte delle mie raccolte. E’ un gruppo chiuso in cui ho invitato alcuni amici a cui piace leggermi.

Stella: Diciamo una specie di luogo virtuale privato in cui fai entrare poche persone. Io le ho lette, ti posso dire che hai uno stile inusuale e sono molto belle. E’ un peccato che tu voglia tenerle per te e pochi amici. Ma son contenta che tu, ti sia deciso a rilasciare un intervista proprio a noi di Destinazione EstroVersi e vorrei sapere cosa ne pensa di noi un Poeta bravo ma schivo!

Marco: Penso che iniziative del genere vadano lodate e supportate in questo mondo, dove la cultura è sempre più messa da parte e l’arte non s’insegna più nemmeno a scuola. Sicuramente direi, dovendo fare il passaparola, che questa Rubrica è molto interessante ed offre molti spunti e contenuti, ben fatta e aggiornata.

Luen: Wow grazie! Visto socia siam brave!! Marco quali sono i tuoi progetti futuri come Poeta?

Marco: Progetti in cantiere ce ne son tanti, ma quasi totalmente dedicati all’estetica delle mie raccolte. Molte sono incomplete, necessitano di una forma definita ed ho ancora molto da comunicare con le mie Poesie. Mi dedicherò anche ad altro… ho in testa soggetti per dei racconti e l’idea di scrivere un romanzo, ma per ora non credo di metterli su carta. Per ora continuerò a scrivere, come ho sempre fatto, e se giungesse, nel mentre, qualche altra proposta editoriale la prenderei seriamente in considerazione.

Stella: Spero che qualcuno leggendo l’intervista ti noti e ti renda merito Marco.

Marco: Credo che quello che state già facendo sia molto importante ragazze. Non tutti lo fanno. Questo è un dato di fatto e se siete riusciti a convincere una persona come me, schiva e restia, ci sarà un motivo no? Siete molto brave e professionali.

Stella: Grazie Marco veramente. Ma io so che Marco in realtà è un artista a tutto tondo, che si lascia affascinare da altre forme di arte come la musica vero?

Marco: Si è vero Stella, ho letto che ti piace fare la detective… Ahahahaha! Si, sono un vero patito di musica, metal/rock principalmente, ma anche sinfonica, classica, dei grandi cantautori italiani, Suono il basso come autodidatta e per un pò di tempo ho messo su una band nella quale cantavo e ovviamente scrivevo i testi. La musica ha un gran potere, simile a quello del viaggio ed è fondamentale per la mia ispirazione e il mio stile.

Luen: Bene e dopo queste ultime parole del nostro Poeta, Stella & Luen ringraziano m.O.m. di essere stato con noi in questa piacevole chiacchierata e di averci permesso di conoscerlo.

Marco: Grazie a voi!

Stella: Dal salotto di Destinazione EstroVersi, Luen  & Stella, vi salutano amici lettori e vi informano che presto parleremo ancora di Marco Ogre, nel nostro appuntamento di inviate speciali di “Un salto tra le pagine” di DeejayFox Radio Station, rimanete pertanto sintonizzati!

Luen: Stella & Luen passano e chiudono ricordandovi inoltre l’appuntamento sul Blog Destinazione Libri, Rubrica Destinazione EstroVersi e su Facebook nella Pagina Destinazione Libri, che da questo momento in poi sarà editato una volta a settimana e precisamente di mercoledì.

Stella: Ciao a tutti! Vi lasciamo con una delle Poesie di Marco Ogre Malacari e vi aspettiamo nella prossima puntata con il Blog Destinazione EstroVersi.

Al Di Sotto Del Ponte
(quel che vedemmo Noi)

“Pesanti come una pioggia di blocchi

ad uno-ad uno son andati giù

come del tempo i rintocchi

sopra al ponte ormai non ci son più.

Cosa videro i nostri occhi

e quale orrore essi ci prepararono

li trovammo a terra schiacciati come fiocchi

dopo che l’acqua scioglie ciò che sono.

Nessuno quella notte ha udito

se nell’aria un grido o un lamento

dalla bocca gli sia sfuggito

o se avevan le labbra ormai ferme

come chi sorride

anche se sa d’un guaio enorme.

Sciolti si in una macchia scarlatta

la Notte quelle Anime allatta

il ricordo è un qualcosa che tra la nebbia sfuma

e ciò che lasciano a Noi è solo un ‘volo’ di paura.

