Bollicine e confusi pensieri di Vito Labita

Una nuova poesia di Vito Labita.

 

uva vito labitaUn chicco d’uva (perfetto) e un bicchiere di champagne (divino)

Bollicine che salgono nei pensieri  (della mente)  e nel cielo dei tuoi occhi (dolci come il Mediterraneo)

Mentre il sole (dell’estate) tramonta (cade) sulle colline del paradiso

 

Sento ancora le ore

del giorno che è passato

il sapore della terra (nei campi) e l’odore di una cantina

Il sole e la terra

Colline e grappoli d’uva

 

Incontro – è destino – nelle antiche cantine il Dio del vino

Mi offre grappoli di uva bianca e  di uva nera

E i vini scelti per i suoi banchetti

Dico si e dico no mentre il sole tramonta (è tardi e il paradiso mi aspetta)

 

Prendo solo un chicco d’uva (perfetto) e un bicchiere di champagne (divino)

E salgo su da te

nel cielo dei tuoi occhi

e nel carnevale

dei tuoi e dei miei pensieri

sempre più confusi   con le bollicine

Che salgono

inebrianti nei sensi

(dolce è l’amore nella follia divina del cielo)

 

3 giugno 2011     Vito  Labita

 

Buona lettura,

Alelssandra

 

Stefano Sante e le sue poesie.

Ritornano le poesie di Stefano. Arrivano come sempre lì, dove devono arrivare, sempre un piacere leggerlo.

 

LO SPIRITO E L’AMORE

luna stefanoSe guardando la luna vedessi il volto tuo lontano
Saprei che in quell’istante potrei far miei tutti i nostri desideri
Allungar una mano in cielo a carezzarti il dolce viso
Poi mi sveglierei colmo di gioiosa malinconia
Felice d’averti sognato per una notte ancora
SMcK

 

 

 

 

 

 

 

STEFANO 2Li combatti ma poi tornano
Implacabili inesorabili
Non puoi nasconderti
Attimi d’intensa malinconia
E precipiti nel buio
Vorresti liberarti
Una volta per tutte
Dal maledetto labirinto
Ma nell’oscurità non vedi l’uscita
Inconsapevole tendi la mano
Che qualcuno la prenda
Rifugiandoti tremante
Nel ricordo di un abbraccio
SMcK

 

Ancora una volta, grazie Stefano, per farti conoscere in queste pagine.

Buona lettura

Alessandra

Poetessa Mia Madre

madreTi ho inventata madre,

quando ho cominciato non so…
forse nel momento in cui il tuo viso
tradiva la noia o la fatica
e i quesiti lamentavano risposte.

Il timore con te ha preso celere la strada
del nero della notte e nel silenzio
quando decifrare
diventa inesplicato errore
e la tua ombra
ghermiva le mie mani.

Ti ho inventata madre
come luna senza fasi
piatta, immobile e lontana
come sole di infuocate parole
come fulmine accecante di tempesta.

Ti ho desiderata a lungo madre
come si brama il fiato per campare
come uno storpio anela ogni suo passo.

A lungo avrei voluto lambire il tuo sorriso
lasciare le mie impronte sul tuo cuore
addormentarmi dentro il tuo pensare.

Ma ti ho inventata madre
come fa un pazzo creatore
tagliando in pezzi il nome
sperando l’ ovvietà di un risoluto rebus
perché la donna che era in te
io mai conobbi tutta intera.

E se la morte un dono ha fatto
è stato quello di ridarti dimensione
bandendo saldi sogni
fervide emozioni.

Allora

Non ti posso più inventare madre
sei a fondo nel mio mare
sei roccia sulle cime
sei astro che rischiara
sei verbo sul mio viso.

Non ti posso più inventare madre…
Ma le mani ancora tese
tramano un ordito mai immemore di te!!!!

(Emanuela Carniti)  per Alda Merini

Il bacio

bacioIl bacio

Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò li
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni
Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmi
Vorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sarà di sognare me
Ti amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c’è di bello
Dimmi dove sei stanotte
ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso
arrivare fino al cuore
Vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo
Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.

