Destinazione EstroVersi presenta Simona Maggiore – The Poet

LUEN: “Stella! Hai messo sui fornelli il bollitore dell’acqua?”

STELLA: “The anche oggi?”

LUEN: Cara…ti devo ricordare sempre tutto…Tra poco arriverà Simona Maggiore!

STELLA: “E’ verooooo…Vado!

L’aroma della torta appena sfornata si trasforma in una poesia che aleggia nella stanza. Piccola sorpresa per la cara Stella che si è un po’ stufata dei biscotti! Suona il campanello…Simona è arrivata!

STELLA: “Benvenuta carissima…io e Luen ti stavamo aspettando…anche se Luen è un po’ distratta ultimamente…e aveva dimenticato il giorno…”

LUEN: “Stella! Sei impossibile!…Vieni Simona…accomodati…Gli altri ospiti sono già qui. Oggi avrai una folta platea!”

E dopo una bella scorpacciata di merenda, ci accomodiamo tutti per ascoltare Simona e il suo animo poetico…

Insonnia
Stordita, frastornata
col cuore straziato
dal dolore
ti guardo dormire,
gli occhi chiusi
ed un sorriso
appena accennato.
Quale mondo ovattato
ti accoglie
questa notte
in cui Luna e stelle
vivono il mio dolore.

 

STELLA: “Molto bella…Ma com’è nata? Ti va di raccontarci un po’?”

SIMONA MAGGIORE: è nata proprio nel momento in cui ero più confusa. Come tutte le sere andai a dare la buona notte a mia figlia e come tutte le sere, prima di andare a letto, entrai nella sua camera per coprirla. Notando quel sorriso accennato ammetto d’ essermi sentita vincitrice di ogni forma di battaglia! Come tutti, anche noi abbiamo le nostre preoccupazioni, proprio per questo, credo non ci sia battaglia e/o guerra quotidiana che non si debba affrontare, ma la vera vittoria per un genitore è far vivere ai propri figli la loro infanzia con tutta la serenità possibile. questo concetto però si può tranquillamente adottare anche per i rapporti tra noi adulti, cioè: sentirsi VITTORIOSI quando gli affetti più cari restano
al di fuori da ogni problema che non coinvolge il rapporto.

LUEN: “Simona…quando hai cominciato a scrivere poesie?”

SIMONA MAGGIORE: ho iniziato da ragazza…ma le scrivevo solo per me…era il mio modo di parlare col Divino. Poi una volta conosciuto mio marito, il mio ultimo scritto fu una lettera d’ amore e nascosi il mio blocco in un cassetto…dopo 13 anni circa, in un momento  al quanto difficile, in cui avrei dovuto fare delle scelte radicali, ritrovai il mio vecchio blocco…mi parve un segnale…
il tempo di rileggere 2 poesie vecchie e tra le dita avevo la penna che scorreva su un foglio.

LUEN: “Quindi qual’è stata esattamente la molla che ti ha fatto ricominciare?”

SIMONA MAGGIORE: è stata la confusione che si crea con ed in noi stessi quando siamo di fronte a scelte difficili.

STELLA: “Ora è il momento di un altro po’ di poesia…Perchè non ci declami la tua – Madre Terra – ?”

Madre Terra

Mi partoristi
e ti abbandonai
in cerca di un destino
afferrato lontano da te….
Bruciata dal sole accogli
figli e ospiti con braccia
brulle e rocciose
e seni di sabbia.

Gente solare, cordiale,
dalla pelle dura
e gli occhi rivolti
alla stella dei venti
i figli tuoi,
come volessero
farsi perdonare
l’ arsura della madre.
A te ritorno,
in cerca delle carezze
del vento,
di amorevoli baci del sole
e rigeneranti abbracci
dal mare.
Per ritrovare la gioia
riscoprendo le mie radici.

STELLA: “E queste bellissime parole, invece, da dove nascono? Immagino dalla tua esperienza personale…dal tuo viaggio dalla terra natia, vero?”

SIMONA MAGGIORE: “Questa poesia è nata a Lecce questa estate, dopo 2 anni di lontananza. Il mio rapporto con la mia terra è di odio/amore. Per poter lavorare son dovuta partire da giovanissima, ho viaggiato molto, prima di arrivare a Treviso. Viaggiando si viene messi di fronte ad altre realtà, c’è un confronto continuo di mentalità, di usi e costumi, ci si può adattare o meno, ma il confronto resta e con gli anni si marca sempre più! Cosa ho pensato nello scriverla? Vi faccio un paragone: avete presente in estate che le piante non puoi annaffiarle nelle ore più calde altrimenti affoghi e “cucini” le loro radici? Bene, io ed il Salento, abbiamo questo rapporto! Io ho bisogno di tornarci ogni tot d’ anni, ma non potrei soffermarmi molto: mentalità e modo di comportarsi in me si sono trasformate assorbendo qualcosa
da ogni città in cui ho vissuto…non riuscirei più ad accontentarmi di quella terra bruciata dal Sole, di sterpaglie sparse anche per le strade, del Vento fortissimo che caratterizza e condiziona anche le abitazioni…ma resta il mio bisogno di quel Sole caldo che brucia, di quel Vento che spazza via ogni cosa, di quel Mare pulito…tra sabbia e scogli hai scelta di come divertirti…

LUEN: “Simona…a cosa ti ispiri quando scrivi?”

SIMONA MAGGIORE: ” le mie ispirazioni hanno varie fonti, ma il comune denominatore è la riflessione per la maggior parte dei casi. Spesso mi trovo a riflettere su una parola, su un tono di voce, su uno sgardo…in altri casi è diverso: magari ho ascoltato una parola e da questa mi si forma una frase che comincia a battermi in testa, fino a quando nn riesco a trovare una collocazione, un senso compiuto mi tormenta. Per me la poesia è dire quello che ho dentro, anche le cose più dure, ma senza offendere nessuno, è un modo per far riflettere su quello che si è, su come si è, su quanto fatto nella vita, è un modo per riflettere, per guardarsi dentro..

STELLA: ” E adesso che cosa bolle in pentola? ”

LUEN: “O…diciamo…nella teiera?”

STELLA: “Luen!”

LUEN: “Stella??”

SIMONA MAGGIORE: (risata di cortesia a due pazze scriteriate)…Ho spedito diverse poesie a diversi concorsi…non mi pronuncio per scaramanzia. Spero di vincerne altri…questo si! Ma la speranza ad ogni mia spedizione è quella di incontrare un Editore disposto a pubblicare dei miei libri, non solo di poesie e soprattutto che  possa avere una rete di vendite seria ed affidabile. Molti scrittori pubblicano i propri libri a proprie spese e poi girano l’ Italia per venderli, Questa libertà di movimento io non ce l’ho in quanto mia figlia va ancora alle elementari, inoltre sarebbe molto dispendioso per le mie tasche.

STELLA: “Dove possiamo leggerti tesoro?”