Ma credo che lì sotto essi dimorino ancora

escono al tramonto e scompaiono all’aurora

si cullano, si amano e si aggrovigliano

tutti stretti come fossero visti da lontano,

le dita di una stessa mano.

Hanno affrontato l’attimo

che dall’esser liberi separa

leggeri come l’aria

non temono che i raggi del Sole

perché anche la luce,

è comunque, un qualcosa che muore.

Ormai diversi da loro, ormai non più schiavi,

né del successo, né del lavoro, ne dei denari

un unico interminabile giorno senza ore

perché per loro, il Tempo adesso,

è una dimensione che non ha più valore…”

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tratta da “Estemporaneetà” 2013 – m.O.m.(Marco Ogre Malacari)

Si ricorda a tutti i Poeti e le Poetesse che vogliono un intervista sul nostro Blog di scrivere un email con oggetto “Destinazione EstroVersi Stella&Luen” a destinazionelibri@virgilio.it

 

 

 

 

Destinazione EstroVersi presenta: Declamiamoci a Mezzogiorno di Cuoco

 

Stand, tavolini, bambini che si divertono, gente che osserva… dove siamo oggi? Ma siamo a T-Able la Fiera del Design sulla cucina in quei pressi di Milano… Ma non riesco a vedere le nostre due amiche Poetesse, si parlo di Stella & Luen ma dove sono? Ehi mi vedete? Si è vero non mi presento mai… vi introduco sempre le puntate del Blog di Poesia descrivendo l’arrivo degli ospiti nel salotto di Casa Destinazione EstroVersi, in via Destinazione Libri e nel quartiere di Casa Fox ma mi rendo conto di non essermi mai presentata… sono sempre in bella mostra nel salotto… certo ora, appoggiata sul bancone della consolle di DeejayFox Radio Station, non spicco come dovrei mi rendo conto… ma ve lo svelo dopo chi sono… come dice Luen mantengo la suspance! A proposito di Stella & Luen eccole… ma tu guarda tanto da fare e loro che si sono infiltrate in uno degli stand dei cuochi e si stanno preparando il tè… ma come devo fare io con loro? Sentiamo cosa dicono…

 

Luen: Ehhhh ci voleva proprio il nostro tè. Certo che qui in Fiera trovare un angolino per farsi il tè è un impresa eh?

Stella: Eh sì! Hai proprio ragione! Il tuo stratagemma per allontanare Pierre è stato fenomenale! Utilizzare la scusa dei muffin afflosciati! Ahahaha! Poverino me lo immagino con la siringa da pasticcere a fare una manovra di rianimazione! Respira! Respira! Ahahahaha! Sei terribile Socia!

Luen: Io è? Tu non ne sai niente? Hai disseminato la siringa chissà dove! Prima che riesce a ritrovarla i muffin saranno spacciati! Ahahahaha!

Stella: Poeti oggi non ne abbiamo. Non siamo nel nostro salotto che dici vogliamo fare un pezzo tecnico?

Luen: E perché no? Di cosa vogliamo parlare?

Stella: Una cosa di cui non abbiamo parlato mai è la “Declamazione Poetica”.

Luen: Vero! Dai allora buttiamo giù qualcosa… ma la tua penna dove l’hai messa? Vabbè dai ti presto la mia. Iniziamo a buttare una scaletta.

Stella: Ok grazie! Dai facciamo un botta e risposta! Tu chiedi e io rispondo! Ok?

Luen: Perfetto! Prima domanda… Declamare vuol dire recitare?

Stella: No. Declamare, contrariamente a quel che si crede, non è assolutamente collegata alla recitazione di un attore perché anche chi legge dentro di sé senza emettere voce, in realtà sta declamando ossia sta dando espressione emotiva ai segni della parola, sta leggendo “con sentimento”. Declamare una Poesia è quel modo di esprimere nel tempo (cioè nella durata di periodi, parole e sillabe) e nel suono (cioè nell’elevazione e intensità della voce) un rilievo superiore alla necessità dell’espressione o recitazione. Declamare non è improvvisazione ma è immergersi nell’intimo della Poesia, capirne il significato, il senso, saper dosare voce e ritmo, più che recitare la paragonerei al cantare o al suonare.

Luen: Quindi Poesia Sonora e Poeta Sonoro?