Pablo Neruda

Quanto t’ ho amato di Roberto Benigni

quanto t'ho amatoSe tu mi avessi chiesto: “Come stai?”
Se tu mi avessi chiesto dove andiamo
t’avrei risposto “bene, certo sai”
ti parlo però senza fiato
mi perdo nel tuo sguardo colossale,
la stella polare sei tu mi sfiori e ridi no, cosi non vale
non parlo e se non parlo poi sto male

Quanto t’ho amato e quanto t’amo non lo sai
e non lo sai perché non te l’ho detto mai
anche se resto in silenzio, tu lo capisci da te

Quanto t’ho amato e quanto t’amo non lo sai
non l’ho mai detto e non te lo dirò mai
nell’amor le parole non contano conta la musica.

Se tu mi avessi chiesto: “Che si fa?”
Se tu mi avessi chiesto dove andiamo
t’avrei risposto dove il vento va
le nuvole fanno un ricamo
mi piove sulla testa un temporale
il cielo nascosto sei tu ma poi svanisce in mezzo alle parole
per questo io non parlo e poi sto male

Quanto t’ho amato e quanto t’amo non lo sai
e non lo sai perché non te l’ho detto mai
anche se resto in silenzio, tu lo capisci da te

Quanto t’ho amato e quanto t’amo non lo sai
non l’ho mai detto e non te lo dirò mai
nell’amor le parole non contano conta la musica.

Quanto t’ho amato e quanto t’amo non lo sai
non l’ho mai detto ma un giorno capirai
nell’amor le parole non contano conta la musica.

Bruci-amo Luca Baù

Ritorna la nostra rubrica DestinazionePoesia ed oggi abbiamo con noi

Luca Baù.

E’ difficile trovare un ragazzo che parli di Poesia, lui lo fa, con il suo stile, con quella nota un po’  malinconica.
luca baùCiao Luca, benvenuto tra le nostre pagine e grazie per essere qui con noi, domanda difficile per tutti ma che è d’obbligo, parlaci di te:  Mi chiamo Luca e vengo da un paesino che si chiama Sasso, sull’Altopiano di Asiago (Vicenza). Ho deciso di vivere la mia vita ricercando emozioni, scrivendo poesia e prosa e canzoni.
Di cosa parlano i tuoi libri? “Poesie e Sonetti” è un libro molto introspettivo nel quale racconto in poesia i miei fantasmi interiori e le mie insicurezze riguardo la vita. “Bruci-amo” un libro nato dalla realtà con riflessi e bagliori introspettivi. Mentre nel primo libro la mia attenzione era focalizzata al mio interno, il secondo libro analizza la realtà che mi circonda e ne scopre i riflessi interiori.
 Quanti  libri hai scritto? Fino a ora ho pubblicato due libri, ma ne ho in cantiere molti altri. Il prossimo sarà un romanzo che ho quasi ultimato.
Da dove nasce l’idea di scrivere un libro di poesia? Non ho mai avuto l’idea di scrivere un libro. Ho sempre scritto poesie come sfogo. Credo che ognuno di noi, nel confrontarsi con la realtà che ci circonda, senta quello strano sfregio che nasce nell’uscire da noi stessi per affacciarsi al mondo. Ecco cerco di raccontare la mia difficoltà, la mia gioia e la mia sofferenza nell’uscire e vivere. E’ come se la vita in un certo senso ti lasciasse le scottature ogni qualvolta un essere umano si affaccia alla realtà. Ecco qui spiegata una parte del titolo.
Hai sempre scritto Poesie o ti sei già affacciato anche ad un altro tipo di scrittura? La Poesia è ed è stato il mio punto di partenza, la mia sfida ora è quella di metterla in un romanzo. Una prosa che abbia il più possibile di poesia al suo interno.
bruciamo
La tua Poesia preferita? Quella che devo ancora scrivere.
Cosa vuol dire essere Poeta per te?  Vuol dire vivere intensamente ogni singolo momento e giorno, facendo attenzione alle sfumature che la vita ci offre. Essere poeta vuol dire andare in profondità nella vita e nelle sensazioni per cogliere il senso ultimo delle esperienze.
Poesia e prosa… cosa secondo te arriva di più agli altri? Dipende dalle situazioni, credo la poesia come qualcosa da interpretare da parte di chi legge e la prosa come qualcosa di interpretato da parte di chi scrive.
Il tuo libro… dove vorresti vederlo?  In tutte le librerie e biblioteche. 🙂
I tuoi libri: dove possiamo trovarli?  In tutti i negozi digitali, basta cliccare in qualsiasi motore di ricerca: “Bruci-amo, Luca Baù”.
Che lettore  sei Luca? Leggo svariati generi, dipende un po’ dal momento nel quale mi trovo. In questi ultimi mesi non ho letto molto perché sono stato impegnato nella traduzione di un libro dallo Spagnolo all’Italiano che presto troverete nelle librerie e del quale non posso svelare il titolo.
Libro scritto, parti riviste, poi la penna mette l’ultimo punto, che sensazione provi?All’ultimo punto si prova quasi la sensazione di essere vuoto, di essere messi a nudo.
Il punto di forza di questo libro? Il Disco dei Blonde Brothers (io e mio fratello Francesco) che va a pari passo del libro e che si intitola “Brucia”
I tuoi prossimi impegni? Il 6 Febbraio 2015 al Teatro “Grillo Parlante” di Asiago ci sarà la presentazione ufficiale del libro con uno spettacolo studiato appositamente per l’occasione.
Il tuo rapporto con i social … Sono sempre su Facebook e Twitter, pubblico poesie anche di altri autori e cerco di diffondere l’amore per la letteratura.
Hai partecipato a qualche concorso?  Ho partecipato a un concorso ad Apricena in Puglia “Federico II Puer Apuliae”, ottenendo un buonissimo risultato. Credo ne farò molti altri, mi piace sempre mettermi in gioco.
Cosa pensi di Destinazione Libri? Credo che “Destinazione Libri” sia un’ottima opportunità per noi scrittori di far conoscere le nostre opere e una grandissima opportunità per i lettori
Cosa ti piacerebbe rimanga al lettore di questo libro? Le esperienze che racconto e un briciolo di curiosità.
Stai già pensando al prossimo libro? Certo, ho in cantiere nuovi lavori che spero vedranno presto la luce.
Grazie Luca, per essere stato con noi.
Da leggere il suo libro, da rileggere potrei anche dir16e, si sa, per captare ogni dettaglio le poesie vanno sempre rilette.
Buona lettura cari lettori,
Alessandra