LUEN: “Quando fai la dolce così..vieni che ti abbraccio un po’ socia! Scusa Simo…vai pure…”

SIMONA MAGGIORE: “Ti ringrazio! Le mie poesie sono pubblicate sul mio BLOG: Simona, la mia essenza ed approfitto per invitarvi non solo a leggerle ma anche a commentarle sul blog stesso e poi vorrei, se possibile, fare un accenno alla mia pagina facebook…sempre: Simona, la mia essenza, dove non solo ci sono le mie poesie ed alcuni racconti, ma questa è una pagina ch’è diventata un punto d’ incontro tra artisti. Ho l’onore di avere stima ed amicizia sia da parte di altri scrittori sia da parte di pittori e scultori e molti di loro mi aiutano a colorare la mia paginetta con la condivisione delle loro opere.
Invito anche voi tutti a seguirmi sia sul mio blog, sia su facebook, vi aspetto: Simona, la mia essenza!

STELLA: “Bravissima Simona ! Mi dai l’opportunità di dire a tutti che questo nostro salotto permette di far conoscere delle Persone, prima che dei poeti..Sentitevi tutti liberi di esprimere voi stessi e di parlarci dei vostri interessi.

LUEN: “Brava Stella! E…socia…ricordiamo che io e te ci siamo fatte un bel viaggetto per andare ad intervistare Simona…E la registrazione di questo bellissimo incontro, andrà in onda martedì 1 Aprile su http://www.deejayfoxradio.com.”

STELLA: “Vero…e anticipiamo che la rubrica – EstroVersi – sarà ospite in Casa Fox nella puntata di – Un salto tra le pagine –  ogni 2 settimane…Oh mamma..Luen..potevo dirlo, vero?”

LUEN: “Sì tesoro…questo dovevi dirlo!”

STELLA: “A chi tocca lavà le tazze stasera?”

LUEN: “Indovina un po’?”

Se sei un Poeta o una Poetessa e vuoi farti conoscere scrivi un’email all’attenzione di Stella&Luen inviandola a destinazionelibri@virgilio.it

Destinazione EstroVersi presenta: Silvia Pattarini – The Poet

È domenica mattina e in un salotto, ormai conosciuto come quello di Stella & Luen di Destinazione EstroVersi, ci si prepara ad un’altra piacevole chiacchierata ma stavolta le due Socie Istrioniche non saranno sole… una gradita ospite in questo momento sta per suonare il campanello di Casa Destinazione Estroversi, al numero 13 di Destinazione Libri, nel quartiere di Casa Fox.

Stella: Hai preparato tè, caffè e pasticcini golosona?

Luen: Ma si certo! Non si può far a meno del tè e dei pasticcini ed il caffè lo faccio solo perché tu, borbottona, vai avanti ad endovene di caffè!

Stella: Ma a me il caffè piace!! E non mi ci mettere lo zucchero come l’altra volta!!

Luen: Si ho capito!! Ma… hai sentito? Suonano al campanello…

Stella: E ti pareva ogni volta che dico qualcosa ti suona il cellulare, devi assentarti un attimo, devi portare a spasso il cane e addirittura sei arrivata all’espediente del campanello stavolta?

Luen: Ehi guarda che è vero! Sarà sicuramente Silvia Pattarini! Ti sei dimenticata che oggi viene a trovarci?

Stella: Oh Signur!! Hai ragione!! Apri non farla aspettare!!

Qualche istante dopo davanti ad un vassoio con te, caffè e pasticcini siedono tre donne: Silvia Pattarini la Poetessa, Luen e Stella.

Luen: Silvia tu sei già una nota conoscenza come Scrittrice, ma oggi, vogliamo parlare un po’ di te sotto un’altra veste… quella di Poetessa.

Stella: Esatto! Silvia Pattarini, vulcanica Poetessa, parlaci un po di te! Sappiamo già che sei nata a Milano, ma che sei sempre vissuta in Valtrebbia. Che sei mamma di tre bambini e che coltivi la passione per la scrittura nata tra i banchi di scuola, dove con la tua compagna di banco scrivevi addirittura poesie satiriche sui vostri professori… anche in rima tra l’altro.

Silvia: Mamma mia! Quante cose sapete di me. Ma sono nel salotto di Stella e Luen od ho la Cia davanti?

Luen; Ma nooooo! Abbiamo le nostre fonti! A parte gli scherzi, i nostri colleghi di Destinazione Libri ti hanno già nel loro background di interviste sul Blog ma la nostra intenzione è di parlare di te oggi come Poetessa!

Silvia: Ahhahaahaha!!! E che altro sapete di me?

Stella: Che ami scrivere componimenti poetici tra l’altro pubblicati in diverse antologie. Ma dicci tu quali!

Silvia: Le mie poesie compaiono su due antologie di “I POETI CONTEMPORANEI”. La numero 125 edita da Pagine che raccoglie, insieme a componimenti di altri dodici autori, sette miei scritti poetici. Recentemente è stato abbinato al volume anche l’audiolibro che avete avuto modo di ascoltare.

Luen: Si infatti Silvia, è stato un piacere ascoltare le tue poesie lette con sottofondo musicale. Tra l’altro amici lettori potrete ascoltarle anche voi collegandovi a questo link http://www.poetipoesia.com/?audiolibro=pattarini-silvia

Stella: Hai detto che le Antologie sono due giusto Silvia?

Silvia; Si, l’altra è la numero 60, che raccoglie tredici miei componimenti e sono in compagnia di altri sei autori.

Luen: Sono acquistabili queste antologie?

Silvia: Assolutamente si. Le trovate entrambe su Amazon in versione Ebook. E posso suggerire questo link per acquistarle http://www.poetipoesia.com/autore/silvia-pattarini/

Stella: Hai vinto premi per Poesia o Prosa letteraria?

Silvia: Al momento non ho ancora vinto nessun premio, però non demordo. Già il fatto che le mie Poesie siano presenti su ben due Antologie è un bel traguardo e tra l’altro sto aspettando la terza che sarà pubblicata a giorni.

Luen: Fantastico! E in effetti è un bel traguardo veramente. Mi raccomando facci sapere quando uscirà la pubblicazione della terza Antologia così potremmo farlo sapere ai nostri amici lettori.

Silvia: Ma certo! Non mancherò.

Stella: Silvia io e Luen abbiamo avuto modo di leggere ed ascoltare alcune tue poesie, ma avremmo piacere che tu spiegassi a tutti noi quali temi tocchi nei tuoi versi e che stile utilizzi nello scriverli.

Silvia: Le mie poesie toccano diversi temi, attualità, contatto con la natura, o semplicemente sono dettate da ricordi personali. Lo stile che utilizzo è, come definite voi, “a briglia sciolta” ovvero talvolta non faccio necessariamente uso di rime, ma utilizzo spesso anafore o similitudini, talvolta enjambement, dipende da come sono emotivamente coinvolta. Talvolta mi capitano anche filastrocche in rima baciata o alternata a seconda dei casi.