Stella: Di più socia di più. La poesia sonora è una forma di espressione artistica, dove la vocalità svolge un ruolo di primo piano, insieme alle forme espressive visive, gestuali e musicali. Il Poeta Sonoro agendo nello spazio acustico e figurale attua un progetto poetico articolato e complesso, aperto alle intersezioni linguistiche, alle contaminazioni, alla percezione multisensoriale, alla dimensione articolata della performance. In questo senso si può parlare anche di Poesia Totale.

Luen: Cosa influisce nella declamazione di una Poesia Totale?

Stella: Essenzialmente ritmo e sintassi. Quando si ha un ritmo zoppicante o addirittura manchevole, anche la declamazione si trova con disappunto inceppata. La Poesia rispetto alla Prosa come peculiarità ha la musicalità (declamabilità) che non è assolutamente un fatto secondario o superfluo… o peggio frivolo, come vorrebbero le mode artificiose che chiamiamo in gergo “dell’Anti-Poesia”. La declamabilità è la condizione da cui dipende la trasmissione di emozioni e quindi l’efficacia della comunicazione verbale. In Poesia, dove il messaggio è molto più “condensato” che nella Prosa e spesso affidato a un semplice accostamento di parole, queste devono essere incastonate con molta più esattezza per raggiungere determinati effetti espressivi; si comprende allora come un ritmo sbagliato, una sospensione di capoverso poco indovinata, o un accento che si appoggi su di una parola anzichè su di un’altra, possano cambiare radicalmente il risultato. Altro problema terribile, oggi purtroppo diffusissimo, è quello di ignorare totalmente la punteggiatura e la sintassi. Anche questo contribuisce a gettare nel caos la declamabilità della poesia; se il lettore infatti si deve fermare ogni momento per fare l’analisi del periodo, addio scorrevolezza!

Luen: Ma quindi, secondo te, declamare è per eletti?

Stella: Se mi stai chiedendo se declamare è facile… ti dico subito di no. Molti Poeti neanche lo fanno, per loro scriverla è la massima forma espressiva. Trascurano il fatto che esistono le altre forme espressive, di cui ti ho parlato prima, che rendono la Poesia Totale. Ormai si afferma con l’era futuristica il virtuale, si iniziano a sperimentare le Audio Poesie (vedi la nostra Poetessa Silvia Pattarini), le Video Poesie (vedi il nostro Poeta Notturno). La declamazione unisce le due forme…  figurativa e uditiva. La Poesia Totale è il futuro Socia!

Luen: Secondo te Stella un cantante, un presentatore, uno speaker sarebbero avvantaggiati?

Stella: Perché mi stai chiedendo questo? Hai un’espressione beffarda socia… mmm mi convinci poco…

Luen: Tu rispondi!

Stella: Diciamo che un cantante deve essere necessariamente espressivo in termini figurativi e uditivi… e si sarebbe avvantaggiato. Un presentatore… dipende magari è più bravo nell’improvvisazione e quindi renderebbe meno costretto da un testo impostato. Uno speaker invece in termini uditivi certamente rende di più in termini figurativi… è da vedere.

Luen: Lo vogliamo dimostrare quello che hai detto?

Stella: Luen… io ti conosco… che hai in mente?

Luen: Tu lascia fare a me… in una Fiera come T-Able in cui si fanno esperimenti culinari… Noi faremo degli esperimenti alla “Mezzogiorno di Cuoco”!

Stella: Ma che stai dicendo? Luen io mica ti capisco! Esperimenti? Mezzogiorno di cuoco?

Luen: Stai tranquilla socia è un esperimento ad alti livelli. Ti spiego! Qui in Fiera fanno tutti esperimenti culinari… e noi faremo un esperimento di Poesia Culinaria … Mezzogiorno di Cuoco!!

Stella: Mmmm… con che è fatto sto tè?

Luen: E’ un tè normalissimo! Hai detto cantante, presentatore e speaker no? Voglio testare la tua ipotesi. Vedrai vedrai!!

Pierre: Screanzate! Tre ore per cercare la siringa da pasticcere e non era vero che i muffin erano afflosciati! Nooooo! Avete usato la mia teiera! Arghhhhh!

Luen: Scappa Stella! Scappa!!!

Stella: Via!!!

