Giorgio Reali

giorgioNon è mai facile leggere da una mail che una persona a cui sei stata affezionata se n’è andata, eppure, quando ieri ho cliccato su quella bustina nello schermo e ho letto che GIORGIO REALI, Fondatore dell’Accademia del Gioco Dimenticato è volato via, ho provato un sollievo.

Destinazione Libri ha avuto la fortuna di collaborare per un periodo di tempo con lui, mi ricordo ancora quando la prima volta con Veronica siamo andati da lui, la porta non si apriva tutta, ma solo un pezzetto, perché nelle stanze c’erano i suoi sacchi con i suoi “materiali preziosi” nulla di più che sacchi di spazzatura. Eppure… ci fa sedere in sedie riadattate, con quel suo modo trasandato, con la sua bottiglia di birra sempre in mano ci racconta di Lui, prima però la sua domanda:- Voi siete venute qui a parlare con me di collaborazione, ma voi il mio sito lo avete visto?  Rossa come un peperone, come una bambina trovata con le mani nella marmellata avevo risposto di no, e lui con quella sua fermezza:- e allora come fai a parlare se non sai nulla di me.

Un respiro e i suoi occhi si illuminano quando comincia a raccontarci cosa è L’accademia del Gioco dimenticato, ci chiede cosa proponiamo, e noi, timide ma abbastanza folli, diciamo che ci servirebbe uno spazio per le nostre presentazioni, per i nostri autori, gli spieghiamo chi è destinazione Libri, cosa vorrebbe fare. Rimane in silenzio pochi attimi: – Lo spazio è questo, se volete possiamo collaborare. Lo dice senza mezzi termini: – Io sono strano, io sono questo. Come mi vedete, questo è il mio mondo. Un mondo troppo stretto, troppo forzato per lui, era come se portasse un abito troppo troppo stretto che non gli permetteva di respirare.

Credo sia stata una delle esperienze più intense che abbia mai fatto. Tu non puoi essere raccontato in una volta sola, tu sei sempre stato anima libera. Abbiamo passato tanto tempo da soli, abbiamo discusso, ho provato a portarti via da un mondo che però non ti apparteneva, perché tu dovevi fare i conti con qualche cosa che avevi dentro, che permettevi raramente di conoscere. Mi hai insegnato l’amore per quello che si fa, la passione. Vederti giocare con i bambini, di qualsiasi età e riuscire a coinvolgere anche il genitore più austero era bellissimo. Quanti giochi che hai inventato, giochi che ho imparato ad usare, che ho imparato ad apprezzare e che ancora propongo.

Era qualche anno che non ti vedevo, ma spesso ho parlato di te. Per la prima volta non mi fa male saperti lì, in alto da qualche parte, perché finalmente tu hai trovato la tua dimensione, ora basterà alzare gli occhi al cielo e vedere il tuo sorriso.

Grazie Giorgio, per tutto quello che mi hai insegnato e per aver creduto in noi. Destinazione Libri ti porterà in queste pagine.

Chi era Giorgio Reali? Lo trovate qui…   http://www.milanotoday.it/cronaca/giorgio-reali.html

 

Con affetto e grande riconoscenza

Alessandra