Heman Hesse

Tienimi per mano al tramonto,

quando la luce del giorno si spegne e l’oscurità fa scivolare il suo drappo di stelle…

Tienila stretta quando non riesco a viverlo questo mondo imperfetto…

Tienimi per mano…portami dove il tempo non esiste…

Tienila stretta nel difficile vivere.

Tienimi per mano…nei giorni in cui mi sento disorientata…cantami la canzone delle stelle dolce cantilena di voci respirate…

Tienimi la mano,e stringila forte prima che l’insolente fato possa portarmi via da te…

Tienimi per mano e non lasciarmi andare…mai…-

 

Herman Hesse-

 

Sempre bella questa poesia..

Alessandra

SE… Pablo Neruda

neruda

“Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi,
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l’un l’altro,
senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo,
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia.
Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto”.

Il falso e il vero verde Quasimodo

  • Tu non m’aspetti più col cuor vile
    dell’orologio. Non mi importa se apri
    o fissi lo squallore: restano ore
    irte, brulle, con battito di foglie
    improvvise sui vetri della tua
    Finestra, alta su due strade di nuvole.
    Mi resta la lentezza di un sorriso,
    il cielo buio d’una veste, il velluto
    colore ruggine avvolto ai capelli
    e sciolto sulle spalle e quel tuo volto
    affondato in un’acqua appena mossa.

    Colpi di foglie ruvide di giallo,
    uccelli di fuliggine. Altre foglie
    ora screpolano i rami e già scattano
    aggrovigliate: il falso e vero verde
    dell’aprile, quel ghigno scatenato
    del certo fiorire. E tu non fiorisci
    non metti giorni né sogni che salgano
    dal nostro al di là, non hai più i tuoi occhi
    infantili, non hai più mani tenere
    per cercare il mio viso che mi sfugge?
    resta il pudore di scrivere versi
    di diario o di gettare un urlo ai vuoti
    o nel cuore incredibile che lotta
    ancora con il suo tempo scosceso.

DestinazionePoesia… oggi con Silvia Pattarini

farfallaOggi una grande giornata per Destinazione Libri, inizia la nostra nuova rubrica, pensata per tutti voi. Veronica ed io ci abbiamo pensato a lungo e dopo diverse opzioni abbiamo deciso che questa forma si avvicinava a noi, al nostro modo di pensare, al nostro modo di voler divulgare il messaggio della Poesia.

PER NOI OGGI SARA’ SILVIA PATTARINI A PARLARCI, A RACCONTARCI.