 

Sempre nei guai si mettono queste due. Ahahaha! Cari amici questa volta vi saluto io… sono troppo prese a scappare da Pierre… stavolta l’hanno combinata grossa! Come dicono sempre ? Ah si… Roger passo e chiudo ma stavolta dalla consolle di DeeJayFox Radio Station della Fiera T’Able in quei pressi di Milano! Son curiosa di sapere cosa combineranno! Cosa? Ah si avete ragione non vi ho ancora svelato chi sono… ve lo lascio scoprire in questa Poesia.

 

SENZA INFAMIA E SENZA LODE: SOLO IO.

Ormai son vecchia
e anche un po’stanca.
Non cerco credito
ma neanche debito.
Mi limito solo a parlare di me
Senza superbia e senza un perché.
Ho scritto delle storie sin dall’inizio,
conosco tutte le lingue del mondo.
Ho concluso contratti importanti,
conoscete con me musica e canti.
Conosco uomini illustri, scienziati,
dottori, avvocati, scrittori, poeti e musicanti,
ma anche meno comuni individui o sconosciuti
e della strada anche i delinquenti.
Son stata ambita, ceduta, venerata.
come una regalo a volte collezionata.
Senza amore o senza riguardo da alcuni son stata abbandonata,
e da altre mani più gentili accarezzata,
oppur da altri son stata calpestata, rubata, odiata e anche spezzata.
Sono eterna, unica, rara e rimango immortale,
a volte mi scarico ma mi posso ricaricare.
Mi sento accarezzata nelle mani di un poeta
a volte utilizzata nell’era moderna da una strega.
No, per favore, non adesso fammi finire,
non lasciarmi qui, stammi a sentire.

Lei venne lasciata li, senza un perché e da sola,
Le sue mani l’avevano abbandonata ancora.
Lei zittisce e non avendo finito si rassegna
Vabbè era solamente il delirio di una penna.

(di M.L. alias Stella Splendente – The Witch)

 

Ricordiamo a tutti gli amici Poeti e Poetesse che vogliono essere intervistati sul Blog di Destinazione EstroVersi e in Radio di inviare un email con oggetto “Destinazione EstroVersi Stella & Luen” a destinazionelibri@virgilio.it

 

 

Destinazione EstroVersi presenta: Sabrina Palermo – The Poet

 

presentazione sabrina

Domenica mattina. Caldo asfissiante. La gente è accalcata sugli spalti, sono in trepidazione, l’aria è “Emotion”, sono tutti in piedi, migliaia di occhi puntati verso un’unica direzione verso il basso… Ma cosa succede? Urla di incitamento, grida, tifo? Tre donne sono sul prato verde rasato, si stanno contendendo la palla… la giocatrice con la maglia “Luen” scivola a gamba tesa sulla palla per sottrarla all’avversaria ma non riesce, la difesa con la maglia “Stella” finta e dribbla di sinistra ma senza successo e la Centrocampista Poetessa si trova sola, con l’area libera davanti alla porta. Si ferma, scosta i capelli dalla fronte, carica la gamba e tira!! E’ Gol!!

Stella: Luen svegliati!

Luen: Ma che succede?

Stella: Come che succede? Io son qui che preparo il vassoio del tè e tu inizi a tirar calci ed agitarti… mi hai fatto pure paura! Per non parlare della coperta di pile che hai fatto cadere a terra! Me l’ha regalata Oscar e lo sai che ci tengo tanto!

Luen: Ah! Ecco che era sto caldo! Ma tu in pieno aprile mi metti la coperta in pile? Ma mi vuoi far soccombere al calore?

Stella: E io che pensavo di farti pure un piacere! Forza alzati dormigliona che il tè è pronto! E sta per arrivare la nostra Poetessa.

Luen: Vado, vado! E comunque la colpa è tua mi hai fatto una testa cosi sulla nostra ospite di oggi… ho fatto un sogno stranissimo!

Stella: Ah si? E cosa hai sognato?

Luen: Una vera partita di calcio! Con la voce di Ciotti che faceva da cronaca! E io e te insieme alla nostra ospite che soprannomini la “Centrocampista Poetessa” che ci contendevamo una palla! Che poi io di calcio non ci capisco nulla!

Stella: Noooo! Ahahahahaha! Peccato essermela persa! Dai forza che hanno suonato è già arrivata. Vado ad aprire io, tu versa il tè và…

Luen: E ti pareva… tutte le scuse sono buone per non stare in cucina eh?

