T’ABLE

 

T-able-Copertina

 

Partecipiamo al Fuori salone che si tiene a Milano Lambrate, nella prima periferia del capoluogo lombardo. Partecipa Deejayfox  Radio Station e noi Destinazione Libri, facendo parte di questo gruppo siamo coinvolti.

Quando entro il primo giorno, rimango subito attratta da due cose, l’armonia dei colori e i materiali utilizzati, molta carta e legno. Mi spiegherà successivamente Sabrina che sono nuove tecniche, nuovi studi per far design.

Gli organizzatori scrivono questo: T’ able mette in scena le capacità, le abilità di aziende, professionisti e prodotti del mondo,  della tavola, del cibo, del design conviviale. Le narrazioni dei protagonisti sono condite dai profumi delle cotture, dai colori delle materie prime, dal sapore dei cibi, dalla maestria degli chef, dal linguaggio evocativo dei piatti, dalla creatività del design. “Stai, vedi, ascolta, assaggia, compera: il cibo evoca, i prodotti raccontano, il gusto ringrazia, la tavola apre a nuove connessioni” è il nostro invito. Il menu di T’able desidera essere alimento per pensieri che stimolano collaborazioni, creatività e fertilità di mercati

 “Buona notte all’Italia che c’ha il suo bel  da fare, tutti i libri di storia non la fanno dormire, sdraiata sul mondo con un cielo privato, fra San Pietri e Madonne, fra progresso e peccato, fra un domani che arriva ma che sembra in apnea…” Di solito è lui, Ligabue che padroneggia sul palco a cantare questa canzone, come a voler risvegliare il torpore di questa Italia, ma  dall’8 al 13 aprile chi è salito  sul palco sono state le aziende italiane, e la direzione artistica era nelle mani di tre persone che credono in questo progetto, lo hanno studiato e lo mettono in scena,    passando attraverso il  design, dai mobili, ai vestiti, alle lampade, dagli oggetti per la cucina e dal cibo.

Riesco a catturare l’attenzione di Sabrina, le chiedo se posso farle qualche domanda, andiamo nell’area Wi Fi che hanno  allestito. Ci sono   tavoli, sedie di espositori presenti, una fotocopiatrice ed  una macchina del caffè che ci accingiamo ad usare subito , tutto ci fa sentire a nostro agio  e finalmente troviamo un po’ di tranquillità.

Ci sediamo di fronte Sabrina Cazzaniga ed io, un sorriso la illumina, lei è  una delle tre persone che hanno organizzato T’able.

 

 Sabrina, T’able..perchè?

Alessandra con questa domanda potrei parlare per tanto tempo.. cosa intendi?

 

Intendo questo… mi piacerebbe che fossi tu a comunicare quello che per Voi è T’able o vorreste che sarà…

Prima di tutto T’able è un gruppo composto da Lorena Lopresti (chef), Marco Migliari (strategista) e me, Simona Cazzaniga (designer di nuove opportunità per le aziende). Ci siamo conosciuti per lavoro, e come spesso accade quando si trova affinità e sinergia viene spontaneo proporre di unire le forze per costruire qualche cosa di bello L’idea ci è piaciuta e da quel momento abbiamo iniziato a lavorarci in modo continuato. Un impegno importante. Noi vorremmo essere un palcoscenico per le nostre aziende. T’able mette in scena le capacità, le abilità di aziende, professionisti e prodotti del mondo, della tavola del cibo, del design conviviale.

Loro credono nel Nostro paese.

 

In questo padiglione troviamo oggetti merceologici molto diversi tra di loro eppure legati tutti al cibo…

Si, è il nostro punto di forza. Noi crediamo nelle aziende Italiane, Noi crediamo nel nostro Paese, siamo sicuri che mettendo insieme  le forze il Nostro Paese, il Nostro nome ritorni a rimbombare nel Mondo. Spesso in questo periodo si sente parlare dell’Italia in modo negativo, ma noi non siamo questo, Il nostro Made in Italy è apprezzato in tutto il mondo. L’Italia è  poco capace di segnare il mercato…questo è un dato di fatto…

 

Uno Stand  che mi ha colpito davvero è quello di abiti e accessori da sera….. in che modo sono collegati al cibo?