Luen: Quindi a volte sei Rimica e a volte no. Beh in effetti anche il “briglia sciolta” ha il suo fascino. Inoltre l’utilizzo delle figure retoriche, dello stile di repeat del ritmo rimico e la spezzata del verso arricchiscono molto lo stile libero!

Stella: Luen se parli troppo tecnico qui non capiscono. Sembra che stai parlando di atletica leggera!

Luen: Davvero? Non era mia intenzione…

Stella; Molti dei nostri lettori sicuramente capiranno ma non tutti sono addentrati e da come l’hai detto sembra che stai parlando di danza ritmica con le figure e le spezzate e di musica con il repeat!

Luen: Si credo tu abbia ragione Stella, ne parli tu che mi suona il cellulare?

Stella: Ahhhh sei impossibile! Va bene! La similitudine fa parte delle figure retoriche in cui viene dichiarato un paragone tra due elementi messi a confronto e che risultano simili per una certa caratteristica. Silvia ci fai un esempio?

Silvia: Ecco

“Bianco il viso suo e tondo,

come quello della pallida e globosa Luna!”

Stella: L’anafora, invece, consiste nella ripetizione di una parola all’inizio o alla fine di una frase o di un verso per sottolineare un concetto.

Silvia: Esatto come:

Per ora ti lascio nel tuo torpore.

Per ora ti lascio nel tuo dolore.

Per ora ti lascio piangere e ridere.

Per ora, per ora, ma tornerai a vivere

Stella: Infine l’enjambement è un elemento che contribuisce a determinare il ritmo di una poesia. Chiaramente deriva dal francese e significa “accavallamento” o “spezzatura” e si verifica quando due parole della stessa frase che dovrebbero stare saldamente unite, vengono spezzate tra la fine di un verso e l’inizio di quello successivo.

 Planano nel cielo blu cobalto,

con ali spiegate gli aironi di bianco,

piumaggio e io osservo…

la natura fare un omaggio

in tutto il suo splendore,

in tutto il suo bagliore.

 

Silvia: Ma che brava Stella hai fatto un’enjambement, un’anafora e una rima baciata!!

Stella: Mi ispiri tu Silvia!

Luen: Vedi come era semplice?

Stella: Stella! Respira e conta lentamente fino a cento… ce la puoi fare!

Luen: Ma ritornando a te Silvia…quando e dove scrivi le tue poesie?

Silvia: Il bello della Poesia, regina, condanna e mio diletto è che viene Lei a cercarmi nei momenti più impensati della giornata. Magari sono fuori ed il mio occhio cade su un oggetto, su una sfumatura di colore, oppure basta una melodia, un ricordo e l’ispirazione arriva… e io sono lì. Quante volte ho dovuto scriverle in un bar ed ho dovuto utilizzare una superficie insolita per scrivere quella frase: un tovagliolino o addirittura uno scontrino. Altre volte, chissà perché arriva di notte, magari poco prima di addormentarmi. Ma non posso ignorare l’ispirazione e allora mi alzo e prendo appunti volanti su un foglietto, questo le prime volte… ormai conscia dei miei lampi di ispirazione mi sono procurata un quaderno apposito, che tengo sul comodino. Getto dentro quello che viene e poi il giorno dopo con calma lo rivedo. Infine lo scrivo al computer cercando di apportare migliorie. Eh si il mio tormento è che le poesie più belle nascono di notte e non me lo so spiegare !!

Stella: Ahahahahah! Ti capisco perfettamente! Capita anche a me, solo che la mia ispirazione combacia esattamente con la mia insonnia!!

Luen: Silvia ci piacerebbe sapere da te cosa pensi di poter comunicare al lettore con i tuoi versi.

Silvia: Spero di riuscire a comunicare l’emozione che sento io e talvolta nel caso di temi di attualità, di stimolare delle riflessioni sull’argomento trattato.

Luen: Silvia posso chiedere qual è il tuo rapporto tra le poesie e i social network? Te lo chiedo perché è un tema molto delicato sul quale prima o poi credo che io e Stella parleremo nel nostro salotto.

Silvia: Ma certo che me lo puoi chiedere Luen e come te ritengo sia un argomento molto delicato. Personalmente non ho creato pagine per la sessione Poesia e non lo faccio perché in tutta onestà, temo che  qualcuno possa approfittarne e copiarle. Mi limito a postarne qualcuna già pubblicata nelle Antologie, sulla pagina dedicata al mio romanzo, mentre le altre le custodisco gelosamente. Questo, perchè molte sono inedite ed iscritte a concorsi letterari e pertanto devono restare tali fino al termine del concorso stesso. Alcune mie poesie comunque si possono trovare sulla pagina web creata per me da Poeti e poesie al link http://www.poetipoesia.com/silvia-pattarini/

Luen: Giustamente Silvia hai centrato perfettamente il problema che per questo definisco  delicato. Il problema del plagio appunto. Conosco molti amici Poeti dei social network che purtroppo lo hanno subito, solamente perché avevano intenzione di diffondere la loro Arte a beneficio di molti e tutto ciò è veramente intollerabile.

Silvia: La penso esattamente come te Luen e purtroppo queste cose avvengono continuamente.

Stella: Silvia che opinione ti sei fatta di Destinazione EstroVersi? Dovendola suggerire a qualcuno cosa diresti nel passa-parola?

Silvia: Destinazione EstroVersi si è rivelata subito una piacevole sorpresa! Ho avuto esperienza di interviste anche su emittenti radiofoniche e ne ho ricavato un esperienza positiva. Ma purtroppo non era un format inserito propriamente all’interno di una rubrica letteraria. Voi avete avuto questa brillante idea e vi auguro di ottenere un successo strepitoso! Sicuramente se vi farà piacere posso farvi il passaparola con altri “colleghi”, sono in contatto con diversi Poeti/Poetesse che sicuramente sarebbero entusiasti di prendere parte ad un’iniziativa così speciale! Avete avuto un’idea fantastica! Grazie a nome mio e di tutto il mondo letterario! MITICIII!!

Luen: Grazie Silvia anche per me e Stella poter intervistare persone competenti in materia come te è un vero onore. E se i tuoi “colleghi/amici” Poeti e Poetesse ci vorranno contattare noi saremmo pronte ad accoglierli/e in nome della Poesia Regina!

Stella: Bene! Silvia Pattarini ci siamo! Quali sono i tuoi prossimi progetti come Poetessa?

Silvia: Attualmente continuo a improvvisare nuovi componimenti, quando ne avrò raccolti a sufficienza spero di riuscire a pubblicare un libro tutto mio solamente di Poesia. Magari anche solo in Ebook ormai formato di distribuzione molto in voga ed economico, perciò alla portata di tutti con un ottimo rapporto qualità/ prezzo. Inoltre la Casa Editrice Pagine ha realizzato anche una Videopoesia su un mio componimento e l’ha inserita sul canale Youtube “Poeti e Poesie in video”. La potete guardare cercando su Google il mio nome o il titolo della poesia “GOCCE DI LUNA”, oppure collegandosi al link http://www.youtube.com/watch?v=5cbQTB8xKQg

Luen: Bene Stella & Luen passano e chiudono ringraziando Silvia Pattarini di essere stata con noi in questa piacevole chiacchierata e di averci permesso di conoscerla sotto la veste di Poetessa.