Pochi minuti dopo le tre donne sono sedute nel salotto ormai familiare di Destinazione EstroVersi

Luen: Presentiamo oggi a tutti i nostri amici Sabrina Palermo.

Stella: Ciao Sabrina presentati ai nostri ospiti raccontati un po’.

Sabrina: Ciao a tutti! E grazie dell’invito Luen & Stella. Cosa dire di me? Ho 48 anni e sono nata a Catania. Attualmente vivo a Foggia e faccio la moglie e la mamma a tempo pieno. Sono una donna semplice ed estroversa che crede nei valori come l’amicizia e l’amore e che, quando vuole, diventa folle e passionale come il suo amato vulcano.

Luen: Wow che bella descrizione! Decisa e precisa! Ma dicci di più Sabrina Palermo come hai scoperto la passione della Poesia?

Sabrina: In realtà ho riscoperto questa passione negli ultimi tempi, grazie a qualcuno… passione, tra l’altro, ereditata dal nonno materno. Ho iniziato a scrivere che ero ragazzina sui diari delle amiche, poi all’improvviso ho smesso e mi son limitata a scrivere di tanto in tanto per salutare le maestre o per fare degli auguri speciali per qualche ricorrenza…. Ho ripreso a scrivere le mie rime da qualche anno grazie a qualcuno di speciale … ed in tutte le mie Poesie metto quelle emozioni che di solito nascondo agli altri. Le mie emozioni di vita vissuta, mia o di chi mi sta a cuore.

Stella: Hai un posto tuo in cui immergerti nella scrittura? Un momento preciso della giornata?

Sabrina: Non c’è un “Quando” nè un “Dove”. Spesso le scrivo di getto, senza neanche ricopiarle o salvarle. Infatti qualcuno si è arrabbiato molto per questo fatto. Ahahahaha! Le scrivevo sulla sua posta privata e l’ho costretto a spulciare 8500 messaggi x ritrovarmele!

Luen: Di cosa parlano i tuoi versi? Cosa vuoi comunicare?

Sabrina: I miei versi parlano di emozioni semplici, di vita vissuta, dove penso che qualsiasi lettore si possa identificare e chissà magari emozionarsi nel leggersi

Stella: Sabrina tu ci parli sempre di emozioni e di una persona speciale! Vuoi lasciarci uno scoop su di lei?

Luen: Stella!! Sempre a giocare all’investigatrice! E un pò di privacy dai!

Sabrina: Ahahaha! Mi fate morire! Sembrate cane e gatto! Non ho problemi a rispondere Luen! Come vi dicevo prima, le mie poesie sono le mie emozioni… i miei pensieri… le mie paure… La mia vita! Si! C’è un legame particolare ad una persona, per me davvero speciale, che mi ha spinta a riprendere a scrivere. Fa parte della mia vita da 40 anni

Stella: Ah si? E come ci è riuscita?

Sabrina: Posso dire che grazie a lui sono entrata in Facebook e ho avuto la possibilità di far leggere e conoscere le mie Poesie su un gruppo.

Luen: Quale gruppo?

Sabrina: “Emotion in The Voice”

Stella: Si mi è parso di sentirlo nominare… ma parlacene tu.

Sabrina: E’ un gruppo nato per far conoscere il talento di tanti cantanti non famosi ma altrettanto bravi (se non forse di più’) ed emozionali…

Luen: Ma che c’entra la Poesia allora? Non capisco!

Stella: C’entra, c’entra…

Sabrina: Si, c’entra Luen! Per me e tante altre persone che non sanno cantare, ha dato la possibilità di mettere “la musica in versi”.

Luen: Beh in effetti… La musica è un arte nel saper rendere melodiche le parole come fa la Poesia con la sua metrica e ritmo. Giusto Stella?

Stella: Giusto Socia. Ti ricordi il nostro articolo su “Rime si e Rime no”? Bene, Sabrina Palermo non utilizza il “briglia sciolta” e pone un ritmo regolare alle sue parole. Tra l’altro, riesce a giocare sul Verso e sullo Schema Rimico. Infatti utilizza una lunghezza spuria, ossia non utilizza sempre la stessa lunghezza del Verso, ma questa scelta la pone in luce perché invece di stonare, impreziosisce la Poesia. Come quando un cantante imprime una tonalità diversa da quella originale ad una canzone. Quello che si nota nelle sue Poesie è la costanza nella ricerca di Parole Rima perfette e non del solo Suono Rima. Tra l’altro il suo Schema Rimico è strettamente a rima baciata.