Sono molto collegate le due cose, quando si va a cena si presta particolare attenzione all’abbigliamento e ai suoi accessori…

 

Cosa vi aspettavate da questo evento?

Sicuramente visibilità per le aziende del settore, e molti più visitatori… un po’ meno gente del previsto, ma è il primo anno.

 

Cosa è mancato? La gente perché non è arrivata?

Per la poca comunicazione, per la location non favorevole… dovremo cercare di focalizzare la partecipazione. Dovremmo incrementare i Buyer internazionali, fonte importantissima per noi, ieri i Buyer cinesi ci hanno confermato che verranno almeno per i prossimi tre anni.

 

Avete scelto e curato  voi quello che vediamo passeggiando?

Si, tutto scelto e curato da noi in ogni minimo dettaglio. Le aziende presenti sono state contattate da noi…

 

Da quello che intuisco dalle tue risposte… T’able va avanti…

Certo, assolutamente, T’able è un percorso….

 

Qui, in questo salone abbiamo visto Lorena LoPresti (chef) fare dei laboratori con i bambini…

Esatto, i bambini sono una fonte importantissima, delle spugne che possono assorbire ogni cosa, e se fin da piccoli li si instrada ai valori e l’importanza delle nostre aziende, da grandi possono diventare dei grandi professionisti… ovviamente tutto viene fatto sotto forma di gioco, hanno dipinto le uova, hjanno fatto la pasta, hanno decorato i biscotti,  si sono divertiti tanto e noi con loro

 

Sabrina… maggio 2015… Expo…

Expo.. certo che siamo interessati eccome, le aziende pensano a questo appuntamento come ad una sorta di rilancio totale,  ed anche noi siamo interessati eccome,  ma non ci sarà solo quello, continueremo  a lavorare anche su tutti gli altri eventi.

 

I vostri prossimi impegni?

A Milano con Food Week  dal 16 al 24 maggio…

 

Ci piacerebbe venire a trovarvi  per il prossimo appuntamento..

Sabrina mi guarda, mi porge  un suo bigliettino da visita, chiamatemi appena finita la fiera…

 

Ci salutiamo così, con quella stretta di mano, con quel sorriso che non è mai mancato e con gli occhi un po’ stanchi. Probabilmente questo primo evento non è andato come loro hanno progettato, ma sicuramente hanno tutte le carte per migliorare, hanno un obbiettivo, ed hanno un solido scopo, loro credono nel Nostro Paese e sono sicura che riusciranno ad essere quel trampolino di cui parlano…

Grazie Sabrina per la tua disponibilità… a presto!

 

Certo che anche per  Oscar Pavanello e Flavio Zingato è stato un evento importante  loro, i due fondatori di Deejayfoxradio Station … è grazie a loro che siamo stati tutti protagonisti, con gli special, con le registrazioni fatte da questa location.

 

Oscar.. questa settimana è stata intensa. Che ne pensi?

Indubbiamente intensa ma sono soddisfatto, la manifestazione è interessante, abbiamo avuto la possibilità di conoscere tante persone, una bella visibilità per noi, abbiamo avuto special su questo tutti i giorni…

Ma anche per quello che riguarda Casa Fox è stato un bell’evento, siamo riusciti a conoscerci di più, abbiamo trovato quel felling necessario, e i rapporti umani hanno preso sempre più strada. Anche persone che collaborano con noi e non abitano qui sono venute apposta, una bella soddisfazione.

 

Secondo te in questo evento è mancato qualche cosa?

E’ mancata la comunicazione… questo punto si deve rafforzare sicuramente.

 

T’able…. Rifarete questa esperienza?