Silvia: Grazie a voi!

Stella: E dal salotto di Destinazione EstroVersi, Luen  & Stella, vi salutano amici lettori e vi rammentano che mercoledì prossimo verrà a trovarci, nel nostro salotto, un’altra grande Poetessa, Simona Maggiore, che ci parlerà di lei. Inoltre il primo aprile ci ospiterà nel suo salotto per offrirci il suo magnifico tè.

Luen: Stella questo non lo dovevi dire!! La suspance Stella! La Suspance!

Stella; Eh ora l’ho detta che ci posso fare? Pazienza ! Ahahahahaahah!

Si ricorda a tutti i Poeti e le Poetesse che vogliano raccontarci di loro di mandare un e-mail con Oggetto “Destinazione EstroVersi” a destinazionelibri@virgilio.it

EVENTI DELLA PRIMAVERA LOCARNESE

Primavera Locarnese, 10 -15 aprile 204
Una settimana di eventi dedicati al vasto mondo della letteratura, creata per sostenere il rilancio internazionale del Monte Verità e dell’intera regione che lo ospita.
Un’iniziativa del Dipartimento dell’Educazione, Cultura e Sport del Canton Ticino (DECS), della Fondazione Monte Verità, dei Comuni di Ascona e Locarno, dell’Ente Turistico Lago Maggiore, del Festival del film Locarno e dell’Associazione Eventi Letterari al Monte Verità.
 
Monte Verità: Il Demone dell’Utopia (10-13 aprile 2014 )
Un evento prodotto e organizzato dall’associazione Eventi Letterari al Monte Verità.
Un festival letterario che si propone di esplorare ed approfondire utopie – passate, presenti e future – tra poesia, romanzi, architettura e sogni che si fanno vita.
Diretto da: Irene Bignardi, Paolo Mauri e Joachim Sartorius
 
Youtopia (11-14 aprile 2014)
L’Associazione Youtopia propone eventi che possano stimolare la creazione di visioni,  nuove utopie, ed aiutino ad immaginare il futuro. Youtopia propone spazi in cui i giovani possano scoprire il loro mondo letterario, giocando con le parole, ascoltate, dette e scritte, per esprimere i loro desideri, le loro emozioni e i loro sogni.
Un progetto creato e realizzato da rundum events, zurigo.

Festival del film Locarno L’immagine e la parola (12 – 15 aprile 2014)L’ immagine e la parola, lo spin-off del Festival
del film Locarno, sarà incentrato sulla relazione fra l’immagine in movimento e la parola scritta. La manifestazione si compone di proiezioni, incontri, workshop e discussioni, e si suddivide fra eventi per il pubblico e un programma didattico per le scuole.
Emi

Destinazione EstroVersi presenta: “Rime Si o Rime No?”

Luen: Ciao Stella! Eccoci al secondo appuntamento! Ci vuoi il limone nel tè?

Stella: Sì…grazie cara. Benvenuti a tutti amici! Accomodatevi pure nel nostro salotto e affrontiamo insieme un nuovo argomento sulla Poesia: RIME SI O RIME NO? Nel precedente articolo abbiamo sottolineato come la Poesia con il passar del tempo si sia liberata da schemi e rigidità, assumendo il caratteristico aspetto di quello che noi di “Destinazione EstroVersi” definiamo “a briglia sciolta”. Cogliendo un dibattito che, anche se tenuto sommerso, è presente tra gli amanti della Poesia, io e Luen abbiamo pensato: “Perché non scatenare commenti e pareri su questo argomento?”. Tutti voi cari amici e lettori siete chiamati ad esprimere una vostra opinione!!

Luen: Ma cos’è un rima?

Stella: Potremmo definirla come un matrimonio fonetico tra due parole che chiudono un verso, a partire dalla vocale su cui cade l’accento tonico (es: ballare e cantare). Per cultura generale le parole che producono la rima prendono il nome di PAROLE RIMA, mentre l’insieme delle lettere che producono la rima stessa sono definite SUONO RIMA.

Luen: Perché la rima è cosi apprezzata in un testo poetico?

Stella: Essenzialmente per un discordo di ritmica e musicalità del verso. Infatti la rima contribuisce a scandire ed arricchire il ritmo e la musicalità, del componimento, stabilisce rapporti fonici tra parole diverse ponendo in relazione i due termini dal punto di vista semantico.

Luen: E allora quale tipo di rime?

Stella: Per esattezza Luen, come ben sai, dovremmo parlare di SCHEMI RIMICI cioè come le rime si dispongono nell’ambito di una sequenza di versi. Nella nostra tradizione poetica i versi contenenti uguali SUONI RIMA vengono indicati con una stessa lettera dell’alfabeto (maiuscola se il verso è un endecasillabo, minuscola nel caso si tratti di qualunque altro tipo di verso; anche se non mi soffermerei su quest’ultimo flash per non complicare la vita a chi scrive e chi legge!!).

Luen: Allora Stella descrivici a questo punto le rime più diffuse nella letteratura italiana.

Stella: Non voglio qui tediare i lettori con un “trattato rimico” è per questo che propongo un gioco da fare tutti insieme ed il gioco si potrebbe chiamare “CHE RIMA È?” Che ne pensi giochiamo io e te Luen e invitiamo i lettori a scrivere dei commenti in rima cimentandosi in quella che più gli aggrada?

Luen: Proviamo dai.

Stella: Bene! Regole del gioco io ti propongo un verso e tu indovini che rima è. Ok?

Luen: Siiiii

 Oscar, Mirko e Flavio in casa Fox son veri e propri anfitrioni

E con buona musica e programmi interessanti, son veri istrioni

 Stella: Rima?

Luen: Baciata?

Stella: Esatto!! La rima baciata si ha quando due versi consecutivi rimano tra loro secondo lo schema AA BB CC

 Tra i programmi di battaglia degno di nota e da non sottovalutare

un programma di musica in un mondo che a volte per merito non avanza,

permettendo ad artisti canori in maniera gratuita di farsi presentare

rendendo fattiva e reale quel che pare a tutti un chimera o una paranza.

 Stella: Rima?

Luen: Baciata doppia?

Stella: Mmmmmm un nuovo stile di ballo Luen? No è una rima alternata si ha quando si uniscono due versi alternativamente secondo lo schema AB AB

Luen: Acciderbolina ho sbagliato!! Che gaffe!!

Stella: Non è vero lo hai fatto apposta!!

 Ma un altro programma su un argomento più particolare ed entusiasmante,

da casa Fox è stato lanciato, non esente da rischi ma per questo apprezzato.

Presenta altro genere di artisti, autori di libri, mondo in radio poco esplorato.

Ma riesce a farlo in maniera elegante grazie ad un gruppo unito e disarmante.

 Stella: Rima?

