Terremoto… che altro dire?

24 8 1
Amatrice, terremoto 24 agosto 2016  magnitudo 6.0

Ti svegli, è mattina, soliti gesti quotidiani.

Stiracchiarsi, alzarsi, accendere la radio e la tv, e qui ti fermi, sei ancora frastornato dalle ore di sonno. Certo, tu hai dormito, ma per tante persone la notte appena trascorsa è stata un incubo, perchè non hanno più casa o addirittura non ci sono più.

Un altro terremoto, altre scosse, il centro italia che trema con sisma di magnitudo 6.0.

I comuni più colpiti risultano essere Accumoli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) e Amatrice (RI).

Stesse scene che si ripetono, persone che scavano a mani nude sotto le macerie e persone che stanno lottando anche con i secondi per cercare di uscire vivi da quei crolli.

Una mattina che dovrebbe essere come tante, che si pensa alle vacanze, ad un rientro lavorativo, e che invece oggi non si  nemmeno di cosa parlare.

Un bilancio quello che dicono i media che sarà destinato a salire.

Attiva già dai primissimi istanti la grande macchina di solidarietà, di volontariato, di soccorritori, i primi proprio loro, persone scese in strada che cercano di darsi conforto ed aiuto.

Vi riportiamo i numeri utili…

Sono attivi i numeri della Protezione Civile: 840840 e 803555.

 

Vi consigliamo, per chi può di aprire il Wi- Fi, e di metterlo disponibile a tutti.

Serve sangue di ogni tipo.

Dalle 8 alle 11 di questa mattina è possibile recarsi all’Ospedale De Lellis di Rietimuniti di documento di identità e codice fiscale ai fini della donazione. L’invito – condiviso dalla AVIS di Aprilia – è atato emesso dall’AVIS provinciale di Rieti.

Ad Aprilia, inoltre, sarà attivo il Centro di Raccolta Sangue in via Fermi, dalle 8:00 alle 10:00 di questa mattina.

 

io non rischioCercate di rivolgervi al personale di soccorso, che siamo sicuri non tarderanno ad arrivare.

Destinazione continuerà con la normale programmazione, parlando ancora di quello che accade e  rendendosi disponibile per chiunque voglia o abbia bisogno di scrivere qualche cosa.

 

 

 

 

 

 

Destinazione Libri

 

1 maggio

 

articolo uno

La festa dei lavoratori  risale al  1 maggio 1886,

una grande manifestazione operaia svoltasi a Chicago, era stata repressa nel sangue.

Fine 1800, anni di indiscussa importanza per la classe operaia, dove per alcuni decenni si coalizzarono per rivendicare i propri diritti e mettere dei limiti alla giornata di lavoro, passando da oltre 12 ore alle 8 ore.

Ci  furono tantissime manifestazioni così  durante il Congresso della II Internazionel di Parigi del 1889 si decise  di proclamare il 1° maggio come giornata di lotta.

Durante i venti anni del regime fascista fu abolita in Italia questa ricorrenza  ripristinata poi dal 1945.

Da allora certo numerosi passi avanti sono stati fatti, ma oggi, dovremmo scendere tutti in piazza a rivendicare il diritto al lavoro, un diritto che ci permette di avere la nostra dignità per vivere al meglio la nostra esistenza.

Lottare contro quei datori di lavoro che in momenti come questi approfittano della situazione.

Disoccupazione giovanile, precariato, sono due mali di questa società moderna, dove vuole crescere senza creare posti di lavoro….dove si parla di tecnologia, di aprire le porte al mondo…. peccato solo che per farlo servano imprenditori disposti ad assumere.

 

Articolo 1 della Costituzione italiana: L’Italia è una Repubblica democratica basata sul lavoro.

 

Ale