Luen: Stella ricordo solo per chi non avesse letto il nostro articolo sugli Schemi Rimici, che le parole che chiudono il verso si dicono PAROLE RIMA, mentre l’insieme delle lettere che producono la rima stessa sono definite SUONO RIMA. Infatti Sabrina rende una Parola Rima perfetta che cambia di poco dalla successiva. E per rendere chiaro il tecnicismo di Stella vi facciamo leggere una sua Poesia.

Ho scritto su dei fogli bianchi,

piccole poesie e grandi mi manchi,

mettendo in rima e fuori quel bello,

che nel mio cuore aveva l’ostello,

non so se a molto sia servito,

ma la mia vita ha impreziosito,

rendendo tutto un po’speciale

e semplicemente emozionale.

 Luen: E’ stupenda vero? Bene Sabrina siamo arrivate al termine della tua intervista. Ultime due domande. Dovendo suggerire a qualcuno la Rubrica EstroVersi cosa diresti con il passaparola?

Sabrina: Destinazione EstroVersi non ha bisogno di grandi opinioni, è una grande idea già da sè … e per una che ama mettere in versi le sue emozioni, sicuramente farei il passa parola … anzi in verità l’ho già fatto.

Luen: Bene allora l’ultima domanda Poetessa. Quali sono i tuoi futuri progetti?

Sabrina: Ti ringrazio di cuore per avermi definita Poetessa anche se non credo di poter essere definita tale. Devo fare molta strada per meritarmi quel titolo. Per i miei progetti devo ringraziare due donne che hanno avuto fiducia in me senza neanche conoscermi … spronandomi insieme al mio Pigmalione a mettere i miei versi in un libro che intendo pubblicare molto presto.

Stella: E’ vero non sei una Poetessa… sei una Centrocampista Poetessa e credo che tu di strada ne farai molta.

Sabrina: Grazie Stella e grazie Luen di questo buon tè.

Luen: Ma prego! Lo vedi il tè Stella piace a tutti non come a te che sei una caffeinomane!

Stella: Mammamia come sei polemica!

Luen: No! Sono giusta il tè è da Poeti e il caffè no! Comunque amici vi diamo appuntamento a mercoledì prossimo. Stella & Luen passano e chiudono augurandovi una buona domenica dal salotto Destinazione EstroVersi, in via Destinazione Libri nel quartiere di Casa Fox.

Stella: Ciao a tutti! Alla prossima con Destinazione EstroVersi.

 

Si ricorda a tutti i Poeti e le Poetesse che vogliono fare un intervista sul nostro Blog di scrivere un email con oggetto “Destinazione EstroVersi Stella&Luen” a destinazionelibri@virgilio.it

 

 

Destinazione EstroVersi – Poetando

LUEN: “Buongiorno Stella!”

STELLA: ” Buongiorno Luen! Ma cos’è quella faccia?”

LUEN: ” Eh…non so se quello che sto per dirti ti piacerà…”

STELLA: ” Oh Dio! Cos’è successo? Sono finiti i biscotti?”

LUEN: ” No!”

STELLA: ” Si è rotto il bollitore dell’acqua?”

LUEN: ” Tranquilla! Il bollitore della nonna è sano e salvo…”

STELLA: ” Piantala subito…”

LUEN: ” Ok…ok…L’ospite d’onore di oggi ci ha dato buca…”

STELLA: ” Oh mamma mia! Non è mica un problema…non te la prendere…”

LUEN: “Ma no…non me la prendo…Ma il Mr chi lo sente?”

STELLA: “Tranquilla cara! Ci pensa Stella tua!”

Ed ecco Stella mettersi all’opera. E dopo una buona mezz’ora, eccola uscire dalla sua stanza con il trionfo dipinto sul viso.

LUEN: “Allora?”

STELLA: “Aspetta e vedrai!”

E’ l’ora del the…suonano alla porta ed uno dopo l’altro, entrano nel nostro salotto una ventina di amici della poesia…

LUEN: “Stella, sei un mito!”