Luen: Questa la so!! “X Rhyme”

Stella: Mi fai morire!!!! Comunque brava un modo particolare per parlare di rima incrociata che si ha quando si unisce il primo verso al quarto, il secondo al terzo secondo lo schema AB BA

 Una radio web multisfaccettata, piena di argomenti.

Cosi la sentiamo tramite un computer od un cellulare.

Temeraria, fiera, eroica, spavalda, audace e ardimentosa,

che come un pirata stringe ferma il coltello tra i denti,

come un felino impenna gli ascolti scattando sinuosa,

e ci lascia ad attendere la prossima puntata spettacolare.

 Stella: Rima?

Luen: Mi suona il cellulare? Hai sentito anche tu Stella?

Stella: Non ci provare Luen!! Non sta suonando nessun cellulare!! Dai rispondo io…

Luen: Troooooppoooo buona lei!!

Stella: È una rima invertita e si ha quando si succedono le rime a tre a tre in ordine inverso (ABC-CBA oppure ABC-ACB)

 Nel mezzo del cammin di nostra vita

mi ritrovai per una selva oscura,

che la diritta via era smarrita.

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura

esta selva selvaggia ed aspra e forte

che nel pensier rinnova la paura!

(Dante, Inferno)

 Stella: Rima?

Luen: Scusami ma questa non è un tuo verso!!

Stella: Beh in effetti…. Luen ho capito che credi nelle mie potenzialità, ma se ero capace di fare una rima dantesca non ero qui ora eh?

Luen: Lo so che si tratta di Dante, il Sommo Poeta… ma che Rima che hai detto era?

Stella: Una Rima incatenata o terza rima, detta anche rima dantesca, perché usata da Dante nella Divina Commedia.

Luen: Dai lo sapevo volevo vedere come te la cavavi se eri pungolata!!! Io amo Dante.

Stella: Che baro sei!!! Si ha quando si legano insieme strofe di tre versi (terzine) in una sorta di catena, essendo il primo verso legato al terzo, il secondo al primo e al terzo della strofa successiva, ed introduce in ogni nuova strofa un nuovo suono rima secondo lo schema ABA BCB CDC etc.

Eh Luen! Troppo tu chiedi e pretendi in versi e poesia

Ad una “narratrice in rima” che non si regge in piedi!

 Stella: Rima?

Luen: Anche questa è una rima? Pensavo che fosse una tua constatazione!! E poi scusa la rima dov’è? Io non la vedo.

Stella: La rima c’è ma non si vede!! È una Rima interna e si ha quando almeno una delle parole che formano la rima si trova all’interno del verso.

 La rima è nascosta e la individui tu sola

È un gioco in cui dimostri di non essere sòla

 Stella: Rima?

Luen: No scusa ma ora mi prendi in giro? Mi riproponi una rima baciata?

Stella: No Luen non è una rima baciata. È quella che si definisce una Rima equivoca e si ha quando si uniscono parole di uguale suono, ma con significato diverso, per esempio sola (aggettivo) e sòla (sostantivo). Se la parola è la stessa anche dal punto di vista semantico, si può parlare di rima identica.

Luen: Stella? Ma Sòla  è un termine in Romanicus ?

Stella: Ma ceeeertooooo! Licenza poetica mia cara!!

 Nella poesia che è arte e sempre canta

Noi ci siamo cimentate ardite,

in questo gioco di rime e fanta-sia

in cui l’animo sensibile sorride

 Stella: Rima?

Luen: Mmm … perché il trattino?

Stella: Perché è una rima Ipermetra e si ha tra una parola piana e una sdrucciola. Di quest’ultima non si considera l’ultima sillaba (Fanta e non Fanta-sia).

Luen: Bene allora non ci resta che parlare di “Rime no”. Vai Stella!

Stella: Ho poco da dire Luen in effetti. Laddove non sia identificabile uno schema rimico tradizionale, si può parlare di VERSI SCIOLTI in cui non vi sono schemi rimici e i suoni rima si possono alternare liberamente, eventualmente sostituiti da assonanze e consonanze. I versi sciolti sono entrati in uso nella poesia dell’Ottocento (anche molti componimenti di Leopardi sono in versi sciolti) e si sono affermati nel Novecento. Suggerito da Luen inseriamo come esempio questa bellissima poesia di Walt Whitman. Rappresenta l’esempio di come una poesia senza schemi rimici possa essere comunque affascinante.

 Hai creduto che mille acri fossero molti?

che tutta la terra fosse molto?
Ti sei esercitato così a lungo per imparare a leggere?
Tanto orgoglio hai sentito perché afferravi il senso dei
poemi?
Fermati con me oggi e questa notte, e ti impadronirai dell’origine di tutti i poemi,
Ti impadronirai dei beni della terra e del sole (ci sono ancora milioni di soli),
Non prenderai più le cose di seconda o terza mano,

né guarderai con gli occhi dei morti,

ne ti nutrirai di fantasmi libreschi,
E neppure vedrai attraverso i miei occhi o prenderai le cose da me,
Ascolterai da ogni parte e le filtrerai da te stesso.

 

Luen: Whitman è eccezionale … Stella!

Stella: Io e Luen abbiamo quasi ceduto alla tentazione di farne una prosa ma abbiamo desistito perché questo potrebbe rappresentare il prossimo argomento da trattare insieme a voi.

Luen: Sì…inviateci suggerimenti su argomenti sui quali vi piacerebbe chiacchierare

Luen: Stella noi ci dimentichiamo sempre di dire una cosa ai nostri lettori!

Stella: Cosa Luen?

Luen: Ma di inviarci le loro poesie no?

Stella: E’ vero! Amici inviateci le vostre poesie all’email destinazionelibri@virgilio.it insieme ad una vostra breve biografia. Ricordatevi di scrivere nell’oggetto la parola “estroversi”. L’intenzione è quella di parlare di voi e di quello che scrivete, farvi una breve intervista da riproporre sul Blog e sulla Official Page di Destinazione Libri/ Destinazione EstroVersi. Inoltre….

Luen: Shhhh hai detto già troppo lasciamo un po di suspance per i prossimi progetti.

Stella: E va bene! Ma amici ne vedrete delle belle questo ve lo posso assicurare!! Stella e Luen passano e chiudono e vi invitano a seguire la nostra rubrica sulla Poesia in Destinazioni EstroVersi !!

Destinazione Libri presenta: Destinazione EstroVersi

LUEN: “Carissime amiche e amici, Destinazione Libri è lieta di inaugurare – Destinazione EstroVersi.

STELLA : “Vogliamo dire di cosa si tratta? Luen?”

LUEN:” E’ un salotto virtuale, fatto di poltrone, tavolini e tazze di te… dove si accomoderanno quanti di noi amano la poesia…comporla o leggerla. In questo luogo confortevole troverà spazio ogni persona d’animo sensibile che vorrà far conoscere la sua poesia interiore. E noi la accompagneremo, nel nostro salotto, perché si presenti, perché riceva plausi…e magari qualche  critica costruttiva, sempre ben accetta.