Se ci fosse la possibilità si, è stato bello, e so già che questa casetta mi mancherà..

 

Cosa ne penso io Alessandra?

Io ho trovato pensieri uguali ai miei, il credere nel nostro paese, il credere nelle risorse delle aziende italiane, mi sono trovata assolutamente a mio agio nel vedere che anche loro credono nelle risorse dei bambini… un progetto che in prima linea stiamo portando avanti con Destinazione libri… Mi sono divertita, ho imparato tante cose ed ho conosciuto persone che spero di ritrovare presto… e di questo evento continueremo a parlarne…

 

Ed eccoci giunti alle conclusioni, dove si vorrebbero dire tante cose ma non si vuol cadere nel banale, ma si è banali a ringraziare tutti, Il primo Ringraziamento va a Deejayfox radio station, Oscar e Flavio,  per averci dato questa bella opportunità, per farci sentire a casa e per insegnarci ogni giorno mille cose.. una fra tutti..l’importanza di essere un gruppo, uno squadra, e la “Nostra casetta con le ruote” così come la chiamiamo noi..farà tanta strada.

Un grazie agli organizzatori di questo evento, Sabrina, Marco Lorena, per credere in questo progetto e per credere nel Nostro Paese…  ed un Grazie va a tutto il gruppo di Destinazione Libri..perchè tutto è andato avanti e bene grazie alla collaborazione di tutti.

 

Tutti i nostri contatti: T’ABLE  https://www.facebook.com/TableTeam?fref=ts

Deejayfoxradio: www.deejayfoxradio.com

Destinazione Libri: www.destinazionelibri.com / https://www.facebook.com/pages/Destinazione-Libri/1521627494728188?ref=hl

 

Ale

Il romanzo del vino

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Il Master of Wine è colui che è maestro del Vino, con la V maiuscola. Cosa c’entra? Si comincia: pronti-via New York-Parigi, prima tappa. Cosa c’entra? Roberto Cipresso si cala nei panni naturali del winemaker e racconta aneddoti sul suo trascorso nel mondo del vino. Come sempre la folgorazione non nasce come una passione fin da bambino, quando si potrebbe consumare in un fuoco di paglia, ma resta latente finché il destino non compie il suo anello e allora sfocia in arte, come naturale vocazione e predisposizione. E nulla può. Dopo aver letto il libro mi è venuta la curiosità di assaggiare i vini di Cipresso, tra cui il Malbec titolato miglior vino d’Argentina. Cosa c’entra? Un libro pensato a chi pensa di sapere tutto sul vino, forse con un tocco di spirito in più e un bicchiere in mano rimetterà in discussione gli assunti e le convinzioni. (fonte http://www.lafeltrinelli.it)

Libro in tema con gli avvenimenti del prossimo WE.

Un libro da bere tutto d’un fiato…

EMI

Finchè le stelle saranno in cielo

Finchè le stelle saranno in cieloDa sempre Rose, nell’attimo prima della sera, nell’ora in cui il cielo si tinge di viola e arancione, volge lo sguardo in alto a cercare la prima stella del crepuscolo. Quella stella, anche adesso che la sua memoria sta svanendo, le permette di ricordare chi è e da dove viene. La riporta alle sue vere radici, agli anni Quaranta, ai suoi diciassette anni, in una pasticceria sulla rive della Senna. Un passato che nessuno conosce. Ma adesso, prima che sia troppo tardi, è venuto il tempo di dar voce al suo ultimo desiderio: ritrovare la sua vera famiglia, a Parigi. E mantenere una lontana promessa. Affida il compito alla giovane Hope, la sua unica nipote. Hope non ha nulla in mano, se non un elenco di nomi, e una ricetta passatale dalla nonna, quella dei dolci dal sapore unico e inconfondibile che da anni prepara nella pasticceria che ha ereditato da Rose a Cape Cod. Ma prima di affidarle la sua memoria e la sua promessa, Rose lascia a Hope qualcosa di inatteso. Una rivelazione. Rose le confessa le proprie origini: non è cattolica, come credeva la nipote, ma ebrea. Ed è sopravvissuta all’Olocausto. Hope è sconvolta ma determinata: l’Olocausto lo conosceva solo attraverso i libri, e mai avrebbe pensato che sua nonna fosse una delle vittime scampate all’eccidio. Ma ora deve partire per Parigi. Perché è tra quei vicoli, tra Places de Vosges, la sinagoga e la moschea, che la nonna si era scambiata una promessa e una speranza. Una promessa che avrà vita finché ci saranno le stelle nel cielo.