STELLA: “Allora…carissimi ospiti. Oggi non abbiamo l’ospite d’onore ma sicuramente non ci faremo mancare un po’ della nostra amata poesia. Vai Luen…spara!”

LUEN: ” Eccomi! Per questa occasione speciale…diciamo così, inattesa…io e Stella abbiamo pensato di farvi leggere alcune poesie. Di percepirle attraverso il suono delle vostre voci, di spiegare quello che avete provato…e soltanto allora dire il nome dell’autore. Cosa ne pensate?”

Un “Sì” cantato in coro non poteva che essere la risposta migliore.

STELLA: ” Sara, tieni, la prima leggila tu!”

Amore e ‘l cor gentil sono una cosa,

sì come il saggio in suo dittare pone.

E così esser l’un sanza l’altro osa

com’alma razional sanza ragione.

Fallì natura quand’è amorosa,

amor per sire e ‘l cor per sua magione,

dentro la qual dormendo si riposa

talvolta poca e tal lunga stagione.

Bieltate appare in saggia donna più,

che piace a li occhi sì, che dentro al core

e tanto dura talora in costui,

che fa svegliar lo spirito d’amore.

E simil face in donna omo valente.

LUEN: ” Coraggio Sara..dicci un po’…”

SARA: ” E’ molto bella..E’ così armonica…”

LUEN: “No Stella! Abbiamo stabilito niente di tecnico oggi…solo le emozioni che trasmettono!”

STELLA: ” Ok…ok..tranquilla. Scusami Sara…vai pure avanti!”

LUEN: “Parla di quanto l’Amore alberghi in un cuore gentile…in un’unità indissolubile…come la ragione e l’anima razionale. E di quanto, in un animo duro, attraverso l’Amore, si possano risvegliare desideri di cose piacevoli.”

LUEN: ” Condivido. Questa era di Dante Alighieri…Amor e ‘l cor gentil sono una cosa..”

STELLA: “Luca…ora tocca a te!”

Vedere un mondo in un grano di sabbia

e un universo in un fiore di campo,

possedere l’infinito sul palmo della mano

e l’eternità in un’ora

LUCA: ” Bellissima! Io questa la conosco…però taccio. Nel mondo il grande è uguale al piccolo. In entrambi possiamo ritrovare la magnificenza del creato. Il bello della vita, ciò che ci fa vivere serenamente, è l’accorgersi di questo…e goderselo!”

STELLA: “Bravo Luca! Questo ragazzo mi piace sempre di più!”

LUEN: ” Allora!? Non è mica un’agenzia matrimoniale quest!”

STELLA: ” E stavo a scherzà ! E questa era di William Blake…Gli auguri dell’innocenza…”

LUEN: ” Dai Filippo…ti va di leggerne una tu? ”

FILIPPO: ” Certo…però non so se sono capace!”

LUEN: ” Non c’è un modo giusto o uno sbagliato per leggere una poesia….Leggila lasciandoti trasportare dalla sua musicalità…”

Due amanti felici fanno un solo pane,

una sola goccia di luna nell’erba,

lascian camminando due ombre che s’uniscono,

lasciano un sole vuoto in un letto.

Di tutte le verità scelsero il giorno:

non s’uccisero con fili, ma con un aroma

e non spezzarono la pace nè le parole.

E’ la felicità una torre trasparente.

L’aria, il vino vanno coi due amanti,

gli regala la notte i suoi petali felici,

hanno diritto a tutti i garofani.

Due amanti felici non hanno fine nè morte,

nascono e muoiono più volte vivendo,

hanno l’eternità della natura.

FILIPPO: ” Che emozione! Veramente bella! Trasmette tutta la gioia che provano due persone quando si amano. La loro armonia con la natura e il loro vivere cavalcando le emozioni quotidiane…percependone la vita.”

LUEN: ” E questa era…Due amanti felici di Pablo Neruda”

STELLA: “Sì…è piaciuta molto anche a me!”

LUEN: ” Mamma mia! Come vola il tempo! Vi va un altro pezzo di torta?”

E mentre il suono delle tazze fa da sottofondo musicale…le poesie appena lette, si imprimono nell’aria…lasciando che le emozioni ad esse legate, ci circondino e ci regalino serenità.

LUEN e STELLA: ” Alla prossima! Bacio!”

[citiamo fonte poesie: http://www.isoladellapoesia.com]