STELLA: “Esatto! Ospiteremo gli amanti di rime e di versi per leggere, interpretare e proporre. E sposeremo le Poesie “Regine” alla musica, realizzando piccoli video che trasmettono emozioni.LUEN: “Ma Stella? Cos’è per te la poesia?”

STELLA: “Hmmm vediamo… Potrei risponderti uno strumento? Sì Luen…come lo è un violino archeggiato da un musico, il respiro diaframmatico di un cantante, l’impregnatura sulla tela del pennello di un pittore. Oppure è un’arte? Dotata della sua essenza, i suoi stili, i suoi schemi, i suoi ritmi …

LUEN: “E voi amici? Vi siete mai chiesti come si scrive una poesia? Se esiste un modo migliore di un altro per comporre? Quali siano le regole da rispettare? Ci sentiamo in dovere, a questo punto, di fare una premessa: per scrivere poesie, secondo il nostro modesto parere, si deve possedere una dote fondamentale ossia la sensibilità. Ma adesso iniziamo questo viaggio, speriamo lungo, tuffandoci nella storia perché si possa capire il cammino che la Poesia ha compiuto dalla sua nascita ad oggi.Stella a questo punto ti lascio la parola…”

                                                …

 STORIA DEGLI SCHEMI DELLA POESIA

(a cura di Stella)

Come introdotto da Luen, oggi parleremo di questo argomento, ovviamente esulando dal proporre un vademecum da rispettare. Piuttosto ci piace considerarla come l’idea di inviare dei flash, collegamenti tra passato e presente, in modo da confrontarci con voi  ed ascoltare i vostri pareri.

                La prima forma di Poesia, nata molto prima della scrittura, è la forma orale: ne sono esempi i “canti a batocco” dei contadini e i “racconti” dei Cantastorie. Anche ai giorni nostri lo stile orale del cantastorie viene utilizzato basti pensare alla realtà anglosassone nelle stradine “made England”, ma anche in Italia è business, pensate all’utilizzo dei mass media dove veri e propri “anchorman” si improvvisano “cantastorie” per fare spettacolo!!

                   Successivamente si aggiunge nel tempo un’altra forma d’arte ad accompagnare la Poesia: la musica che si libra da strumenti come la lira. Anche questo “uso e costume” lo ravvisiamo ancor oggi. Notiamo sempre più spesso come la Poesia venga associata ad altre forme d’arte uditive e visive (video musicali, immagini). Inoltre l’era moderna ha fornito altri modi di scrivere e proporre poesie e componimenti.

“Non si utilizzano più penna e calamaio nell’era moderna, ma la tastiera e le mani… non si utilizzano quasi più i diari per raccogliere gli scritti ma file e cartelle sugli hard disk… non si leggono più le poesie nei libri ma davanti allo schermo di un pc,  saranno  vantaggi o imposizioni della modernità? Stiamo assistendo all’era del poeta cibernetico??”

(Commento tratto da un’intervista a  Stella Splendente – The Witch)

             Nell’epoca Romana poi, la poesia scritta, come un’arte che si rispetti, si dota di regole: esametri e alternanza tra sillabe lunghe e sillabe brevi (metrica), letta scandendola rigorosamente a tempo (ritmo). Regole forse un po’ troppo rigide ma d’elitè.

                   Dopo l’XI° secolo il volgare, accolto come lingua letteraria, accompagna lo sviluppo di nuove forme di poesia. In Italia la poesia, nel periodo di Dante Alighieri si afferma come mezzo di intrattenimento letterario e assume forma prevalentemente scritta e intorno alla fine del Quattrocento prende piede anche la poesia burlesca. Anche qui ancora forme e regole imposte anche se si allarga il pubblico che può leggerle.

                 Infine dal XIX° secolo in poi con la nascita del concetto dell’arte per l’arte, la poesia si libera dai vecchi schemi rigidi e compaiono sempre più frequentemente componimenti in versi sciolti, cioè che non seguono nessuno schema particolare e spesso non hanno nemmeno una rima. Via via che la poesia si evolve assume una forma pura d’espressione. Infatti il concetto di poesia odierno è molto diverso da quello dei modelli letterari; molta della poesia italiana contemporanea non rientra nelle forme e nella tradizione, il consumo letterario è molto più orientato al romanzo e in generale alla prosa, spostando la poesia verso una posizione secondaria. Inoltre, con l’avvento di internet la produzione e il consumo della poesia sono aumentati notevolmente: ogni anno circa 4 milioni di poesie vengono pubblicate sulla rete, in migliaia di siti di scrittura on-line e attraverso i social network.

Bene amici e lettori l’argomento si conclude qui per ora. Il prossimo argomento che ci piacerebbe trattare con voi è “Rime si o Rime no” ma siamo pronti anche a trattare altri argomenti che ci proporrete.

Qui è tutto amici. Stella & Luen di Destinazione EstroVersi “passano e chiudono” e vi ringraziano della vostra attenzione e dei vostri attesi commenti ed impressioni.

LUEN: “Complimenti Stella, riesci a rendere l’argomento molto interessante. Allora prossimo appuntamento “Rime sì, Rime no” o un argomento suggerito e proposto dal nostro pubblico. Destinazione EstroVersi e tutta la redazione di Destinazione Libri vi salutano “Poeticamente” e vi aspettano mercoledì prossimo!!”

“Destinazione EstroVersi è un luogo virtuale,

qui ogni persona d’animo sensibile può sostare.

Per vedere pubblicata una sua poesia,

per presentarsi con una breve biografia.

Ricevendo commenti e critiche costruttive,

per migliorarsi mentre compone e scrive.

Ma è anche un sofà o una poltrona di vimini,

in cui l’amante di rime e versi può esser colto da brividi,

leggendo e interpretando le poesie proposte,

o conoscendo chi le compone tramite le interviste

ed infin vedendo il connubio di musica, video e rime,

che Noi realizzeremo solo per le “Poesie Regine.”

M.L. alias Stella Splendente – The Witch

a cura di Luen & Stella

Per invio poesie, proposte e suggerimenti

destinazionelibri@virgilio.it

oggetto: destinazione estroversi

STELLA SPLENDENTE

Lei è  M.L. alias Stella Splendente The Witch.stella splendente

Perché uno pseudonimo vi chiederete? Perché la nostra Stella vi è particolarmente affezionata per questioni di cuore. Stella Splendente – The Witch scrive, come ci dice Lei, da quando qualcuno ha avuto la “malaugurata” idea di metterle a disposizione una penna, un foglio e fornirle le prime erudizioni scolastiche. Non ha mai smesso di scrivere da allora anche se non ha mai pensato di pubblicare i suoi scritti. Altre cose nella vita l’hanno presa, ma lo scrivere è rimasto fondamentale per lei, infatti scrive anche per ragioni lavorative. Dal 2013, fatti e circostanze deludenti, il desiderio di buttare tutti i suoi malumori nella scrittura l’hanno spinta ad aprirsi una pagina su Facebook: Stella Splendente – The Witch. https://www.facebook.com/groups/StellaSplendenteTheWitch/?fref=ts

“Io scrivo di getto, quel che viene in mente, spaziando in vari argomenti e tramutando tutto in versi, rime e similitudini, non so se sia più un mio gioco spontaneo od un arte, mi definisco una “narratrice in rima” anche se più di una persona sui social network mi ha definita scrittrice e poetessa. Non utilizzo più da tempo penna e calamaio ma la tastiera e le mani … dopotutto l’era moderna ha i suoi pregi e i suoi limiti”.