Vi lasciamo alle sue righe, alle sue immagini…

 

Buongiorno a tutti, sono Silvia Pattarini e sono autrice e Poeta. Sono stata già ospite di queste pagine. Oggi vi farò leggere un po’ di me… ditemi cosa ne pensate, scrivete in questo blog.

sotto la pietra

Lei stava lì di fronte a me,come uno sgabello per giganti, nella sua onnipotente presenza e mi osservava severa nel suo diafano splendore, deliziandomi della sua presenza, ma quel giorno sembrava che osasse sfidarmi, che volesse prendersi gioco di me. Chissà perché ma in quel momento, mi passò per la mente quel pezzo tratto dalla Divina Commedia, uno stralcio del IV canto, ebbene sì, il grande Poeta l’aveva sistemata in Purgatorio. Anche Dante Alighieri aveva calpestato queste terre e respirato questa aria, magari si era trangugiato anche un buon bicchiere di lambrusco e divorato una fetta di polenta di castagne ascendendo alla montagna; forse un lembo della sua anima era rimasto aggrappato alle sue pareti scoscese e riecheggiava in un tumulto di emozioni dentro di me, probabilmente per farsi degnamente ricordare dai vivi! “Vassi in Sanleo e discendesi in Noli montasi su Bismantova e’ n Cacume con esso i piè; ma qui convien ch’om voli;…” In quel momento avrei davvero desiderato poter volare, librarmi in volo per arrivare senza troppa fatica fin sulla sua cima, invece distolsi lo sguardo e cominciai lentamente ad abbozzare sul mio quadernetto stropicciato la mia Poesia. BISMANTOVA Ride Bismantova maestosa, accarezzata da assolate spighe dorate. Muta, resta immobile al sibilar del vento tra verdeggianti fronde. Piange Bismantova Un bagliore accecante Un fragore improvviso Rompe l’aria e il silenzio Una pioggia scrosciante La Pietra coraggiosa La cima piatta Rude e generosa Al rosignol dona riparo Dorme Bismantova Scintillan le stelle Un timido raggio Uno spicchio di luna La sfiora Lunghe ombre L’avvolgono Riposa tranquilla nella valle ridente mentre il mondo Si risveglia Tra la bruma e la brezza Nella luce vibrante di un’alba radiosa

verità del mondoA CASA DELLA POESIA NON AVRA’ MAI PORTE ”

diceva la grande poetessa Alda Merini ed io mi trovo, qualche anno dopo ad essere completamente d’accordo con la sua idea di rinnovamento poetico. E lei nell’intento di “aprire le porte” aveva avuto il coraggio di scrivere sui muri, rischiando così di essere scambiata per folle! “… perché tutti contemplino l’emozione di un momento… perché tutti possano respirarne l’armonia, perché tutto ciò è solo pura follia…” e come diceva la grande poetessa Alda Merini “anche la follia merita i suoi applausi”. Questo vuole essere il mio personale tributo alla sua memoria. VOGLIO SCRIVERE SUI MURI Voglio gridare al mondo: “voglio scrivere sui muri” le rime del mio tempo, perché tutti contemplino l’emozione di un momento: rime che profumino di libertà, rime che sorvolino paesi e città, che le parole si riflettano negli arcobaleni, che si intreccino in cieli plumbei e sereni. Voglio aprire le porte di questa Poesia perché è nutrimento per l’anima mia, elevare parole fra stelle d’argento e sussurrarle lievi sulle ali del vento, perché tutti possano respirane l’armonia, perché tutto ciò è solo pura follia, nel giardino fecondo dell’immensità coltivo germogli d’eternità.

 

Quando ero una bambina, mi coricavo spesso nei prati tappezzati di fiori colorati, dove vivaci farfalle svolazzavano libere mentre io contemplavo le nuvole là in alto nel cielo. Talvolta le invidiavo, perché erano libere di muoversi e colorarsi a loro piacimento e, soprattutto mutare di forma come i “barba papà” dei cartoni animati. Oggi talvolta mi soffermo ancora ad osservarle, stupende negli sgargianti colori del tramonto, e mi chiedo: sono davvero libere o è solo apparenza? NUVOLE È così labile il confine tra apparenza e realtà: quanta libertà nella mutevole danza delle ingannevoli nuvole, – Principesse del cielo – misere, effimere, incatenate nell’ancestrale schiavitù del Vento.

nuvole
Grazie a tutti,
Silvia Pattarini