Quel libro che hai tra le mani, e ti fai attirare dalla copertina, semplice e dal titolo, che dice tutto e nulla, leggi la terza di copertina e pensi: si, lo prendo! Trecentosessantadue pagine, discreta impaginazione, qualche dubbio sulla qualità della carta..profumo di un libro di “ieri”. Arrivi a casa, lo inizi a leggere e ti ci tuffi, lei affronta argomenti assai difficili, Olocausto, eccidio, adolescenza, perdita di una persona molto cara, e pensi: chissà che mattone! No! Riesce a sdrammatizzare, ad essere leggera ed incisiva, racconta la storia di una ricetta di biscotti…fantastico come da qui si leghino molte vicende…  Da leggere…

Lei è Kristin Harmel è nata a Boston, ha scritto diversi libri  ma ancora inediti per i lettori Italiani.. scrive per diverse testate americane.

e-book disponibile

Buona lettura

Ale

Kitchen Confidential

9788807818684
In breve

Graffiante, trasgressivo, disincantato Kitchen Confidential è il racconto di un’avventura culinaria sempre al limite, è uno sguardo dietro le quinte che rivela gli orrori della ristorazione, gli ideali traditi e quelli realizzati. Un’esplosione di energia e di passionale divertimento.

Il libro

Novello Virgilio che conduce il lettore in una sconcertante avventura gastronomica, Bourdain regala preziose e agghiaccianti informazioni su ciò che avviene all’interno di una cucina. Attenzione: non si riferisce solo ai locali dall’aspetto malandato, ma anche ai locali all’ultima moda frequentati dalle celebrità. Gli avvertimenti di Bourdain riguardano anche le pietanze da cui stare alla larga, le offerte speciali da rifiutare con vigore se non si vuole rischiare un’intossicazione alimentare, le salse che è meglio non assaggiare perché alcuni ingredienti servono a “cancellare” i troppi giorni trascorsi dalla preparazione al momento in cui appaiono sulla tavola… Nonostante gli avvertimenti a volte minacciosi e spesso sconvolgenti, Bourdain ci ricorda che il nostro corpo non è un tempio ma un parco-divertimenti, e non dobbiamo condannarlo a una vita di rigore e castità alimentare. Il “viaggio” si conclude con un breve riassunto delle “qualità” (alcune non paiono di sicuro tali al resto del genere umano) indispensabili per poter diventare uno chef. Anche se ora sappiamo quanto sia incredibilmente elevata la percentuale di psicotici, tossicomani, erotomani, alcolizzati e borderline di vario tipo che affollano le cucine dei ristoranti americani, se passiamo da quelle parti non dovremmo rinunciare a un pranzo o a una cena da favola. Non dimentichiamo infatti che questi angeli ribelli sono artisti, e che le loro creazioni sono vere opere d’arte.

fonte: http://www.feltrinellieditore.it

E’ proprio così. Un libro che fa porre delle domande sulla scelta del ristorante:

1) chi ci sarà in cucina in questo momento,

2) cosa avrà fatto nelle ultime 48 ore, a parte cucinare,

3) dov’è finita mia moglie (possibile 30 minuti per fumare una sigaretta)?

Divertente, ironico, irriverente. Bravo Anthony!!!

Emi