Ma Stella Splendente non solo ha  recentemente ha pubblicato un romanzo giallo–noir “L’eredità di Zio Oliver” di cui  noi di Destinazione Libri vi abbiamo già parlato, ma scrive anche poesie….

1) UN CAFFÈ SOLITARIO.
Lasciati andare, non dimenticare,
lascialo andare e fallo sfogare…
a volte il dolore deve uscire dal cuore.
Ti tieni tutto dentro buttando fuori il razionale,
e non sfoghi le emozioni per paura,
di non essere compresa o delusa.
Cosi in genere obietti in maniera concreta,
porti avanti un’arringa chiara e precisa,
anche se sei un avvocato un pò bizzarro
perché bastoni mettendoti nei panni dell’altro.
Stavolta no però! Hai aperto il cuore,
lasciando trapelare tutta l’emozione,
pensavi fosse giusto farlo e te la sentivi,
ma lo hai fatto con qualcuno che è peggio di te
che preferisce chiudersi, non risponder a perché,
si trincera dietro il silenzio e tu lo sai il motivo,
ha paura di vivere le emozioni professate come un vivo,
preferisce sparire ed eclissarsi da morto
pur di non ammettere di aver avuto un po torto.
Ed il torto non è sulle parole “riportate”,
le “chiacchiere sentite” o “quelle dimostrate”,
il suo torto è stato quello di non chiarire con onestà
quando gli era stata data la fiducia e la possibilità.
Cosi rimani senza aver risolti dubbi e perché
ad osservar la gente che passa e a finire il caffè.

2) MALINCOMUSICA
Ci sono giorni in cui la pelle sembra più sottile
e il giudice di tutto ciò che accade è l’emozione.
Tutto ti appare nero o bianco in modo diviso,
e non ammetti e non vedi sfumature di grigio.
Tutto ciò che provi è assolutamente reale
ed è capace di farti bene oppure male.
Giorni in cui ti svegli con l’anima vestita di malinconia,
e tu non capisci esattamente se è sol pura nostalgia.
Ma in fondo è una compagnia come un’altra
che sta accanto ad un uomo con una vita bislacca.
Passano gli anni inclementi e implacabili addosso
e la Vita corre veloce lasciandoti sempre indietro di un passo.
A sperar che il tempo, in qualche modo, si dilati ed aspetti
e che come un correttore bianco cancelli i tuoi difetti.
O che metta a posto e ripari ardue e strane situazioni,
contro le quali non posson far nulla i poveri “pedoni”
Ma per fortuna c’è lei, sempre con te, la tua Stella
Lei che in questi giorni duri è ancora più bella.
Che da te si propaga e raggiunge tanti posti,
perché è una musica non sol tua ma di tutti.
Che deve uscire dall’auditorium e deve farsi ascoltare,
anche a costo di non essere a volte capita e di farsi male.
Perché la musica non ripara le pavimentazioni pien di buche,
ma cura gli animi di chi ci cammina sopra con animo truce.
E tu capisci che a volte ci si sveglia con la pelle più sottile
semplicemente per far entrare meglio la musica gentile.

3) SCORCIO DI ROMA NOTTURNA D’INVERNO
Un luogo sempre emozionante,
anche di notte è pieno d’atmosfera.
Sento il cuore che ogni volta batte
quando osservo la Roma Mia, ma quella Vera.
Una Roma che d’inverno par ghiacciata,
deserta e in alcune strade raramente illuminata.
Ma ad una Stella non fai paura per davvero,
quando è rapita ed estasiata dal tuo mistero,
dalle luci notturne, dal Tevere sonnolento,
che osserva da quel battello che lo attraversa lento.
Scende dalla barca accolta dal freddo dell’inverno,
e da un ponte con gli Angeli con sguardo interessato,
osserva un Castello leggendario e avvolto dall’arcano.
Quante storie e quante leggende Roma mia occulti ?
Si stringe nel cappotto e non perchè batta i denti,
ma perché è sol presa da piacere e turbamenti.
Roma di notte, dentro un borgo antico,
Roma di notte è l’abbraccio di un amico,
Roma tentatrice e seduttrice per un uomo innamorato,
Roma compagna e amica di una donna dall’animo ferito
Roma sfondo di corteggiamento, chiarimento, o mistero
Roma, solo Roma, dal cuor sempre sincero.
Roma questa notte non finire mai,
Roma continui a stupire e tu lo sai,
vista di notte mi scaldi sempre il cuore,
Una Roma che sempre si mostra con amore.

4) A MIO PADRE, 4 gennaio 2002
Uomo coraggio piegato dal male,
a lungo hai penato, ma non c’era nulla da fare…
contro il mare hai lottato all’estremo
ma a nulla è servito e si è piegato il tuo remo.
Ero bambina ma mi sentivo protetta
quando tu padre a te mi tenevi stretta.
Quel luccio quel giorno ci ha fatto penare
in uno dei giorni in cui mi portavi a pescare.
Il nostro rapporto pieno di emozioni
si è svolto alternato tra litigi e riappacificazioni.
Il pensiero vigile, l’ironia, la passione e l’amore per il canto
l’ho ereditato da un uomo che non aveva paura di mostrar pianto.
Ogni giorno la bocca parla e il braccio si muove
cercando in continuo la tua approvazione.
Anche nel giorno che mi portavan all’altare
ad un braccio mio fratello e all’altro mio padre.
Padre adorato son 11 anni che mi hai lasciato
il quattro gennaio è un giorno che detesto
un anniversario nel mio cuore tanto odiato
perchè mi han portato via un padre troppo presto.
Un padre che mi amava per quella che sono
in parte calma e in parte “frastuono”.
Capelli neri e sguardo solare,
in questo modo ti voglio ricordare,
in quei lunghi viaggi in macchina che ci piaceva fare
in cui della radio non sapevamo che fare
nei giorni di pioggia e nei giorni di sole
in cui tu eri la mia musica ed io le tue parole.

5) BLACKOUT
La tua bocca dolcemente piegata,
in una smorfia soggiogante,
chissà a cosa pensi se sono cose tristi o divertenti,
che tieni dentro te e non esterni bloccate tra i denti.
In silenzio ti studio rapita…
hai un’aria assente e distolta,
pensi ad altro e sei lontano,
anche se mi tieni ancor nella tua mano.
Mi piacerebbe sentire le tue labbra su di me eterne,
che sensualmente mi baciano e mi fanno bruciare.
Sapevo che non sarebbe durata…
che alla fine non sarei sopravvissuta…
L’unica convinzione che avevo era quella che non mi importava,
e non pretendo dagli altri di essere compresa
l’unico scopo, al quale mi sono sempre arresa,
era quello di consumarmi tra le labbra di chi mi possedeva.
Ancora un istante…
poi mi sarei spenta,
schiacciata dalle tue inclementi dita affusolate,
che a quelle di un pianista posson esser paragonate.
La morte mi attendeva con modi intransigenti,
però non potevo far a meno di amarti,
mentre si esaurivo nel tuo respiro.
Un ultimo e sospirato tiro e poi…
———–IL BUIO———–
L’uomo spense la sigaretta e si allontanò ignaro.

6) CANTO E PAROLA: L’IMPASSE DI UNA SCRITTRICE
Immagine ferma, sconvolge la mente,
la scena in rallenty si imposta suadente.
E’ ferma la Parola, prova civetta, ma si blocca…
e come uno specchio, un’immagine distorta riporta.
Invece il Canto, col braccio le è accanto
le avvolge le spalle propone un incanto,
dice di averla a lungo aspettata
il Canto propone una rima baciata.
Parola e Canto non hanno più voce
mi giro a guardarli, il buio impedisce il contatto
e lo scriver di conseguenza finisce tutto di un tratto.
Ripongo la penna e scuoto la testa,
l’inchiostro tentenna, la mano si arresta…
Propongo per uscire dall’impasse che è un guaio,
prima che avvenga il blocco di penna e calamaio…
che la scena val la pena viverla.
invece che limitarmi a scriverla.

7) CHI DICE DONNA DICE DANNO… E CHI DICE UOMO?
“Chi dice donna dice danno”
Conoscete questo enunciato?
Mah mi chiedo io, se tutti sanno
perchè qualcun l’abbia affermato?
Capisco che non è facile seguirci
nelle nostre elucubrazioni mentali,
ma sarà vero che l’uomo “O temerario”,
si ritrovi a vivere un siffatto calvario??
Comunque tornando a noi e al detto su indicato,
sapete che esiste un altro pezzo da molti ignorato?
Che fa “Chi dice donna dice danno
ma chi dice uomo dice inganno”!
Poi allor di noi non vi lamentate
se ci sentiam un tantino alterate!
Anche perchè fin da piccole una favola ci viene sempre inculcata
che un principe azzurro esista per ogni principessa designata
anche se non siam sceme e che per ovvia ragione statistica
ci rendiamo conto ben presto che l’aspettativa è irrealistica!!
E ci si mettono anche i social network ad aumentar la tensione,
un post che avrete letto e condiviso per ovvia ragione,
dice “esiste un principe azzurro in ogni punto ed angolazione!”
“Ma Dio ha fatto il mondo rotondo”! Ma che sadico e burlone!
Donna: “Ci hanno raccontato la storia sbagliata??”
Uomo: “Non mi sorprendo che tu sia incavolata!!”.
Concludendo Uomo permettici di spezzar una lancia a nostro favore,
sarem pure come dicono i detti isteriche e portatrici di guai
ma tutto ciò che facciamo è con grazia e nell’isteria c’è amore
e comunque voi uomini non smettete di cercarci! Come mai ??

IL SUO ROMANZOl'eredità di zio oliver

Ci dice… “era tenuto da troppo nel cassetto, insieme a tanti altri, ma non sapevo se pubblicarlo o meno. Decisi così di fare una survey esplorativa sottoponendolo nel mio gruppo di Facebook, li ho pubblicato i primi quattro capitoli, incoraggiata dagli amici. Beh veramente non pensavo di ottenere così tanto successo. Cosi mi son detta e se lo pubblicassi realmente cosa accadrebbe? Detto e fatto ed oggi sono soddisfatta ne ho già vendute 50 copie in due mesi.”.

Ma di cosa tratta “L’eredità di Zio Oliver”? La morte misteriosa di Sir Oliver Baston riunisce i suoi nipoti, interessati all’ingente eredità, in una Villa nello Yorkshire. Dall’ingresso dei cugini nella Villa, reale ed irreale si intreccieranno negli intrighi e nelle passioni che animeranno le vicende in quella casa. Sospetto, suspance, colpi di scena sono assicurati. La capacità di rendere “filmografica” la scena condurrà il lettore a sentirsi presente nel romanzo, come se fosse veramente li, ed inoltre l’autrice rende ancora più ricco questo libro con le poesie che ne fanno parte, create appositamente per suscitare curiosità nel lettore. “Questo romanzo in particolare è stata una sfida personale contro me stessa, vengono toccati temi come il bene, il male, il libero arbitrio di cui non è facile parlare. Far trasparire da ogni personaggio la sua vera essenza, sottoporlo a situazioni in cui potesse fare delle scelte è stato difficile, devo dire di aver sofferto per e con ognuno di loro. Altra impresa è stata cercare di indurre il lettore ad intuire cosa poteva accadere subito dopo e poi inserire nel romanzo un elemento nuovo per destabilizzarlo e far crollare tutte le sue certezze. E’ stato un gioco psicologico molto sottile. E dai commenti che ne sono scaturiti sembra che ci sia riuscita”.

Così Stella Splendente è una poetessa, una scrittrice ma non è finita qui. E’ una persona simpatica e semplice, capace di mettersi in gioco in vari campi. Eh si perché Stella Splendente canta, disegna, elabora giochi per ipad ed iphone, è animatrice per feste di adulti e bambini, ed è anche una persona che sa intrattenere le persone… insomma Oscar di DeejayFox RadioStation non è andato molto lontano quando l’ha definita un’artista a “tutto tondo”.

 PROSSIMI IMPEGNI

In fase di costruzione c’è il video del romanzo… presto ci sarà altra intervista radiofonica, poi chissà… spero in qualche presentazione….

 

IL POETA NOTTURNO

IL POETA NOTTURNO torna con una delle sue poesie… lui che dell’amore ne fa uno scopo di vita..lui che tra quelle righe ci fa emozionare, sognare, pensare…e qualche volta ci fa stringere forte un cuscino…
Non ti ho mai detto quello che provo per te
forse perché avevo paura.
Quando ti vedo il mio cuore batte forte.
Il vero amore non si vede
ma credimi ti amo per davvero.
Lo so che anche tu mi vuoi
e vorresti stare stretta tra le mie braccia.
Per questo non aspettare più
guarda davanti a te
ci sono io.
Prima di questa poesia
non ti ho mai detto del mio amore
ma ora si
perché ogni giorno manchi al mio cuore.
Foto: Non ti ho mai detto quello che provo per te<br />
forse perché avevo paura.<br />
Quando ti vedo il mio cuore batte forte.<br />
Il vero amore non si vede<br />
ma credimi ti amo per davvero.<br />
Lo so che anche tu mi vuoi<br />
e vorresti stare stretta tra le mie braccia.<br />
Per questo non aspettare più<br />
guarda davanti a te<br />
ci sono io.<br />
Prima di questa poesia<br />
non ti ho mai detto del mio amore<br />
ma ora si<br />
perché ogni giorno manchi al mio cuore.